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Fondazione Sospiro: è stato d’agitazione. Ecco la lettera di Cgil, Cisl e Uil al presidente Preite, al direttore Landi e al Prefetto. Tolti ai lavoratori in tutto 300mila euro, 45 lordi in meno ai turnisti! Disavanzo di 870mila euro nella roccaforte fo...

Creato il 06 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Stato d’agitazione sindacale alla Fondazione Sospiro proclamato da Cgil, Cisl e Uil!

La Fondazione Sospiro vista dall'alto

La Fondazione Sospiro vista dall’alto

Il testo riportato qui sotto spiega i motivi del dissenso delle tre organizzazioni confederali, anticipati in un articolo di ieri pomeriggio. Si può pensare però che se cadrà Formigoni e la Regione Lombardia sarà amministrata con criteri diversi uno dei punti da discutere sia proprio questo: le Fondazioni di diritto privato non garantiscono affatto trasparenza né accesso alle delibere del consiglio d’amministrazione, trasformando così l’organo dirigente in uno strumento di potere i cui documenti non sono accessibili ai cittadini e ai tanti attori anche istituzionali del dibattito pubblico. Il consiglio d’amministrazione è nominato dalla Provincia, il cui presidente è un ciellino, dal Comune e dal vescovo, probabilmente secondo una regola centenaria dello statuto. Vicini a Comunione e liberazione anche altri componenti del cda, e ciellino persino l’avvocato della Fondazione, Paolo Mirri domiciliatario di Alberto Sciumè, Mirri che è pure coordinatore di Cl a Cremona. Il risultato? Come si è arrivati a questo punto di crisi? Non per creare un colpevole: certe deformazioni nella vita di un ente vanno prevenute e per l’avvenire evitate. Non possono pagare il conto i lavoratori o le famiglie che già pagano rette pesanti in anni come questi. Il sistema creato dalle giunte Formigoni non regge. Non c’è da rallegrarsi dei problemi altrui. Ci sono parecchi dipendenti che pagano questo prezzo.

La minoranza presente in consiglio comunale può accedere alle delibere? I cittadini, i familiari possono informarsi autonomamente?  L’ente è stato privatizzato, ora si trova in difficoltà, non solo per motivi generali legati alle politiche europee, ai tagli dei finanziamenti statali e regionali e a mille fattori esterni (carovita e così via), bensì anche per motivi interni.

Un confronto aperto, pubblico, avrebbe generato fastidiose polemiche, è vero, tuttavia un istituto di così grande importanza non può essere lasciato solo. Ma un ente di diritto privato che si chiude in se stesso e decide di non collaborare più nemmeno con i sindacati Cgil, Cisl e Uil (che non sono certo su posizioni estremiste!) forse si fa del male.

La questione è talmente seria in provincia e in Lombardia che si può solo sperare in un cambiamento favorevole ai lavoratori, che ogni giorno hanno a che fare con mille difficoltà. Il comparto sociosanitario e gli istituti per disabili meriterebbero un sostegno che non hanno.

Ecco il testo dei sindacati

Prot. /3156//12   Cremona, 6 dicembre 2012

All’attenzione

Prefetto S.E.

Dott. Tancredi Bruno di Claranfond

Presidente

Fondazione Sospiro

Prof. Emanuele Preite

Direttore Generale

Fondazione Sospiro

Dott. Giorgio Landi

SEDI

Oggetto: dichiarazione stato di agitazione

Le scriventi  OO.SS., preso atto:

  • Della scelta Aziendale, comunicata tramite mail del 29 novembre 2012, (che si allega) di disdire l’accordo aziendale sottoscritto fra le parti in data 8 giugno 2009 relativamente ai criteri per l’erogazione dell’indennità di turno;
  • Tenuto conto che la disdetta dell’intesa è stata inviata alle scriventi OO.SS. con mail datata 29 novembre 2012, che nei fatti ha trovato applicazione già con la mensilità del mese di novembre determinando una decurtazione economica a carico dei dipendenti turnisti di circa Euro 45 lordi;
  • Precisato che nell’incontro di trattativa Aziendale del 16 novembre 2012 il Direttore Generale prospettava alle OO.SS. azioni di “riequilibrio di bilancio”  prevedendo interventi in materia di fondi contrattuali che si sarebbero tradotti nella decurtazione di circa Euro 300.000 di competenza dei fondi dei lavoratori, in netto contrasto con quanto disposto dal CCNL;
  • Ricordato che le OO.SS. non si sono mai sottratte al confronto, condividendo negli ultimi anni, importanti interventi in materia di: organizzazione del lavoro, orari di lavoro e di servizio, pause del personale, congelamento dei fondi…… e che anche nell’incontro del 16 novembre 2012 hanno inteso ribadire tale disponibilità, pretendendo nel contempo elementi di dettaglio rispetto alle voci di bilancio costi ricavi, al fine di meglio comprendere il disavanzo di circa Euro 870.000 dichiarato nella gestione corrente a fronte di un bilancio di esercizio 2012 che chiude in leggero disavanzo;
  • Tenuto conto che il Sindacato considera che il metodo di relazioni adottato negli ultimi tempi dalla Direzione Generale, sia nei confronti delle OO.SS. sia nei confronti dei Rappresentanti Sindacali Aziendali, non favorisca un clima sereno e costruttivo ma al contrario determina contrapposizioni inaccettabili.

Contrapposizioni fra: operatori con e senza limitazioni fisiche, operatori dipendenti e operatori della Cooperativa, operatori e utenti residenti.

Comunicano

Che l’assemblea dei lavoratori tenutasi il 5 dicembre 2012 ha condiviso di agire per il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Salvaguardia del patrimonio che Fondazione Sospiro rappresenta nel territorio Cremonese;
  • Valorizzazione delle professionalità esistenti;
  • Tutela dei livelli occupazionali;
  • Tutela della qualità dell’assistenza erogata;
  • Contenimento delle rette a carico delle famiglie dei residenti e degli ospiti;
  • Mantenimento del CCNL 

Proclamano

lo stato di agitazione del personale della Fondazione Sospiro così come da mandato dei lavoratori

Chiedono

la revoca degli interventi sopra citati, pregiudiziale per la riapertura del confronto che auspichiamo avvenga in tempi brevi.

Rimanendo a disposizione si porgono distinti saluti.

   CGIL F.P.   CISL F.P.S   UIL F.P.L.

   Negri Sabrina   Dusi Roberto   Penci Mario

     


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