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Brent Corrigan racconta Werebear

Da Pianetagay @pianetagay
brent corriganScritturare pornoattori per delle pellicole slasher non è certo una novità, ma Sean Paul Lockhart, intervistato dal The Advocate, ci racconta che dopo l'esperienza di I was a Teenage Werebear ha in programma di lavorare nel settore cinematografico della distribuzione generale, senza cancellare ciò che ha fatto in passato.
In I was a Teenage Werebear vediamo che canti e balli. Per te è stata una cosa naturale questo cambio di ruolo?
Non proprio: non ho avuto alcuna esperienza musicale! La parte canora è stata quella che mi ha dato sui nervi maggiormente. Non avevo la preparazione di base che avrei voluto, ma mi fidavo di Tim Sullivan ed il produttore Brian McCulley sapeva quali sarebbero state le difficoltà quando mi hanno scritturato.
Questo film è un omaggio ai musical degli anni '60 ambientati in spiaggia, farcito di continue citazioni verso James Dean o i Ragazzi perduti. Hai per caso fatto qualche ricerca per comprendere meglio questi continui rimandi?
Oh, certo. Immergersi nella musica e nel cinema di un'altra epoca mi ha fatto venire i brividi, ma questo mi ha fatto comprendere alcune sfaccettature del lavoro che stavamo facendo. Come, per esempio, l'espressione jiminy crickets [un tipo di imprecazione priva di bestemmia, le iniziali ricordano Jesus Christ ma il significato riporta al grillo di parlante di Pinocchio, ndr], nessuno la usa più oramai. E mentre leggi la sceneggiatura ti sembra che ci sia qualcosa di ridicolo, ma dopo aver fatto un paio di ricerche capisci subito che c'è un riferimento a qualcosa d'altro.
La produzione ha avuto problemi con lo sceriffo di Malibu a causa di alcune parti della trama da girare in esterni, è vero?
Effettivamente, abbiamo avuto delle questioni con il ranger di Sycamore Cove: quando abbiamo filmato delle scene in un parco statale c'era una tale tranquillità innaturale per noi che il nostro recitare la rovinava; e penso che il ranger abbia solo preso al volo l'occasione di esercitare la sua autorità su un gruppetto di frocetti liberali di Hollywood. A fine giornata non c'era nulla che poteva essere contestato, ma il ranger ci ha tenuto comunque il fiato sul collo per assicurarsi che rispettassimo tutte le regole.
È stato divertente finire spappolato usando sangue finto e occhi di gelatina?
Oh, sì! È stato eccezionale! Ad un certo punto il mio personaggio non ha ancora realizzato quale sia la sua forza – è appena diventato un orso mannaro – e distrugge accidentalmente la testa di qualcuno che stava stringendo fra le gambe. Per realizzare l'effetto della testa che esplode, quelli degli effetti speciali hanno caricato un cannone con una sostanza gelatinosa tipo cervella, poi hanno puntato il cannone in mezzo alle mie gambe ed hanno sparato. Suona piuttosto pericoloso, ma vi assicuro che è stato esilarante.
Che tipo di reazione hai notato nei vari festival cinematografici in cui è stata proiettata la pellicola?
A dire il vero, stanno distribuendo due film in cui compaio [Judas Kiss e I was a Teenage Werebear], ed entrambi vengono proiettati nelle stesse rassegne. C'è stato un periodo, tipo, otto mesi in cui ogni settimana cambiavo città, sia per i festival che per trovare ingaggi e farmi vedere. In genere, sembra che alla gente piaccia il film Werebear e si sentono ancora più eccitati quando gettiamo lì la probabile idea di portare il nostro lavoro su un palco vero per farne un musical, a West Hollywood.
Quando ti ritrovi a fare film per la distribuzione generale, la gente reagisce in modo particolare nei tuoi confronti, a causa della tua carriera precedente nell'industria per adulti?
Voglio che quando mi vedono sullo schermo, le persone reagiscano in modo diverso rispetto a quando compaio come modello in film per adulti. Per lo più, penso che la mia carriera nel settore hard sia giunta al termine, ma non sto facendo alcun annuncio ufficiale. Penso che questa sia proprio una fase di transizione per me e non c'è nessuna ragione per cui fare un cambio repentino.
Qualche regista ti ha mai chiesto di utilizzare il nome Brent Corrigan per catalizzare l'attenzione del pubblico adulto?
Ho capito che il cambiamento non sarà netto dall'oggi al domani. Per ora il mio obiettivo è quello di essere riconosciuto come Sean Paul Lockhart, che è il mio nome di battesimo. Ma per attirare il pubblico, i registi hanno bisogno di fare quella cosa...sono completamente d'accordo, è realistico, funziona così. Diventa un problema, però, quando produttore e regista mi vogliono per girare una scena di sesso volgarotta in un film già di per sé ammiccante, e questi mi vogliono a bordo perchè il nome Brent Corrigan è una certezza con una scena di sesso.
teenage werebear
Continuerai a lavorare nell'industria per adulti? O speri di piantare saldamente i piedi nel settore della grande distribuzione?
Non mi piace dire “mai”, perchè mentre basta un soffio per dire “mai”, costa invece sacrificio e dolore chiudere la porta alla vita che hai vissuto fino al giorno prima. Al momento ho tre grossi progetti fra le mani, per il prossimo anno: in uno recito quattro ruoli, in un altro, che tra l'altro non è un film a sfondo omo, sono il cattivo. Con tutti i viaggi che ho fatto per gli ultimi due film, tutte le persone che ho incontrato e con cui ho lavorato fino a qui, ho accumulato abbastanza lavoro da tenermi occupato senza dover cercare audizioni. Per una star del mondo hard gay, non sembra un cattivo auspicio.
C'è qualche progetto in cantiere, che non è cinema?
Ho appena lanciato online il sito Sean-Paul-Lockhart.com, voglio che sia il trampolino di lancio verso il grande pubblico. Per alcuni anni ho sentito che la gran parte dei fan di Brent Corrigan mi avrebbe seguito qualsiasi cosa avessi fatto, a prescindere dall'elemento hard. Queste stesse persone volevano un mezzo per rimanere in contatto con me, non un ritrovo ma una finestra per parlare. Così ho cominciato una nuova discussione online “Indie induced hard-on” [letteralmente, la moda indie ce lo fa diventare duro, cioé la moda indie ci interessa fortemente] che è una tiepida critica e dissezione su tutte quelle cose queer e indie che attirano la nostra attenzione e che ci piacciono. Questo topic toglierá un po' gli occhi da me, per una volta, allo stesso tempo potró dare sfogo in questo forum alla mia passione per lo scrivere.
Qual'è l'obiettivo finale per la tua carriera?
Voglio fare tutto! Spero, un giorno di riuscire a dirigere e produrre un film. Sono profondamente motivato, ambizioso ed istruito e voglio utilizzare queste qualità nella mia vita lavorativa. Mi piacerebbe anche scrivere, è da lungo tempo che ho un libro in cantiere. Anche se per quanto riguarda la vita queer e la comunità gay ci sono molte cose che lasciano a desiderare o che fanno male, mi sento ancora rafforzato dalla famiglia a cui appartengo; voglio contribuire al movimento gay e renderci persone migliori. Ci sono molte cose da fare, alcune che riguardano la carriera e altre no, ma comunque mi piacerebbe essere coinvolto.

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