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In volo meglio sedersi vicino ad un bambino che urla piuttosto che a qualcuno considerato obeso

Creato il 25 giugno 2015 da Viaggiarenews

Jetcost, sito web di comparazione voli, ha effettuato una ricerca su 2.548 cittadini britannici dai 18 anni in su, che hanno dichiarato di aver volato almeno una volta negli ultimi due anni. Sono stati intervistati su ciò che meno gradivano. La ricerca ha scoperto le prime 5 categorie di persone che i passeggeri non gradirebbero trovarsi seduti accanto durante un volo.

Il 57% dei viaggiatori trova posto lontano dal proprio gruppo durante il volo e spera di non doversi sedere accanto ad un obeso o un bambino che urla.

Secondo il campione, il 32% dei viaggiatori ha indicato in cima alla lista le persone obese, perché non desiderano che qualcuno invada il proprio posto.

A tutti gli interessati è stato inizialmente chiesto “quando voli insieme ad altri, di solito vi trovate seduti accanto o separati?” A questa domanda più della metà degli intervistati, il 57%, ha dichiarato “separati”. Quando è stato chiesto loro di dare dettagli, hanno dichiarato che si sono trovati “separati da un corridoio” (47%), “in file totalmente diverse” (40%) o “alle estremità opposte dell’aereo” (13%). Di coloro che sono riusciti a sedersi vicino, due terzi, il 65%, ha ammesso di aver pagato per prenotare i posti assieme.

A coloro che hanno dichiarato di essersi trovati lontano dai compagni di viaggio è stato domandato come hanno affrontato la situazione. Il 41% ha dichiarato di aver chiesto agli assistenti di volo di essere spostarsi, il 31% ha indicato di aver chiesto ad altri passeggeri se era possibile scambiarsi di posto, e il restante 28% ha dichiarato di essere stato in silenzio per tutto il volo, provando però un certo disagio per la situazione. Di coloro che hanno chiesto di essere spostati, solo il 26% è stato accontentato.

Dopo queste domande, è stato chiesto loro “se ti trovassi in un posto lontano dal tuo gruppo, chi non vorresti come vicino di posto?” Quando è stato dato loro un elenco di possibili risposte tra cui scegliere, i risultati sono stati i seguenti: 1. Qualcuno considerato sovrappeso/obeso – 32%; 2. Un bambino che urla – 29%; 3. Qualcuno con una scarsa igiene – 21%: 4. Qualcuno spaventato di volare – 17%; 5. Qualcuno che non smette di parlare per tutto il viaggio – 16%.

Volendo osservare un po’ più da vicino, a tutti coloro che hanno indicato che non vorrebbero sedersi accanto a una persona considerata sovrappeso o obesa, è stato chiesto perché, e la maggioranza, il 73%, ha risposto di desiderare il mantenimento del proprio spazio, senza doverlo sacrificare per la presenza di altri.

Allo scopo di determinare se queste fossero delle considerazioni puramente britanniche, o qualcosa di comune in Europa, sono state intervistate altre 1.000 persone provenienti da diversi paesi europei. Alla domanda “quale persona non vorresti come vicino durante il viaggio?”, gli intervistati spagnoli (26%) e quelli francesi (23%) erano d’accordo sul fatto che preferivano non sedersi accanto a “qualcuno considerato obeso”, mentre la risposta più popolare degli italiani è stata “un bambino che urla” (18%), e per i tedeschi “qualcuno che non smette di parlare” (16%).

Antoine Michelat, co-fondatore di Jetcost.it, ha dichiarato: È triste sentire che qualcuno non voglia sedersi accanto a una persona a causa del suo peso, è però comprensibile che voglia trovare un po’ di comfort per il viaggio che ha pagato. Abbiamo sempre pensato che i bambini che urlano durante il volo fossero i più fastidiosi, ma l’abilità delle persone nell’affrontare tale situazione sta migliorando molto, poiché hanno compreso che i bambini sono bambini e non c’è nulla che si possa fare per tranquillizzarli, a causa del fastidio alle orecchie o per l’aria condizionata troppo forte per loro. Alcune compagnie stanno già cercando di introdurre in aereo aree dedicate per persone al di sopra di un certo peso, fatto che potrebbe accontentare coloro che non desiderano condividere lo spazio del proprio sedile con altri passeggeri, con il rischio però di discriminare le persone che soffrono di problemi di peso”.

Info: www.jetcost.it.

Giovanni Scotti


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