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EXPO MILANO 2015 : A che punto siamo?

Creato il 22 ottobre 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

EXPO MILANO 2015 : A che punto siamo?22 OTTOBRE – Il 31 Marzo 2008 a Parigi gli Stati Membri del BIE (Bureau International des Espositions) hanno scelto Milano come sede dell’Esposizione Universale del 2015 con 86 voti a favore contro i 65 della rivale Smirne.

La prima Expo è stata quella di Londra nel 1851 e il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative della stessa natura, come quella di Parigi del 1889 ricordata per la Tour Eiffel.

la Società Expo 2015 S.p.A., creata il primo dicembre 2008, ha come soci soci il Governo della Repubblica Italiana (Ministero dell’Economia e delle Finanze), la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Provincia di Milano e la Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato.

L’area Expo, a nordovest della città, occuperà a lavori ultimati una superficie di 1,7 milioni di metri quadrati comprendente parte del territorio della città di Rho e gli interventi previsti costeranno, in base alle ultime stime, fino a 25 miliardi tra opere e costi diretti, cioè creazione degli spazi espositivi di gestione.

Grazie al programma Urban, che si finanzia con fondi europei, sono stati resi possibili interventi di potenziamento delle infrastrutture, che permetterà una riqualificazione dell’area anche una volta terminata la manifestazione.

La zona prescelta di proprietà del gruppo Cabassi che aveva inizialmente affidato lo studio del masterplan agli architetti 5+1, è stata di recente attribuita alla mano sapiente di un eterogeneo gruppo di “progettisti” (Stefano Boeri, Jacques Herzog, Ricky Burdett, Joan Busquets e William McDonought), personaggi di differente estrazione, sensibilità e specializzazione ma accomunati da una forte affinità ideologico-culturale.

Il tema che fece vincere Milano fu quello dell’alimentazione globale, che veniva tradotto fisicamente in uno spazio di orti, serre bioclimatiche pronte a riprodurre i climi del pianeta e campi coltivati.

L’idea principale è stata quella di tracciare due nette linee di demarcazione all’interno dell’area, due viali, uno principale e uno secondario, che riprendessero l’antico modello romano del cardo e del decumano.

EXPO MILANO 2015 : A che punto siamo?

All’idea iniziale di un sito “classico” fatto di strade e padiglioni si è sostituita l’idea di una Expo leggera e una cosa è certa: non ci saranno orti, anche se il concetto di orto è stato mantenuto come metafora. Niente serre che si susseguono una dopo l’altra, ma probabilmente strutture più classiche e identiche per ogni Paese, in sintonia con la sensibilità dei Paesi partecipanti, oggi a quota 106 (l’ultima ad aderire è stata la Città del Vaticano, il 17 ottobre).

Dietmar Schmitz, commissario generale di sezione del padiglione tedesco ha annunciato che alla Germania apparterrà il padiglione più ampio. Verranno infatti investiti fino a 40 milioni di Euro.

Nonostante si registrino ancora le mancate adesioni di quattro giganti economici come Stati Uniti, Canada Brasile e Gran Bretagna, il danese Steen Christensen, Presidente del Comitato Esecutivo del BIE, ha sottolineato che i risultati ottenuti testimoniano la qualità e l’attrattività del progetto e ha espresso formale apprezzamento per l’azione del Governo Italiano.

Nell’attesa del 1 maggio 2015, data d’inizio dell’esposizione, non mancano i numerosi progetti per coinvolgere studenti, aziende e cittadini.

Dal 19 settembre fino all’8 ottobre 2012, in occasione del “Cluster international workshop”, studenti e professori provenienti da 18 tra le migliori università di tutto il mondo hanno lavorato insieme nella sede del Politecnico a Milano per sviluppare i progetti dei capannoni tematici: i “Clusters”, ovvero aree comuni dedicate a quei Paesi che non parteciperanno a Expo 2015 costruendo un proprio padiglione. Sotto uno stesso progetto architettonico verranno raggruppati più Paesi, secondo una logica di contenuto tematico, cioè la produzione di uno specifico alimento (Riso, Cereali e Tuberi, Spezie, Cacao, Caffè, Frutta e Legumi) o lo sviluppo di un tema comune rappresentativo (Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride, Mare e Isole, gli ecosistemi del Bio-Mediterraneum).

Mentre da domenica 14 a domenica 21 ottobre si è svolto a Milano il progetto «Mi piace! Verso Expo 2015», organizzato dall’associazione «La Buona Comunicazione». Questo progetto, o meglio, un “contenitore di eventi” si è dedicato ai temi Expo, ovvero nutrizione, prevenzione, salute, benessere e sostenibilità coinvolgendo scuole, aziende e famiglie del territorio.

Eleonora Gargantini


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