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Asimov: trilogia della fondazione

Creato il 13 dicembre 2011 da Postscriptum

Isaac Asimov: Trilogia della Fondazione, tra fantascienza e sociologia“Non lasciare che la Morale ti impedisca di fare ciò che è giusto” , è questa una delle massime cardine dell’intera trilogia che è la parte iniziale dei sette romanzi componenti il Ciclo delle Fondazioni, scritti da Isaac Asimov -a pause notevoli tra un volume e l’altro- nell’arco di giusti quarant’anni tra il primo “Prima Fondazione” (1951) e l’ultimo, edito nel 1992 e dal titolo “Fondazione Anno Zero” (che funge per altro da annello di congiunzione  con l’altro ciclio di racconti che ha reso famoso Asimov, il Ciclo dei Robot ,da cui è tratto anche il film  Io Robot con Will Smith).

Senza voler troppo divagare in breve accenno al fatto che Isaac Asimov fosse,pace all’anima sua, oltre che uno dei padri della fantascienza anche uno dei più grandi e duttili scienziati  che questo misero foruncolo d’Universo chiamato terra abbia mai potuto apprezzare.

Eccellenza in campo scientifico e fine narratore dunque ma non solo, fu anche uomo profondamente impegnato nel sociale ed uno dei più grandi sostenitori della lotta all’inquinamento ed alla salvaguardia dell’ambiente nonchè un apprezzatissimo sociologo.

Perchè ho voluto fare sto preambolo che sa tanto di piaggeria? Perchè ogni singola parola scritta e poi analizzabile nei suoi lavori, ogni singolo concetto espresso e mai con approssimazione, ecco ogni singolo aspetto dei suoi capolavori è impregnato della sua essenza e poliedria, perfetta testimonianza di una grandezza di pensiero e di visione del mondo che è tuttora al dilà della comprensione.

Isaac Asimov: Trilogia della Fondazione, tra fantascienza e sociologia

Isaac Asimov ritratto su un trono.

Se vi pare stia esagerando aspettate d’aver prima letto la Trilogia della Fondazione, che contiene appunto i primi -ed a mio parere i migliori- tre libri del ciclo.

Potrei passare ore ed ore, a digitare tasti e ritagliare stralci di ognuno di quei passaggi che appaiono più significativi, ma finirei con il rovinarvi il piacere della lettura e non rendere il pieno potenziale e la forza dei messaggi portati avanti dal maestro Asimov, quel che posso riportare sono solo alcune delle massime che cadenzano il racconto e che diventano, per chi ne sappia cogliere l’essenza, vere e proprie lezioni di vita.

Prendiamo ad esempio l’estratto iniziale -non lasciare che la morale ti impedisca di fare ciò che è giusto – pronunciata da Salvor Hardin, uno dei personaggi chiave dell’intero Ciclo delle Fondazioni, una frasetta del genere appare scontata e banale ma avete mai prestato attenzione al significato che i termini contenuti possono contenere?

Cos’è la morale? E cos’è giusto? Esiste qualcosa di morale od amorale o qualcosa di giusto o sbagliato in senso assoluto ?

A mio avviso no, la morale è ciò che la società in cui vivi e le varie influenze forti che la condizionano cercano di importi come forma di rettitudine comune e lo stesso vale per il concetto generale di giustizia che si cerca di imporre a chiunque.

Giusto è ciò che noi riteniamo lo sia nel momento e nel contesto in cui ci troviamo, cioè è giusto quello che noi riteniamo tale attraverso il nostro ragionamento, ma una valutazione chiara la possiamo fare solo se ci sforziamo il più possibile di non porci preclusioni o pregiudizi di sorta (per quanto sia difficilissimo) e quindi in relazione ad una Morale che sia veramente nostra e non impostaci forzosamente da terzi.Sono ragionamenti contorti, è chiaro, ma questo vi da l’idea di quanta forza esplosiva contengano i racconti di Asimov e ce ne sarebbero ancora ed ancora da citare e analizzare (per esempio quell’inno alla ragione ed alla riflessione che ognuno di noi dovrebbe fare prima d’agire che è “la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”).

Continuare di sto passo o raccontare tutta la trama di ognuno dei tre libri diventa così superfluo e francamente sarebbe lungo,palloso e dispersivo, quindi aggiungerò solo qualcos’altro su ciò che rappresenta questa Trilogia a mio avviso, e cioè uno dei più fini e complessi manuali di sociologia, umanistica ed analisi storica che si possa immaginare, il tutto strutturato su un’impalcatura narrativa semplice e stringata, essenziale nei dialoghi, precisa e ficcante nelle descrizioni ma sopratutto piacevole e scorrevole come pochi, pochissimi libri.

Asimov descrive il crollo di un Impero e la rinascita di una società diversa, che riparte dall’analisi e comprensione degli errori complessi, una società consapevole chiaramente dei passaggi storici che solcano e caratterizzano l’evoluzione di una comunità più o meno vasta, a partire dalla capacità di ottener protezione da chi inizialmente è più forte ,senza perdere la propria autonomia e lavorando per rafforzarzi senza uso di violenza alcuna, passando per l’affermazione dei vari fenomeni religiosi,scientifici, commerciali.

il tutto scorre con una cadenza costante, una sorta di ineluttabile marcia evolutiva colorata dalle sfumature assunte dalla ragione e dall’agire dei singoli nell’affrontare i vari eventi che si sovrappongono ciclicamente, dipingendo chiaramente la forza e la grandezza della mente umana messa a confronto , per converso e quasi paradossalmente, a tutti i risvolti negativi che l’agire umano assume in determinati contesti e condizioni.

Lo capisco, sembrano robe astratte e troppo seriose, cose da professoroni ,ma quando poi tutto questo emerge semplicemente e immediatamente da un racconto di fantascienza coinvolgente e mai banale o noioso, quando tutto quello che riesci a fare dopo aver iniziato a leggere la Trilogia delle Fondazioni è contare i minuti che passano e mancano al momento in cui potrai ritornare a leggerlo, bè allora niente ha più carattere di dotto o incomprensibile, c’è solo il piacere per la lettura e per le lezioni fondamentali che una grande opera scritta da un grandissimo uomo può dare.

Se non lo avete fatto leggete questo capolavoro e se lo avete fatto rileggetelo ancora ed ancora, perchè ad ogni lettura trovere sempre un qualcosa di nuovo, dirompente e coinvolgente che vi lascerà un segno e v’aiuterà ad avere una nouva ttica, un nuovo modo di vedere ogni aspetto della vita che viviamo giornalmente e della società che ci circonda.


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