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Il metodo Di Bella NON funziona e Veronesi non l’ha riabilitato

Creato il 15 aprile 2015 da Zaxster @samueleblogzero

Non c’è niente da fare.

Ormai è una certezza matematica: ogni 2-3 anni state certi che spunterà una notizia a favore di una delle tante magiche “cure sperimentali” iper-innovative che danno enormi successi a basso costo e senza alcun effetto collaterale. Naturalmente questa cura magica sarà malvista dalla comunità scientifica notoriamente collusa con le multinazionali di Big-Pharma, la massoneria e Darth Vader.

Darth Vader che porta via dalla biblioteca i libri di pseudo-scienza

Darth Vader porta via dalla biblioteca i libri di pseudo-scienza come da accordi con Big Pharma

Una di queste magiche terapie è il metodo Di Bella (MDB) per curare i tumori.

Come molti ricorderanno Di Bella sollevò un polverone incredibile in Italia nel 1997-98 per poi finire nel dimenticatoio una volta terminata la sperimentazione ufficiale che diede risultati nettamente negativi ponendo la parola fine a questa terapia alternativa.

Almeno, questo è quello che si pensava e sperava.

Purtroppo però con i tumori la medicina “ufficiale” è ancora lontana da trovare una terapia che possa dare risultati pienamente soddisfacenti (anche se i miglioramenti ci sono stati e le recenti ricerche sono molto promettenti). La mancanza di una cura ad alta efficacia porta inevitabilmente la popolazione a cercare altrove una cura miracolosa che possa guarire sè o un proprio parente/amico quando capita di trovarsi in queste situazioni particolarmente difficili, situazioni in cui spesso la scienza moderna alza le mani e ammette la sconfitta, a volte senza nemmeno dare una benchè minima speranza di guarigione.

Purtroppo a corredo di questa già complicata situazione, ci si mette sempre qualche giornalista stronzo o ignorante che decide di cavalcare le aspettative dei propri lettori sollevando false speranze su cure fuori dall’ordinario, a prescindere dalla loro reale efficacia (vedi “Le Iene” con Stamina).

Detto questo, come mai ne parliamo ancora oggi?

Beh, se uno si fida dei giornali, pare che ci sia stata una guarigione in mezzo al mucchio di persone che, privatamente, si fanno curare con il metodo Di Bella (sì si può fare ma no, non vengono sovvenzionati dallo Stato… e ci mancherebbe).

Molto interessante! Quindi qualcuno è guarito tra le centinaia di persone che si affidano ai Di Bella (il padre-scienziato è morto, ora rimangono i figli e le loro capacità di marketing…), cosa dovrebbe fare un giornale serio una volta venuto a conoscenza della notizia? Beh, prima di tutto verificarla (eh sì, perchè si tratta di una bufala come ammette lo stesso Alfonso Di Bella: link).

Ma mettiamo che questa guarigione ci fosse stata veramente. Può capitare. C’è gente che guariva con le sanguisughe, pensate un po’.

Un giornale serio avrebbe dovuto controllare le statistiche sull’effettivo numero di guarigioni per malato. Poi avrebbe dovuto verificare cosa è stato somministrato e come, cercando di capire le motivazioni del successo. Avrebbe dovuto leggersi un po’ di documentazione scientifica a riguardo, o almeno chiedere a chi ne capisce di più. Non mi sembra tanto difficile, dopotutto è quello che faccio anche io prima di scrivere un fottuto articolo di un blog!

Ovviamente non è successo nulla di tutto questo. Ecco allora vari giornali online e offline che pubblicano una totale sciocchezza: “Veronesi dà ragione al metodo Di Bella” (la bufala parlava anche della Fondazione Veronesi che dava atto al MDB di aver guarito una persona).

Naturalmente una volta accesa la miccia mezza facebook ha ricondiviso acriticamente questa sciocchezza creando una leggenda metropolitana difficile da estirpare, perchè naturamente la smentita non avrà MAI nemmeno lontanamente lo stesso pubblico della notizia principale.

Come se non bastassero i giornalisti idioti e gli utenti di facebook idioti, ecco arrivare puntuale il politico idiota (Beppe Grillo) che poco tempo fa ha concesso ampio spazio al figlio di Di Bella che ovviamente soffia sul fuoco e urla al mega-complotto (cito “ci sono ordinari di cattedra di oncologia che sanno che la cura funziona, ma non lo possono dire”).

Sull’argomento ne hanno già scritto tanti e hanno scritto bene, io aggiungo questo ulteriore articolo solo per amplificare la portata della verità, visto che esistono DECINE di siti che cercano ancora di convincere la gente malata di tumore ad affidarsi a metodi poco raccomandabili tra cui quello di Di Bella.

