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Borderline: Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art brut a Basquiat

Creato il 02 aprile 2013 da Martinacipriaretro

Domenica ero a Ravenna e ho potuto gustarmi (seppur in mezzo a una consistente folla) la mostra “Borderline: Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art brut a Basquiat” al Mar (Museo d’Arte della città di Ravenna)
Dal pieghevole: “Nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie e psichiatri innovatori guardarono in luce nuova le esperienze artistiche nate nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano avviato una revisione radicale di termini quali "arte dei folli" e "arte psicopatologica", prendendo in esame queste produzioni sia come sorgenti stesse della creatività quanto come una modalità propria di essere nel mondo, da comprendere al di là del linguaggio formale.
Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra intende esplorare gli incerti confini dell'esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un'area della creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma anche quegli autori ritenuti "folli", "alienati" o, detto in un linguaggio nato negli anni '70, "outsiders".
La mostra curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da Giorgio Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano ha inaugurato il 16 febbraio per proseguire fino al 16 giugno 2013.
Dopo una ampia INTRODUZIONE INTROSPETTIVA, con opere di Géricault e Goya, l'esposizione è organizzata per sezioni tematiche.
Le creazioni di Art Brut sono una presenza costante nel percorso della mostra.
Borderline: Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art brut a Basquiat
Antonio Ligabue, Autoritratto - inv.177, 1954, Collezione Banca Popolare di Bergamo
Nel DISAGIO DELLA REALTA' sono presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Bacon, Dubuffet, Basquiat, Tancredi, Chaissac, Wols, affiancate ai lavori di artisti dell'Art Brut, outsider della scena artistica, per stabilire confronti sull'ambiguo confine tra la creatività degli alienati e il disagio espresso dall'arte ufficiale dell'ultimo secolo.
Il DISAGIO DEL CORPO espone una serie di lavori dove è protagonista il corpo, che diviene l'estensione della superficie pittorica e talvolta opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici o violenti, con Recalcati, Moreni, Fabbri, Perez, De Pisis, Zinelli, alcuni protagonisti del Wiener Aktionismus e del gruppo Cobra come Jorn e Corneille.
All'interno dei RITRATTI DELL'ANIMA ampio spazio viene dedicato ad una sequenza di ritratti, e soprattutto autoritratti, una delle forme di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di Ghizzardi, Kubin, Ligabue, Moreni, Rainer, Sandri, Van Gogh, Jorn, Appel, Aleshinsky, Viani.
La mostra prosegue con una sezione dedicata alla scultura, la TERZA DIMENSIONE DEL MONDO, con spettacolari sculture art brut, con inediti di Gervasi e grandi manufatti di arte primitiva.
Infine, nel SOGNO RIVELA LA NATURA DELLE COSE , viene definito l'onirico come fantasma del Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Dalì, Ernst, Masson, Brauner, oltre ad una nutrita presenza di lavori di Klee, grande estimatore dell'arte infantile e degli alienati.”

Borderline: Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art brut a Basquiat
Salvador Dalì, Mostro molle in un paesaggio angelico, 1977, Musei Vaticani, Città del Vaticano   E voi cipriaretroiste? Amate questo genere di Arte? Io, personalmente, sono rimasta molto colpita da Ligabue e dai virtuosismi di Dalì.  Per info: Mar- Museo d'Arte della città di Ravenna

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