No, dico? Avete visto il trailer di After.Life?
In pratica ci introduce ad un film in cui sembra di capire che avremo una Christina Ricci che per l’80% del tempo gira spaesata e mezza nuda, indossando solamente una sottoveste rosso fuoco ed un rossetto ancora più rosso.
Ora, se per la sottoveste possiamo trovare una scusa, il rossetto risulta decisamente più eccessivo.
![Christina Ricci (quasi) nuda After.Life Liam Neeson Christina Ricci Justin Long 3](http://m2.paperblog.com/i/0/6584/christina-ricci-quasi-nuda-L-2.jpeg)
Christina Ricci nuda a parte (comunque un buon motivo per aspettare il film di Agnieszka Wojtowicz-Vosloo) la vicenda sembra essere inquietante il giusto.
La ragazza è vittima di un incidente e finisce nelle grinfie di Liam Neeson, becchino terribile che la convince di essere morta e che lui è l’unico in grado di poterle parlare grazie alle sue capacità extrasensoriali.
La Ricci deve decidere se fidarsi del becchino e rassegnarsi ad essere imbalsamata o provare a fuggire.
La fuga, ci sembra di intuire dal trailer, non è cosa semplice e l’aiuto del di lei fidanzato Justin Long sarà probabilmente decisivo.
Quello che mi piace del trailer e delle immagini finora disponibili (gambe della Ricci a parte) sono il clima di cupo terrore che aleggia, gli ambienti ampi e scuri, questa casa che sembra avere una storia alle spalle.
E naturalmente il modo in cui Neeson prepara il corpo della ragazza, il suo evidente disturbo, la sua mente inquieta e inquietante che confonde morte e sesso.
Morte e sesso, amore e morte, dicotomia classica del cinema e non solo (al Museo Nazionale del Cinema di Torino esiste una cappella apposita dedicata a questo tema), dicotomia che si ripropone e che aspettiamo di capire come sarà sviluppata.
Naturalmente se riusciremo a vedere il film in Italia, visto che per il momento è prevista solo una distribuzione limitata negli Stati Uniti.