Prima di entrare nel dettaglio, cito alcuni articoli molto ben fatti in cui approfondire, se avete tempo e voglia:

- Info sulla bufala riguardo a Veronesi che dà ragione a Di Bella (by Butac)

- Dettagliata analisi di tutta la storia del metodo Di Bella (by Medbunker)

Veniamo al dunque, brevemente:

  • La multiterapia Di Bella è un insieme di diverse molecole tra cui ormoni, farmaci chemioterapici e vitamine. Non esiste una formulazione rigorosa della terapia in termini di quantità e somministrazioni, in quanto il metodo prevede che sia modificata a seconda del singolo paziente.
  • Alcuni dei componenti della terapia Di Bella sono singolarmente utilizzati come farmaci antitumorali per alcuni tipi di tumori, ma non esiste nessuna prova che la loro combinazione, come nella terapia Di Bella, abbia una qualche efficacia contro il cancro.
  • Le sperimentazioni condotte nell’uomo seguendo le norme della buona ricerca scientifica hanno dimostrato che la cura Di Bella non apporta benefici e non ha effetti terapeutici per la cura dei tumori: in alcuni casi i pazienti trattati col metodo Di Bella sono vissuti meno di altri trattati con le terapie convenzionali.

(fonte AIRC)

Attenzione: rispetto al caso “Stamina” di Vannoni, che ha sempre nascosto la sua “cura”, il protocollo Di Bella fu invece reso disponibile per essere analizzato. Inoltre il cocktail di farmaci era composto da somatostatina, bromocriptina, ciclofosfamide e melatonina, oltre a retinoidi e ad alcune vitamine. Per questo motivo è stato possibile avviare una seria ricerca scientifica, mentre con Vannoni si è dovuti ricorrere ai tribunali.

Come però segnala il sempre ottimo Salvo Di Grazia su Medbunker, il modo con cui i Di Bella arrivano a pronunciarsi a favore della propria teoria sono totalmente a-scientifici e anedottici:

“Nel caso del MDB la statistica non esiste. Non vi sono dati conservati sistematicamente e catalogati in maniera completa, non c’è puntuale presenza di eventuali cure effettuate in precedenza, il decorso ed il follow-up (cioè l’evoluzione della malattia successiva alla cura) analizzati per trarre delle conclusioni mancano, i numeri sono spesso ‘nudi e crudi’ pertanto non è facile farsi un’idea d’insieme ma bisogna analizzare i casi singolarmente. Questa è una pecca gravissima che non può passare inosservata.”

Affidiamoci allora a chi ha fatto degli studi seri e ai loro risultati.

I risultati della sperimentazione sono nero su bianco sul British Medical Journal (link): “Nei pazienti con un cancro in stato avanzato la multiterapia Di Bella non ha mostrato un’efficacia sufficiente da suggerire ulteriori test clinici”. Per la precisione, dei 386 pazienti presi in esame nessuno mostrò una remissione completa e soltanto tre una remissione parziale.

Anche l’American Cancer Society ha scritto (link) che “le prove scientifiche disponibili non supportano le affermazioni secondo le quali la terapia sarebbe efficace nel curare il cancro. Il metodo può produrre seri e pericolosi effetti collaterali.”

Sempre il British Medical Journal nel 1998 aveva inoltre preso in giro il MDB con un articolo piuttosto canzonatorio (“Di Bella’s miracle method” link) che si chiudeva con un “Di Bella’s method needs substance rather than hype”, riferendosi al tanto fumo sollevato dai Di Bella senza che ci fosse alcun “arrosto” (nessun dato e nessuna ricerca seria ha mai dimostrato la correttezza del metodo).

Per finire, siamo tutti d’accordo che le multinazionali del farmaco pensino soprattutto a fare soldi. Ma proprio perchè vogliono fare tantissimi soldi se qualche ricercatore trovasse un metodo per curare efficacemente il cancro state sicuri che “Big Pharma” ci si butterebbe a capofitto per metterci le mani sopra… Riuscite ad immaginare quanti soldi potrebbe fare “una Bayer” che mettesse il copyright ad un farmaco che cura il cancro?

Milioni di persone sarebbero disposti a sborsare qualsiasi cifra pur di salvarsi.

Purtroppo se nessuno ha ancora trovato una cura davvero efficace è perchè non è così semplice, quindi sovvenzioniamo la ricerca invece che affidarci ai “geni incompresi” del momento!


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