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Forman e Riley i migliori Executive NBA 2011

Creato il 11 maggio 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

Executive of the Year Basketball - Gar FormanLa National Basketball Association ha assegnato l’ultimo premio individuale riguardante la stagione regolare, ovvero quello di miglior dirigente dell’anno; un ricoscimento che ingloba il buon lavoro di tutto il team partendo dalla pre-season, passando per il mercato, fino ad arrivare al record in classifica, basandosi anche sul miglioramente rispetto alla stagione precedente.
Ogni anno è molto difficile decidere a chi consegnare la statuetta di Executive Of the Year perchè come detto i parametri di cui tener conto sono parecchi e quest’anno le votazioni si sono equamente (11 a testa) divise assegnando per la prima volta nella storia il premio ex aequo a due franchigie della Eastern Conference.

Uno è ovviamente Gar Forman, General Manager dei Chicago Bulls che ha portato la franchigia a vincere 62 partite ottenendo il miglior record della Lega; il lavoro fatto in estate è stato davvero ottimo con l’acquisizione innanzitutto di coach Thibodeau che si è strameritato il premio di miglior allenatore 2011. Dopo aver dato in mano le chiavi della squadra ad un coach prettamente difensivo si sono cercati giocatori che si sposassero bene con la sua filosofia ma anche capaci di rendersi pericolosi nella metà campo offensiva. Dai Jazz allora sono stati presi addirittura tre giocatori: un lungo che potesse giocare il pick&roll con Rose come Carlos Boozer, una guardia atletica come Ronnie Brewer e un tiratore puro come Kyle Korver. Il tutto senza andare a ingolfare troppo il salary cap. Il fatto che Derrick Rose sia diventato un giocatore e un leader straordinario, capace di meritarsi il premio di MVP 2011, è anche merito della società che gli costruito una squadra adatta a lui.

pat riley
L’altro General Manager premiato è stato Pat Riley, presidente dei Miami Heat e fautore della più grande mossa di mercato (intesa in senso ampio) della storia della Lega. Quando le voci di una possibile creazione di un trio delle meraviglie sono aumentate di intensità l’intera città è entrato in fibrillazione; la rifirma di Dwayne Wade, la faccia degli Heat moderni, il convincimento di Chris Bosh e poi la lunga corte fatta a LeBron James hanno fatto sì che Riley potesse vincere questo premio. La formazione dei Miami Thrice è stata senza dubbio una mossa geniale anche perchè i tre hanno accettato di abbassarsi lo stipendio per dare un maggiore spazio salariale alla franchigia; e il tutto è opera di questo presidente dal carisma infinito.
Le 58 vinte e il secondo posto ad Est sono una conseguenza di questo lavoro estivo, ma anche di quello invernale in cui Riley si è mosso sul mercato pescando un veterano come Bibby a una delle sue ultime chiamate, che si sta rivelando importantissimo per gli schemi di coach Spoelstra.


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