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Il pensiero musicale: Annie Lennox, No More I love you’s

Creato il 16 gennaio 2012 da Stregonestregato @ppstronzi

No more I love you’s è forse la canzone di Annie Lennox che preferisco o alla quale almeno sono più affezionato. Appartenente a quel bel periodo d’oro degli anni ’90 fatto di ballad raffinate ed eleganti (dal quale proviene lo splendido Something to remember di Madonna), questo brano incarna perfettamente lo spirito sognatore e appassionato che possedevo nei confronti della musica in quegli anni.

Così delicato, notturno, triste e allo stesso tempo ironico a causa di quegli stranissimi cori in falsetto, caduchi, frivoli, No more I love you’s è una canzone che ho riscoperto da alcuni anni a questa parte. In alcuni momenti, in preda a un raptus, mi viene voglia di sentirla, quasi come commento musicale a particolari situazioni vissute in prima persona o delle quali sono testimone che riconosco come cicliche. In particolare mi ha sempre colpito un passaggio del testo, soprattutto in relazione all’interpretazione che l’immensa Annie ci regala nel video:
I used to have demons in my room at night
Desire, despair, desire… So many Monsters!
Oh but now…

 

Questa canzone è infatti tornata alla ribalta in questi ultimi mesi proprio perché ho constatato quanti demoni le persone abbiano, compreso me. Come dire, ognuno ha le sue croci.

Tutti coloro che amo o che frequento vivono una vita con affanni, piccoli dolori e tristezze che sono convinto che tenderanno ad aumentare con l’avanzare dell’età matura. C’è chi ama segretamente, chi sta perdendo la persona con la quale ha condiviso la vita, chi è senza lavoro e si sente senza speranza, chi semplicemente vive l’abbandono, chi non sa se sta facendo la scelta giusta o chi invece è in preda della solitudine, da troppo tempo a digiuno di carezze o di un corpo caldo sotto le coperte. Vedo tutti costoro muoversi attorno a me, interagire con me, sorridere, distrarsi in una sorta di metaforica danza fintamente allegra, come il corpo di ballo del video e poi li immagino tornare a casa, spegnere la luce e combattere con tutti i loro demoni prima di andare a dormire, proprio nel momento in cui si è più stanchi e deboli.

È la vita. Questi demoni fanno parte di essa e la rendono amara ma allo stesso tempo interessante. Mi piacerebbe conoscere meglio tutti questi demoni e scoprire davvero di che cosa hanno paura le persone al mio fianco. Ma alla fine sono già impegnato a lottare contro i miei dei quali ancora non conosco bene i nomi.


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