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Garrett versus zombies...

Creato il 02 aprile 2014 da Omar
Garrett versus zombies...è appena stato ristampato un vecchio progetto dello sceneggiatore Roberto Recchioni che non tutti (come il titolare del blog) hanno potuto leggere illo tempore e che la pregiata Editoriale Cosmo ha deciso di adottare rilanciandolo direttamente in edicola: trattasi di Garrett - Ucciderò ancora Billy the Kid! La serie si trova in questi giorni in vendita in formato unico, abbastanza economico (euro 5,90) con una bella copertina (inedita) realizzata da Riccardo Burchielli e colorata da Lorenzo de Felici.Con Garrett lo sceneggiatore di Dylan Dog e Orfani (e di un sacco di altra roba) ha voluto affrontare un genere che oltreoceano praticano con successo in parecchi (un certo Lansdale, ad esempio) e che in territori nostrani non aveva invece ancora mietuto molti proseliti: il western-horror.Il suo fumetto parla di zombies, e lo fa in maniera originale e non scontata, visto che il tema principale non è la lotta per la sopravvivenza dei pochi umani rimasti sulla Terra. In Garrett i ravenantes hanno un ruolo tutto diverso, come precisa la breve descrizione rilasciata dalla stessa casa editrice all’interno di un comunicato su Facebook: «Sarebbe facile etichettarlo con l’appellativo di “Un western con gli zombi”, ma Garrett è qualcosa di molto più interessante. Un’avventura pazzesca, creata da una posse che poi ha attraversato come una tempesta il mondo del fumetto internazionale.»Il pubblico da edicola si può quindi impadronire con facilità e una spesa in fondo modica della versione integrale dell’opera (208 pagine di bianco e nero) realizzata da un team artistico di grande rilievo: Burchielli, Cristiano Cucina e Werther dell’Edera.Garrett versus zombies...Il giudizio sul prodotto? Spaziale l'idea, così come il concetto di un team finalmente slegato da dinamiche di mercato stringenti (in varie interviste gli autori raccontano che l'affare costò a tutti loro una bella tranvata dal punto di vista economico e molta fatica, ma generò anche tanto entusiasmo e passione nonché un credito nel campo che ognuno dei partecipanti ha saputo far fruttare!), anche se non si può non segnalare qua e là una certa caduta di qualità nel tratto (i disegnatori, oggi tutti apprezzate firme anche internazionali, erano all'epoca della messa in circolazione del progetto poco più che esordienti) e forse qualche discontinuità di script. Ma nel complesso un prodotto degnissimo, e soprattutto unico nel suo genere (e già solo questo...)WebRepcurrentVotenoRatingnoWeight

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