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Il Calippo, Mr. Fantastic e la Big Blue Nation

Creato il 03 aprile 2012 da Basketcaffe @basketcaffe
APTOPIX Final Four Kentucky Kansas Basketball

Corsi e ricorsi storici al Superdome di New Orleans. Nove anni dopo quell’ultima Final Four 2003 in Louisiana, arriva il primo titolo della carriera di un coach leggendario, allora Boeheim per Syracuse, questa volta Calipari per Kentucky, e il premio di Miglior Giocatore della Partita va ad un freshman che compirà poi il salto nell’Nba, allora Carmelo Anthony per gli Orange, questa volta Anthony Davis per i Wildcats. Non solo, il Calippo ritrovava Kansas e coach Self, che gli strapparono la vittoria del 2008 che sembrava già della sua Memphis guidata da Derrick Rose. Ma Mario Chalmers fece il miracolo, il titolo prese la strada di Lawrence e coach Cal restò a bocca asciutta. Non questa volta, anno di grazia 2012.
Kentucky, la miglior squadra della nazione con il miglior giocatore della nazione, Davis appunto, ha dominato torneo e finale, incappando soltanto in qualche piccolo brivido nella semifinale con Louisville, ma quello è un derby e c’è il fattore Pitino, e poi anche con Kansas, che però mai è andata oltre il -5 sul 62-57. I Wildcats hanno vinto la partita 67-59, facendo esplodere la gioia della Big Blue Nation, l’immenso gruppo di tifosi dell’ateneo con sede a Lexington che festeggia l’ottavo vessillo della storia, e portando all’apice un gruppo unito di giocatori con tantissimo talento, atletico, fisico e tecnico, ma forse per la prima volta senza stelle molto individualiste, come accaduto in passato con Derrick Rose, Tyreke Evans e John Wall. Tutti hanno contribuito sfruttando le loro doti, Lamb con il tiro (22 punti), Miller con l’esperienza, Teague con la velocità, Jones con l’atletismo, Kidd-Gilchrist con la sua capacità di fare sempre la cosa giusta (11 punti e la stoppata chiave su Taylor) e Davis di dominare nonostante un solo canestro dal campo (6 punti) ma 16 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi, 6 stoppate e una difesa maestosa, con quel corpo da Mr. Fantastic.

Il Calippo, Mr. Fantastic e la Big Blue Nation
Kansas ci ha provato con le armi che aveva, ovvero il cuore, il coraggio di un trascinatore come Thomas Robinson (18+17), che per la prima volta si è scoperto piccolo contro Davis e Jones ma non ha mai mollato, le stoppate del pallavolista Whitey, strepitoso nell’annullare AD in attacco, e i canestri di due pazzi enigmatici come Johnson e Taylor, 13 e 19 punti, che nel finale hanno ricucito lo strappo ma hanno anche perso palloni sanguinosi. E poi il genio di Self, coach dell’anno, che ha mostrato ancora una volta di essere una spanna sopra tutti in rapporto al talento che ha a disposizione.

I Jayhawks nel primo tempo sono andati sotto progressivamente, fino a toccare il -18 sul 41-23. All’intervallo il tabellone diceva 41-27 per Kentucky, che aveva allungato con le sue armi, ovvero difesa, stoppate con Jones e Davis, e contropiede con Teague e le affondate dello stesso Jones e Kidd-Gilchrist. La dribble drive motion di Calipari ha funzionato alla grande, ma soprattutto la chiave è stata nella propria metà campo. Nella ripresa però i Wildcats hanno fatto più fatica in attacco, la difesa di Robinson e Whitey è stata super e UK ha tenuto soltanto grazie alle giocate nella propria metà campo del solito Davis. Quando AD ha trovato il primo canestro della sua serata a 5′ dalla fine per il 59-44 sembrava finita, ma lì si è entrati in zona Kansas. Parte la rimonta con i liberi di Robinson, le triple di Johnson e le giocate di Taylor (compresa la prima bomba nel torneo dopo 20 errori), e si è arrivati al -5, 62-57. La rincorsa non è andata oltre perchè Kentucky, con le solite giocate difensive di Kidd-Gilchrist, stoppata su lay up di Taylor, e Mr. Fantastic, recupero su tripla di Johnson, costretto ai passi, ha mantenuto lo scarto, e poi ha sigillato la vittoria con i liberi di Teague.

Volevo che tutti vedessero che eravamo noi la miglior squadra quest’anno. Eravamo i più forti. Ho voluto fortemente questo titolo perchè mi fa entrare di diritto nella storia del gioco“, ha detto coach Calipari alla fine, ricevendo il titolo di campione Ncaa, visibilmente emozionato.

Gli highlights della finale Ncaa 2012


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