Magazine Cultura
Premettendo che non appartengo a una categoria di demolitori di film per il puro gusto di disprezzare il lavoro di tanta gente che ha investito tempo e denaro,non posso trattenermi dal dire che "Coco avant Chanel " è ,se pur pieno di buonissime intenzioni , assolutamente inutile e piatto:la regista francesce Anne Fontaine certamente desiderava accostarsi agli anni giovanili per farci scoprire il personaggio prima della notorietà,il faticoso percorso di emancipazione di una donna che come tante avrebbe potuto essere condannata a una condizione di eterna sudditanza intrappolata in un corsetto, chiusa in casa come ogni donna maritata a badare alla casa e ai bambini e invece scelse la libertà ,una conquista amara pagata con la perdita dell'unico grande amore della sua vita;peccato però , che alla fine il risultato sia una pellicola lenta e insopportabile, un'ora e cinquantuno minuti senz'anima che attraversano gli eventi senza alcun interesse e simpatia per i personaggi : senza soffermarci sulla licenza di volere sintetizzare la sorella e la cugina di Coco in un'unica persona (la qual cosa ha tolto a mio parere moltissimo alla sensibilità della protagonista ),anche sorvolando sul ritratto di un Etienne Balsan ubriacone interessato soltanto a feste e intrattenimenti senza alcun trasporto per le aspirazioni della giovane (e pensare che fu lui ad aiutarla ad aprire il primo negozio a Parigi ), pur riconoscendo il merito di una accuratissima riscostruzione dell'ozio e della stanchezza della buona società del primo '900 , il risultato finale è comunque inaccettabile:noia , noia , noia , e ancora noia , più noioso della fiction con lo stesso tema andata in onda qualche mese fa ,che almeno ci provava a cogliere l'indomito spirito del personaggio e la sua umana sofferenza :questa Coco Chanel , se pur resa splenditamente dalla brava Audrey Tautou , è una figurina esangue senza perchè che scivola via fra un amante e l'altro senza lasciare allo spettatore assolutamente niente della sua grandezza , piuttosto un grande senso di antipatia e insofferenza e la voglia di cambiare canale .Salva solo la scena finale , quando Coco guarda con soddisfazione la sua prima sfilata sulle scale e in un vortice di specchi rivede la fatica e le difficoltà che l'hanno accompagnata prima del successo :se solo ce ne avesse fatto partecipi durante il film.
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