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Cul & The Gang

Creato il 17 ottobre 2012 da Tnepd

 

Cul & The Gang

“Mi trovavo in palestra quando mi sorpresi a fissare inavvertitamente il bicipite tonico e ben definito del mio istruttore di body building. Ma questo non vuol dire mica che sono omosessuale.
Eppure mi sono sempre chiesto: se mi bendassero e a succhiarmelo fosse un uomo, mi ecciterei? Sarei capace di riconoscerlo per via dei suoi folti baffi? Se sì, non mi ecciterei comunque a ripensare a suor Agnese?”.

È gay il quattro per cento della popolazione mondiale. La vera sorpresa è che questa percentuale rimane costante in tutti i paesi e in tutte le culture. Ne consegue una realtà indiscutibile: gli invertiti sono ovunque e se non corriamo ai riparo presto domineranno il mondo.
Per dare una parvenza di normalità alla propria perversione i froci vi racconteranno che anche nel mondo animale esiste l’omosessualità. Ma non cascateci, è solo una scusa per inculare il vostro Golden Retriever:
“Lo sai che la femmina del bisonte si concede una sola volta l’anno e i bisonti maschi se la sbrigano da soli per gli altri trecentosessantaquattro giorni?”
“Benissimo, va’ pure a ficcare il pisello in bocca a un bisonte ma lascia fuori da questo discorso mia moglie”.

In fondo la sessualità di un uomo deriva dal rapporto con sua madre. La mia, ad esempio, mi faceva recitare il rosario vestito da donna delle pulizie sulle note di I want to break free.

Nella soluzione del problema ci può essere di grande aiuto l’esperienza di paesi culturalmente e socialmente più evoluti. Primo fra tutti l’Iran, dove i ricchioni vengono impiccati senza tante storie. Questa prassi è doppiamente efficace: è noto che quando la corda si stringe intorno al collo dell’uomo scatena un’incontrollata erezione, talvolta seguita dall’orgasmo. I gridolini di eccitazione consentono di individuare facilmente altri finocchi tra gli spettatori. Dubbiosi? Perché credete che il boia sia sempre un ciccione peloso e incappucciato?

“Mi stavo vestendo negli spogliatoi quando lo sguardo mi cadde fortuitamente sui glutei perfetti e scolpiti del mio maestro di step. Ma questo non vuol dire mica che sono omosessuale.
Eppure mi sono sempre chiesto: negli anni ’80 era possibile essere gay e non avere baffi come Freddie Mercury? Non credete anche voi che a dare quel tocco di femminilità in più ai Queen fossero gli assoli di Brian May? Esiste una correlazione tra i baffi di Freddie Mercury e la passione segreta che suor Agnese covava da sempre per i Queen?”.

Che poi questa percentuale del quattro per cento è agghiacciante. Pensateci: una persona ha una rete sociale di circa centocinquanta contatti. Significa che fra i vostri conoscenti ci sono almeno sei culattoni. Vuol dire che a scuola ne avevate in classe almeno uno. E già questo è un motivo sufficiente per non accettare richieste di amicizia su Facebook. Ricordate: le rimpatriate scolastiche sono sempre organizzate da qualcuno che vuole incularvi. Con o senza rimpatriata.

I gay sono responsabili di tutti i mali del mondo, sordi ad ogni avvertimento: incuranti dell’HIV continuano a inculare macachi e a sborrarsi in bocca l’un l’altro, ciechi anche all’esempio di nostro signore Gesù Cristo: ci son volute mille scudisciate, tre chiodi e una lancia ma alla fine ha chiuso con i capelli lunghi e i locali per soli uomini, e ora difende la causa di Giovanardi e Buttiglione.
Vorrebbero il matrimonio, addirittura. È palesemente contro natura un matrimonio in cui nessuno si lamenta della tavola del cesso alzata, punto e basta.
Per non parlare dell’adozione. Fatemi capire: una coppia gay non può adottare un figlio ma può adottare un cane? E se poi pure il cane diventa checca e stupra tutti gli altri cani del vicinato? Se al vostro Riesenschnauzer non piace prenderlo nel culo fatevene una ragione. No alle adozioni di cani da parte di omosessuali.

In fondo con l’avvento della depilazione selvaggia è caduto l’ultimo ostacolo verso la bisessualità socialmente accettabile: il culo peloso. Anzi, di questi tempi è più facile trovare un pelo sul capezzolo di una donna che su quello di un uomo. E poi credo sia arrivato il momento di scoprire le carte: due orifizi su tre ci sono comunque, se sei così fissato proprio su quel terzo da precluderti la possibilità di fare sesso anche con l’altra metà della popolazione mondiale sei proprio un depravato del cazzo. O più semplicemente non brilli in matematica.

“Avevo accettato di vedere un film di Ozpetek insieme al mio coach di pattinaggio artistico sincronizzato quando, durante una pausa pubblicitaria, ci siamo accidentalmente ritrovati a palpeggiarci l’interno della coscia guardando un video su Mike18.com. Ma questo non vuol dire mica che sono omosessuale.
Eppure mi sono sempre chiesto: se Gesù fosse stato un flaccido obeso con i peli sulle spalle la comunità omosessuale avrebbe attecchito in modo così profondo nella cultura cristiana? E cosa saremmo, specialmente in Italia, senza gli omosessuali? Cosa rimarrebbe di noi senza la sapienza militare di Giulio Cesare, il genio totale di Leonardo da Vinci o le chiusure difensive di Alessandro Nesta?”.


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