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I buoni comunicatori e il Public Speaking

Creato il 14 maggio 2012 da Copywriter @copywritermilan

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I buoni comunicatori e il Public Speaking

Un buon comunicatore ha a cuore il suo ascoltatore, cerca di conoscerlo e di entrare in empatia con lui. Veicolare il messaggio è il suo obiettivo e mettere in atto tutte le strategie necessarie a farlo comprendere nel modo più univoco possibile, la sua priorità.

Conoscere a fondo un argomento spesso non è garanzia di una buona qualità di comunicazione. Ci sono persone che nascono con un talento “spontaneo” nel parlare davanti a un pubblico, che riescono a catturare con facilità l’attenzione degli ascoltatori, altre (la maggior parte) che quella capacità devono acquisirla, e non bastano i libri. Ci vuole tanto esercizio: bisogna lavorare sulla fiducia in sé stessi e sul coraggio di esporre le proprie idee.

Chi non riesce a trasmettere i contenuti al suo pubblico e a suscitarele reazioni sperate, spesso commette l’errore di concentrarsi troppo su di sé. Può capitare di sentirsi bloccati prima di un intervento in una riunione, una conferenza o un ringraziamento in pubblico: siamo immobilizzati al punto che non riusciamo a concentrarci sul nostro discorso ma solo sulla reazione del nostro corpo.  Più ci preoccupiamo che questi sintomi divengano visibili agli altri, più questi aumentano.Questo disturbo, coglie tutti impreparati, dagli studenti, ai dirigenti, dagli attori ai professori, creando molti disagi che spesso possono influenzare negativamente lo stile di vita fino a limitarne drasticamente la libertà: modelle si rifiutano di incontrare persone al di fuori della passerella, attori ricorrono a beta bloccanti per ridurre la pressione sanguigna, studenti rimandano gli esami, managers rifiutano promozioni, e così anche politici e persone dello spettacolo affrontano numerose difficoltà.

Spesso è un eccesso di energia, che sfugge al nostro controlloa provocare queste reazioni fisico-psicologiche, e la conseguente paura di essere giudicati male, di non essere all’altezza, di fallire ci porta adevitare di esporci. È necessario canalizzare questa energia, utilizzandola a nostro favore. Può essere utile sfruttare tutte le occasioni che si presentano per confrontarsi, partendo da piccoli contesti concentrandosi sulle nostre reazioni e focalizzarle, per poi essere in grado di deviarle. Pensare che gliinterlocutori non sono nemici e ridurre il discorso a parole chiave aiuterà ad essere più naturali e tranquilli. Anche una corretta respirazione è molto utile per rilassarsi e mantenere la concentrazione. Poiché noi siamo i più severi critici di noi stessi, ricordiamo che sono i pensieri a creare i comportamenti e quindi le emozioni e cerchiamo di visualizzare noi stessi vincenti.

L’energia alta ci permette di tenere alta l’attenzione, di rendere il nostro intervento più intenso, di tenere sempre alta l’asticella della nostra responsabilità, del nostro impegno.

Ascoltare attivamente un discorso è una fatica: è un dispendio di energia che il nostro fisico deve sopportare. Per conquistare i tuoi ascoltatori devi avere la capacità di farli ridere, anche quando parli di cose molto serie. Il tuo successo dipende dalla tua abilità a mixare contenuti, voce e gesti. Solo in questo modo riuscirai a dare vita ai tuoi messaggi.L’attenzione del pubblico si cattura anche col movimento e con la gestualità e con l’aspetto curato. Le persone pulite e curate sono persone che ci piace avere intorno. Per cui, per far sì che gli altri amino averci intorno, è necessario essere, noi per primi, puliti, sobri, curati e misurati.

Un adeguato Training di Public Speaking consente di sperimentare tecniche che permettono di eseguire un’esposizione brillante attraverso la padronanza della comunicazione verbale e non verbale (pause, tono, volume, ritmo) postura, gestione dello spazio, doppie valenze del linguaggio, comandi nascosti, ancoraggi…). Si approfondiscono metodi efficaci per gestire domande, obiezioni e critiche da parte del pubblico.Anche la gestione della propria emotività è un’abilità che può essere appresa e consente di utilizzare le emozioni trasformandole in risorse utili. Riconoscere e governare gli stati d’animo interiori permette di comunicare generando l’interesse degli ascoltatori, di argomentare con coerenza e lucidità, di gestire le critiche per trasformarle in opportunità e di tenere sotto controllo i tempi di esposizione, vivendo un’esperienza piacevole e risultando carismatici.

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Il bravo oratore

I buoni comunicatori e il Public Speaking

Oggi esporsi di fronte ad una platea o semplicemente manifestare il proprio pensiero in maniera assertiva ed efficace di fronte a qualcuno è divenuta un’esigenza indispensabile.Vincere questi blocchi emotivi, queste resistenze interiori non è un lusso, è una necessità.Pensiamo un attimo all’impatto pratico che può avere sulla nostra vita il fatto di essere sicuri di noi nell’esprimere le nostre idee e le nostre convinzioni davanti agli altri.  Pensa a quanto questo fatto possa accrescere la nostra autostima e sicurezza interiore. Può creare un effetto domino in tutta la vita di relazione, quindi in quella parte dell’esistenza che può determinare la felicità.

Chiariamoci la tensione fa bene a chi parla in pubblico perché fornisce benzina emotiva. La prima paura è quella di sbagliare, la paura della brutta figura. E questa paura è collegata alla dipendenza dal giudizio altrui. Ci sentiamo sotto giudizio, osservazione, sotto esame e questa pressione crea tensione. Nessuno si aspetta da noi la perfezione poiché non è di questo mondo. Anzi direi che il pubblico più di tutto si aspetta coerenza, semplicità, umanità. Che uno sia sicuramente preparato, che conosca meglio di chiunque in sala l’argomento, ma che sia anche coerente con i  principi, i valori. Che siamo a nostro agio e fondamentalmente noi stessi.

A questo proposito voglio rilevare un punto essenziale: non c’è bisogno di indossare una maschera in pubblico. La migliore maschera è la tua!

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