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L’elegante DarkWave dei Colloquio

Creato il 05 febbraio 2014 da Wsf

Colloquio_1

Sono davvero felice di poter intervistare Sergio e Gianni aka Colloquio, gruppo scoperto circa due anni fa, mentre viaggiavo fra i consigli musicali del mio account di Last.FM, senza sapere che una parte del gruppo già la conoscevo, nei Neronoia. Entrambi a me cari, per la vicinanza di musica e parole che formano le loro canzoni che reputo poesie. Ringrazio dunque questo duo e do loro il benvenuto qui su WSF.

Come nascono i Colloquio? Parlateci di voi singoli e poi di voi come gruppo.

Gianni: Colloquio nasce nel 1993. Dopo un passato da batterista, sentivo l’esigenza di comporre musica autonomamente. Tanti testi, tante canzoni, svariati demo-tapes e sopratutto tanti farmaci hanno accompagnato questo progetto che, solamente negli ultimi anni, si è consolidato a tal punto da farci diventare un band di culto. L’entrata di Sergio nel gruppo è stata determinante.

Sergio: il mio percorso musicale inizia alla giovane età di otto anni, con lo studio del clarinetto e della fisarmonica, per poi approdare definitivamente a tredici anni ai sintetizzatori, folgorato da “Violator” dei Depeche Mode. Da allora ho intrapreso diverse avventure artistiche (Alma Mater, Act Noir) e dal 2005 ho iniziato a collaborare in pianta stabile con i Colloquio. Io e Gianni negli anni novanta avevamo già lavorato insieme per la stesura di un brano degli Alma Mater intitolato “Il Parco degli Arcobaleni”, e fin da subito ci fu una reciproca stima ed intesa musicale.

Colloquio_2

Vi sentite un gruppo di nicchia?

Sergio e Gianni: per forza di cose quando si propone musica “di confine” difficilmente ci saranno grossi riscontri di mercato, quindi l’audience potenzialmente attratta dalla nostra musica si riduce necessariamente ad una nicchia.

Gianni

Chi scrive i testi? Nella musica avete qualche punto di riferimento, qualcuno a cui vi ispirate?

Gianni: Io. Praticamente impossibile non attingere da qualcuno. Tenco, Ciampi, Dalla, Paoli e tanti altri sono stati fonte di ispirazione per ciò che concerne le liriche. Musicalmente, beh non finiremmo mai…

Sergio

Avete una ricercatezza nello scegliere le copertine dei vostri album, parlatecene.

Sergio e Gianni: l’estetica e la parte “visiva” di un gruppo musicale gioca un ruolo importante, ma deve sempre essere funzionale e subordinata alla sostanza, allo scopo di amplificare e dare maggiore forza al messaggio della musica. Anche per questo album ci siamo avvalsi delle notevoli competenze grafiche di Paolo Domeniconi e di Mauro Berchi, mentre le bellissime fotografie ed il videoclip promozionale di “Tempo Brucia Tutto” sono opera di Stefano Nieri.

...e lo spettacolo continua

…e lo spettacolo continua

Va Tutto Bene

Va Tutto Bene

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L'Entrata - L'uscita

L’Entrata – L’uscita

 

E’ molto difficile proporre qualcosa di originale nell’ambiente italiano moderno?

Sergio e Gianni: riteniamo che oggigiorno il concetto di originalità nell’ambito musicale sia superato da tempo. Probabilmente gli ultimi sprazzi di originalità hanno avuto luogo negli anni settanta con l’avvento dei sintetizzatori e di artisti come Kraftwerk, Pink Floyd, Brian Eno, Throbbing Gristle, Peter Gabriel. Ciò a cui può ambire un gruppo o artista del nuovo millennio e di creare un proprio “stile”, inteso come la sintesi di ciò che è già stato fatto in passato con un’attitudine nuova ed attuale.

Farete qualche data?

Sergio e Gianni: in questo periodo stiamo promuovendo dal vivo il nostro ultimo album “L’entrata – L’uscita”, sempre con ottimi riscontri di pubblico. La prossima data confermata sarà ad un festival che si terrà a Roma il 23/24 di maggio. Al momento non sappiamo ancora in quale delle due serate suoneremo.

Un grazie di cuore per questa vostra disponibilità.

Sergio e Gianni: grazie a te per la cortesia e per il supporto! Per approfondimenti invitiamo i lettori di World Social Forum a visitare il nostro sito ufficiale: http://www.colloquio.eu




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