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Eurolega, ecco i playoff: here we go!

Creato il 13 aprile 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

L’Eurolega 2015 entra nel vivo con i playoff. Le magnifiche otto, sopravvissute al tour de force delle Top 16, si sfidano in serie al meglio delle cinque partite, dando vita allo spettacolo più avvincente del basket continentale. Fernandez contro Kristic, Teodosic contro Diamantidis, Goudelock contro Smith e Navarro contro Spanoulis è solo la copertina di quello che ci aspetterà nelle prossime settimane, preambolo del weekend più atteso, quello delle Final Four. Ma solo quattro squadre, e qualche protagonista strapperà il biglietto per Madrid e per la gloria.

Real Madrid (11-3) – Anadolu Efes Istanbul (6-8)

Il primo scontro dei playoff di Eurolega contrappone Real Madrid e Efes Istanbul, in un remake di Davide contro Golia che potrebbe rivelare un finale inatteso. Gli spagnoli, reduci da due sconfitte alla finalissima nelle ultime edizioni di Eurolega, puntano alla conquista della Decima, allestendo un roster corposo e ricco di talento. Rudy Fernandez (top scorer con 13 punti di media), Felipe Reyes (12) e Sergio Rodriguez (11) sono affiorati come le gemme più preziose di un contesto che annovera anche Llull, Carrol e Bourousis. Gli acquisti estivi Campazzo, Ayon e Maciulis non hanno trovato molto spazio nelle rotazione di coach Laso, mentre Nocioni sta onorando il proprio contratto. Il Real ha chiuso al primo posto il girone E, guadagnandosi i favori del pronostico nello scontro contro Efes.

I turchi non hanno ancora assorbito la medicina Ivkovic, faticando più del previsto nelle Top 16. Nonostante un Kristic tornato ai livelli della prima era CSKA (12 punti a sera), e Perperoglou sempre affidabile (11), il coach serbo non ha trovato spunti positivi dalla nuova coppia Janning-Saric, con l’ex senese poco continuo mentre il croato non ha mostrato quei progressi che gli addetti ai lavori aspettavano. Coach Ivkovic dovrà inventarsi l’ennesimo miracolo, per violare il Palacio di Madrid, un campo quest’anno espugnato solo dall’Unics. Il Real delle superstar, ha a disposizione un solo risultato possibile, perché non vincere la decima nell’anno delle Final Four di Madrid segnerebbe il destino di coach Laso e di una squadra bella, spettacolare ma mai vincente.
Pronostico: Real Madrid 65% – Efes 35%.

CSKA Mosca (12-2) – Panathinikos Atene (7-7)

Sulla carta sembrerebbe il quarto di finale più scontato perché il CSKA Mosca resta la formazione apparsa più brillante nel cammino di Eurolega fin qui percorso. I russi, rinvigoriti dalla cura Itoudis appaio come un armata invincibile che schiaccia tutto quello che incontra, puntando dritti a quel titolo che manca a Mosca da ben 8 anni, un digiuno ingiustificato per una delle formazioni più titolate d’Europa. Un attacco poco appariscente ma solido, il più prolifico del torneo (88 punti di media), unito a una difesa che ha trovato equilibrio sono le ricette imposte da coach Itoudis, approdato a Mosca per far dimenticare le delusioni Messina e Kazlauskas. Perno della squadra è la coppia di piccoli Teodosic-De Colo, con il serbo top scorer (16 punti e 8 assist) e pretendente principale al titolo di Mvp d’Eurolega (titolo già vinto nel 2010 con la maglia dell’Olympiakos) e il francese acquisto azzeccato della sessione estiva proveniente dai Toronto Raptors. Sonny Weems mantiene cifre importanti (14 a sera), mentre Sasha Kaun e Andrej Vorontsevich sono sbocciati definitivamente, rendendo le rotazioni di Itoudis difficili da gestire causa troppa abbondanza. Il CSKA Mosca ha mostrato continuità e difficilmente subirà due battute a vuoto, anche perché il gradito regalo ricevuto da Itoudis, Adrej Kirilenko, continua il processo di integrazione negli equilibri dell’armata rossa (7 pt e 5 rimbalzi in 15 minuti).

Poche le speranze di un Panathinaikos apparso opaco e stanco. I verdi si sono qualificati ai playoff con un record di sette vittorie e sette sconfitte, con preoccupanti stop contro Alba Berlino e Stella Rossa. Un Pana che nei momenti di difficoltà si è affidato al proprio leader Dimitris Diamantidis (8 punti più 6 assist di media), sempre protagonista nelle serata che contano. Batista e Mavrokefalidis hanno offerto garanzie sufficiente, ma nei playoff occorrerà alzare l’asticella per competere con i campioni di Itoudis. Le speranze greche sono affidate al giovane Nikos Pappas, classe 1990, apparso il valore aggiunto di questo Panathinikos, ma forse è troppo poco per battere il CSKA Mosca.
Pronostico: CSKA Mosca 70% – Panathinaikos 30%.

Fenerbahce Istanbul (11-3) – Maccabi Tel Aviv (9-5)

L’Europa cestistica intera si sta domandando se non fosse l’anno del Fenerbahce. Finalmente. Dopo anni trascorsi a spendere milioni senza incassare risultati soddisfacenti i turchi mirano a conquistare quel trofeo tanto agognato. La formazione di coach Obradovic, impegnato a raggiungere la nona vittoria personale, è la squadra più in forma, con nove vittorie consecutive, maturate prima di cadere a Vitoria. Il quartetto formato da Bjelica (13 pt), Bogdanovic (11 pt), Goudelock (top scorer d’Europa con 16 pt) e Vesely (10 pt) è un lusso che poche squadra possono vantare, senza dimenticare rincalzi come Zisis, Erden e Zoric. Se coach Obradovic riuscisse a resuscitare Preldzic, schiacciato dalla concorrenza approdata a Istanbul in estate, il Fenerbahce rappresenterebbe la mina vagante capace di far saltare il lotto.

Ma occhio al Maccabi, che dopo il titolo un po’ a sorpresa vinto la scorsa stagione, ha raggiunto i playoff spinto da Devin Smith, ala ex Benetton Treviso che ha ritoccato i massimi in carriera per punti (16) e percentuali. Con Pargo (12 pt) sempre positivo e Schortsanidis (8 pt) rigenerato per i playoff, il Maccabi ha trovato nuova linfa per tentare un altro miracolo, contando anche sul miglior Randle visto in carriera. Peseranno gli addii di Hickman (al Fenerbahce ma fuori per la rottura del tendine d’Achille) e Rice, Mvp delle Final Four 2014 e ora al Khimkhi, ma specialmente la perdita di coach Blatt, leader silenzioso dei gialloblù che sperano nel calore del proprio pubblico per ribaltare il pronostico contro i Turchi. Fenerbahce che parte favorito, spinto da un roster di invidiabile talento e dal desiderio di redimersi dopo anni deludenti, ma il Maccabi si sa, ha nelle sorprese il suo alleato migliore. 
Pronostico: Fenerbahce 60% – Maccabi Tel Aviv 40%. 

Barcellona (11-3) – Olympiakos (10-4)

Il turno più appassionante e incerto resta il grande classico che ha caratterizzato il panorama europeo negli ultimi anni. Dalla finalissima del 2010, che ha regalato il titolo a Navarro, sino alla sfida alle Final Four di Londra, Barcellona-Olympiakos ha animato lo spettacolo del massimo torneo continentale. Barcellona che si presenta in ottima salute, con otto vittorie consecutive e un morale alto alimentato da un gioco ritrovato dopo le difficoltà accusate ad inizio stagione. Ante Tomic si è affermato come giocatore determinante, viaggiando a 11 punti e 7 rimbalzi di media, mentre Re Navarro continua a offrire un contributo importante (10 punti) nonostante un minutaggio meno generoso offerto da coach Pascual. Ma il Barca della Young Generation ha in un nutrito gruppo di giovani il segreto dei propri successi con Satoransky (6 pt), Hezonja (9 pt) più l’affermato Abrines (9 pt), volti del Barcellona che verrà. Se l’investimento del Barca 2.0 pagherà già in questa stagione è difficile saperlo, ma se Marcelino e Nachbar non saliranno di giri, l’avventura del Barca rischia di terminare alle porte di Madrid. O forse, anche prima, al Pireo di Atene, casa dell’Olympiakos.

I greci, vincitori di due Eurolega negli ultimi tre anni, hanno guadagnato il pass per i playoff senza scoprirsi tropo, mantenendo quel aurea misteriosa che li contraddistingue. Trascinati dal solito Vassilis Spanoulis (15 pt e 6 assist), monumento del basket ellenico sponda biancorossa, gli uomini di coach Sfairopoulos hanno superato lo shock delle dimissioni di Bartzokas, prendendosi importanti soddisfazioni come la vittoria contro il Cska Mosca. Othello Hunter, ex Siena, cresce progressivamente (9 pt), mentre Printezis (13 pt) e Lojeski (11 pt) sono realtà consolidate. Sulla carta, il Barcellona ha un vantaggio minino, conferito anche dal fattore campo, ma la storia recenti dei greci rivela che le fortune del Pireo sono giunte contro i favori del pronostico.
Pronostico: Barcellona 55% – Olympiakos 45%.

 

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