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Il Blues secondo Robert Crumb

Creato il 05 ottobre 2012 da 79deadman @79deadman

Il Blues secondo Robert Crumb
Abbracciavano pensieri orientali, tanto più anticonformisti quanto più fasulli (la maggior parte dei guru era californiana e non avrebbero saputo distinguere Confucio o la Lao—Tze da una mucca malata), si definivano "figli dei fiori", praticavano l’amore di gruppo e assumevano qualunque tipo di droga, dal peyote alla vernice tenditela dei vecchi aeroplani. Studiosi serissimi si occupavano della “espansione della Coscienza" tramite allucinogeni e in mezzo a tutta questa baraonda, allegra, oh, quanto allegra, spaziava Crumb. Che era convinto di appartenervi, ma non era vero. Lui spaziava un po’ più in alto, ma non lo sapeva, anche se lo avvertiva confusamente. Lui non seguiva la moda, seguiva il se stesso, che in quel momento coincideva fortuitamente con la moda, ed era comunque convinto di seguirla. Poi, siccome avvertiva confusamente il senso artificiale della maggior parte di tutto questo, cominciò a staccarsene molto presto. Ora ne prende le distanze. Fa quella che i marxisti (ce ne sono ancora?) chiamano l`autocritica. Rifiuta buona parte della musica popolare d’oggi (ma, a pensarci bene, è la vastità dei decibel, il volume assordante che rifiuta, e in questo non possiamo che essere dalla sua parte) e quindi buona parte della cultura giovanile odierna. È un fatto di età? Forse. O forse è l’insopprimibile desiderio di anticonformismo che l`ha sempre dominato, o meglio la tendenza di usare la sua testa, costi quello che costi.
Ferruccio Alessandri – Robert Crumb “Disegna il Blues” – Franco Cosimo Panini Editore, 1993
Over the next several years, this band developed a bit, took in a few more musicians, made three LPs for Yazoo in New York, played a lot of clubs, bars, folk festivals, weddings and parties and even went on a national “tour” of sorts in 1976. We settled on the name, “R.Crumb and his Cheap Suit Serenaders,” and of course I was the front man. I had the name that would bring people to see us (Yeah, they stared at us more than they listened, I do believe.) The clubs were the worst… it was excruciating for me… the only advantage was every now and then there’d be some friendly female who would let me maul her. Weddings and parties were better. The people all knew each other, and our music helped create a convivial social atmosphere, something you don’t get with loud rock music. Another one of our “venues” in the early days was the street.
Da: http://www.crumbproducts.com/aboutcrumb_reality.html
Roger Crumb fu senza dubbio uno degli eroi dell’underground del suo tempo. La sua straordinaria vena di fumettista dissacrante attraversò non per caso le vicende musicali americane degli ultimi quarant’anni, dall’amato blues, al country, all’antica musica etnica di Appalachi e Bayou. La penna di Crumb è stata una delle pochissime a sapere illustrare la musica con reale e percepibile competenza, acume e straordinaria ironia, oltre che con straordinario tratto. La sua più celebre incursione nel Rock tout-court è stata la copertina di Cheap Thrills della Big Brother and the Holding Company. Ma dalla fine degli anni ’60, quelli di Mr. Natural e American Splendor, Crumb ha intrapreso sodalizi artistici interessanti con diverse piccole etichette specializzate in blues e musica etnica come Yazoo (mitica!) e East River Records. La galleria che segue è un triplice omaggio: ad un grande artista, a case discografiche coraggiose e a generi musicali troppo facilmente catalogabili “di nicchia”. Il Blues secondo Robert Crumb Earl Hooker There's A Fungus Among Us (1972) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Artisti Vari Please Warm My Weiner (Old Time Hokum Blues) (1974) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Artisti Vari Transfusion (1974) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Ukulele Ike (Cliff Edwards)  I'm A Bear In A Lady's Boudoir (1975) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Artisti vari Harmonica Blues: Great Harmonica Performances Of The 1920s And '30s (1976) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Blind Boy Fuller Truckin' My Blues Away (1978) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb The Beau Hunks Saxophone Soctette (1999) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb The Klezmorim Streets Of Gold (1978) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Son House Heroes Of The Blues: The Very Best Of Son House (2003) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Skip James Heroes Of The Blues: The Very Best Of Skip James (2003) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Artisti Vari The Stuff That Dreams Are Made Of (2006)  Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Eden & John's East River String Band Some Cold Rainy Day (2009)  Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Eden & John's East River String Band Be Kind To A Man When He's Down (2011) Robert Crumb – Copertina (fronte)
Il Blues secondo Robert Crumb Eden & John's East River String Band Drunken Barrel House Blues (2011) Robert Crumb – Copertina (fronte)

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