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Black Keys: una storia “mistica” per capire chi è la band che suona a Roma questa sera.

Creato il 08 luglio 2014 da Stevepop

Tre anni fa la nipote del bluesman Dr John cercò di convincerlo a lavorare con i Black Keys fino ad ora sconosciuti per la leggenda del blues. “Quando li ascoltai per la prima volta capii che c’era qualcosa di mistico in quello che facevano..” disse Dr John pochi giorni dopo l’ascolto. “Non capivo quanti anni avessero, il loro sound era evergreen”. Contemporaneamente Dan Auerbach dei Black Keys durante una serata con amici parlò della sua passione per il Dottore. Così un amico lo convinse a contattarlo: “.. con la speranza di collaborare a qualcosa dei Black”. La telefonata ed il successivo incontro con il management di Dr John portarono ad una conclusione inaspettata per il giovane Black Keys. L’entourage del bluesman chiese a Dan Auerbach di produrre l’intero nuovo disco di Dr John. Questa esperienza capitata ad Auerbach è sintomatica di come la realizzazione dei desideri  sia dietro l’angolo. Una telefonata consigliata da un amico ed un altro sogno che si realizza per il leader dei Black Keys. La pubblicità di una nota compagnia telefonica sostiene che una telefonata “allunga la vita” questa storia ci mostra invece che il sogno creativo sia a portata di mano, di ognuno di noi. Basta pensare.

Il disco prodotto da Auerbach è Locked down. Il primo incontro tra Dr John e Auerbach raccoglie in sé elementi di misticismo raccontati dal Black Keys. “Eravamo a New Orleans nello studio d’incisione, c’era un fottuto piano scordato che cadeva a pezzi. Lui si è seduto ed ha tirato fuori la più grandiosa sessione rock’n’roll che abbia mai ascoltato, roba da rimanerci secco. Vogliamo parlare dell’incredibile voce?”.  Il lavoro delle basi del disco è stato come un fulmine, un colpo di fucile. Nove giorni nove brani su dieci erano pronti. Il disco mescola R&B in stile New Orleans echi di psichedelica e ritmi vodoo (Rolling Stone- Aprile 2012). L’album ricorda i più grandi successi del Dottore che felicissimo ha detto: “si è creata una connessione tra noi, esattamente come successe trentacinque anni fa e non è facile, credetemi”.

Black Keys è la storia di due ragazzi batteria e chitarra che misticamente “posseggono” l’America con un sound vintage e moderno al tempo stesso. Questa sera al Rock in Roma di Capannelle.



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