Fragile come di fronte a un magnate,
fiera come di fronte a una fiaba,
in lotta con l’inesistente cavaliere,
Venezia come la città sola vera.
Tra letti e bare, un rotolarsi
è la vita: questo l’ha detto
Calvino,
maestro, defunto eremita.
L’eremitaggio intellettuale
quando non si è schiavi del potere,
ma si sceglie la via più leggera.
La via dell’essere scrittore
come una passione che brucia, severa,
e che salva quest’era.
Ornella Spagnulo
L’immagine è presa dal blog di Giulio Mozzi, “Italo Calvino: mi ricordo” http://vibrisse.wordpress.com/2009/08/17/italo-calvino-mi-ricordo/