Beach Boys: That's why God Made the radio

Martedì 5 giugno è uscito in tutto il mondo il nuovo album dei Beach Boys, "That's why God made the radio"... la frase che avete appena letto, all'apparenza innocua, è in realtà una formula magica segreta che permette a chiunque la legga di essere catapultato indietro di almeno mezzo secolo, per ritrovarsi come d'incanto ai favolosi anni sessanta. Perché in fin dei conti è proprio di questo che si tratta: di un fottuto viaggio nel tempo... neanche leggendo i giornali che si trovano dal dentista è possibile andare così indietro negli anni!
Se ci pensate bene, ci sono almeno un paio di motivi per i quali la frase con cui ho aperto il post è talmente anacronistica da sembrare quasi surreale. Punto primo: il nuovo album dei Beach Boys... Cristo santo, ma ve ne rendete conto? The Beach Boys è  la band che insieme ai Beatles ha rivoluzionato il mercato discografico ed ha fatto esplodere in tutto il mondo la musica Pop-rock! Stiamo parlando di un periodo in cui la maggior parte dei televisori era ancora in bianco e nero e l'unico wide-screen conosciuto era quello del Drive-in! Ora, però, permettetemi un suggerimento: vi invito a schiacciare il pulsante play che trovate nel video qui sopra e a fermarvi per un attimo. Voglio che insieme a me pensiate all'illusione del tempo...

La premiata ditta Brian Wilson & Co. è riuscita per un momento a farmi riflette sulla concezione che abbiamo noi tutti del tempo e su come questa possa essere stravolta. Il tempo è relativo: questa ne è la prova definitiva. Altrimenti come si spiegherebbe che dei vecchietti di settanta e passa anni cantino ancora con una limpidezza vocale e armonica che tutte le boy-band di questo mondo messe assieme non riescono neanche lontanamente ad avvicinare? Come altro si può spiegare se non con il presupposto che l'unico tempo che esiste è quello che sentiamo col nostro cuore...

p.s. L'intero CD è fantastico: un acquisto consigliatissimo!