Magazine Cultura

L'ultimo capodanno un'opera grottesca contro la borghesia ipocrita.

Creato il 11 giugno 2014 da Rstp

L'ultimo capodanno è un film del 1998 diretto da Marco Risi, tratto dal racconto L'ultimo capodanno dell'umanità di Niccolò Ammaniti pubblicato nella raccolta Fango (1996).

Il film è ambientato nel Comprensorio "Le Isole", situato sulla via Cassia a nord di Roma.

L'azione si svolge la sera di un 31 dicembre a Roma, frammentata in sei appartamenti di due moderne palazzine. Convengono parenti e amici invitati, ma anche un trio di ladri e una comitiva di smandrappati e trucidi burini.

È una commedia corale ad alto costo (con ricorso a effetti speciali, persino digitali) sotto il segno di una ridondanza cannibalesca non sempre controllata, connotata in chiave di un grottesco esasperato che tracima in farsa apocalittica.

Da un racconto lungo di Niccolò Ammaniti che ha collaborato alla sceneggiatura. Poco in sintonia col "buonismo" imperante alla Pieraccioni, fu ritirato dopo pochi giorni dal regista-produttore in attesa di una 2ª uscita
Distribuzione

Il film venne inizialmente distribuito in Italia nel marzo 1998, ma a soli tre giorni dall'uscita il regista Marco Risi decise di ritirarlo dalle sale per la scarsa attenzione del pubblico, dovuta, a suo dire, al lancio sbagliato dell'opera[1]. Il film fu fatto nuovamente uscire nelle sale un anno più tardi.

A Roma, al numero civico 1043 della via Cassia, c'è il complesso residenziale "Le isole", formato da due moderne palazzine. E' la notte dell'ultimo dell'anno e gli abitanti del comprensorio si preparano a festeggiare S. Silvestro in vari modi.

In un appartamento, Giulia si sta preparando perché ha invitato a cena alcuni amici. E' un po' tesa e nervosa, perché un amico al telefono voleva invitarla per la sera, poi, quando tutti sono a tavola, scopre che suo marito Enzo ha una relazione con Lisa, una invitata. Giulia medita allora di uccidere il marito.

In un altro appartamento, la signora Gina sta preparando il cenone, e vorrebbe avere presente anche il figlio Cristiano, che però è chiuso in camera con un amico con cui sta pensando come passare la notte.

C'è poi la contessa Sinibaldi, che organizza una grande festa, alla quale si presenta Gaetano, giovane galante, che però suo malgrado si vede raggiunto da un amico alla testa di un gruppo di esagitati tifosi. Gaetano resta poi vittima dell'opera di seduzione della anziana contessa.

Nel suo studio l'avvocato Rinaldi è rimasto solo. Facendo credere alla famiglia a Cortina di avere lavoro urgente da sbrigare, riceve una prostituta che, dietro lauto compenso, soddisfa tutte le sue strane voglie erotiche.

In un altro appartamento, la famiglia Trodini si appresta a festeggiare. Il padre Vittorio, appassionato d'auto d'epoca, ne ha appena comprata una cui tiene molto, e quando la vede distrutta per colpa degli inquilini di fronte, la vendetta parte inesorabile.

Nell'appartamento Belpedio, Filomena è sola e si appresta a passare piangendo la notte.

Ci sono poi tre ladruncoli, che cercano di approfittare del trambusto e di altri appartamenti vuoti per fare qualche furto.

E c'è infine lo stanzone della caldaia, dove scendono il figlio di Gina e l'amico. Qui, dopo avere fatto strane conoscenze, alterano il funzionamento del riscaldamento. La caldaia scoppia e tutto il complesso residenziale esplode.

Interpreti e personaggi.

   Monica Bellucci: Giulia Giovannini
   Marco Giallini: Enzo Di Girolamo
   Angela Finocchiaro: signora Rinaldi
   Claudio Santamaria: Cristiano Carucci
   Iva Zanicchi: Gina Carucci
   Giorgio Tirabassi: Augusto Carbone
   Ricky Memphis: Orecchino
   Adriano Pappalardo: Mastino di Dio
   Max Mazzotta: Ossadipesce
   Gianni Ferreri: Gualtiero Treccia
   Natale Tulli: Osvaldo Ferri
   Piero Natoli: Vittorio Trodini
   Francesca D'Aloja: Lisa Faraone
   Alessandro Haber: avv. Rinaldi
   Beppe Fiorello: Gaetano Malacozza
   Ludovica Modugno: Filomena
   Antonella Steni: Esa Giovannini
   Federica Virgili: Sukla
   Maria Monti: Scintilla
   Franco Odoardi: nonno


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :