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Concerto dei Portishead a Barcellona

Creato il 19 giugno 2012 da Witzbalinka

Prodotto del suo estremo rigore estetico l’opera fondamentale di Dylan Thomas si limita ad un volume che non  raggiunge le 200 pagine. Si tratta di circa 100 poemi che nel corso della sua vita scrisse sempre più raramente, convinto della necessità di trasformare in arte solo ciò che fosse davvero assolutamente imprescindibile. Anche se è difficile resistere alla tentazione di desiderare che avesse scritto poesia con maggior frequenza- la sua opera in prosa risulta al confronto molto più abbondante- visti i risultati ottenuti sarebbe ingiusto e sconsiderato rimproverargli qualcosa. Fin dal titolo, che spesso coincide con il primo verso della poesia, le sue composizioni sono di una bellezza commovente che fa vibrare simultaneamente i lettori ed il linguaggio stesso, sospinto da quel limite musicale che separa la parola ed il silenzio al quale a volte si giunge  dopo essere stati capaci di scavare una lingua straniera nel seno del propio linguaggio, per usare la definizione di stile che ad un certo filosofo francese suggerì una frase di Proust in cui afferma che tutte le opere maestre sono scritte in una specie di lingua straniera.

concerto portishead barcellona

Forse per lo stesso motivo, in diciott’anni di esistenza, la band britannica di culto Portishead ha prodotto solo tre dischi di studio. Si dice che da qualche tempo stiano lavorando al quarto album ma, come ha riconosciuto lo scorso gennaio lo stesso Geoff Barrow, fondatore del gruppo iniseme alla cantante Beth Gibbon, questo potrebbe vedere la luce tra almeno altri dieci dannati anni.

La stessa misura, lo stesso processo di cristallizzazione lenta e pura, sembra aver contagiato le loro esibizioni dal vivo. Senza andare troppo lontano infatti ce ne sono solo cinque in programma quest’anno. Per questo i concerti che daranno il 22 ed il 23 giugno al Poble Espanyol di Barcellona (http://www.nvivo.es/conciertos/Portishead-Barcelona) sono così speciali. Ma c’è di più, perchè più che di due concerti si tratta di un evento multiplo progettato dalla stassa band che include altri gruppi scelti da loro per espandere la musica lungo le cinque sale del club Razzmatazz una volta passata la frontiera della mezzanotte.

La musica dei Portishead, come la poesia di Dylan Thomas, si oppone a tutte le descrizioni ed etichette  con le quali si è sempre cercato di classificarli. Di qui che mai saranno d’accordo ad esempio con la loro inclusione nel movimento trip-hop, nonostante la critica musicale gli abbia sempre dato un ruolo importante all’interno di questo genere fin dai loro inizi nel 1994. Pionieri in molte cose forse la loro maggior virtù guardando indietro è stata quella di aver saputo anticipare di quasi un decennio le tonalità che avrebbero caratterizzato la musica alternativa e inidpendente degli inizi del XXI secolo.


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