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La chiamavano lunatica.

Creato il 21 luglio 2010 da Marlenetrn
La chiamavano lunatica.… e c’avevano ragione.
Succede sempre così. Non ho memoria di vacanze organizzate e pianificate con cura, con partenze ad arrivi ad orari prefissati, nei luoghi prefissati, se non quando partivo per i campi scuola, e pure la arrivavo in ritardo o da quanto sono sposata e le vacanze me le organizzo e pianifico io.
Mia madre è così. Lei si sveglia una mattina e decide che è ora di partire, prende alla rinfusa un po’ di vestiti li chiude in una borsa e via, si parte per mete da definire strada facendo. Non è uno scherzo. Ricordo distintamente una volta di essermi addormentata a Ravenna e al risveglio eravamo a Recanati. Oppure quando per una passeggiata domenicale camminando camminando siamo finiti in Calabria.
Come esistono le partenze improvvise esistono anche gli annullamenti improvvisi o semplicemente quei cambi di programma che assecondando i desideri di mia madre e poco tengono conto degli altri, soprattutto se tra gli altri c’è una nana di appena due anni. Ma lei non lo fa apposta, solo crede sia meglio così.
Mio padre orami ci ha rinunciato a capirla, lui fa da autista e un po’ anche si diverte perché assieme si compensano. E meno male. L’esuberante stravaganza di una è smussata dalla meticolosa pazienza dell’altro. Col tempo credevo le cose fossero migliorate e invece mi ritrovo a constatate che tutto persevera nella sua normale insensatezza.
Così fù. Ieri con tutti i bagagli pronti davanti alla porta ecco che squilla il telefono.
“Sei pronta?”
“Si … il Socio sta caricando l’attrezzatura da campeggio e arriviamo!”
“No … digli di lasciare tutto, ho affittato una casa nella ridente cittadina di V, ci aspettano nel pomeriggio!”
“Casa? V? e il campeggio?”
“No senti ho pensato che ora è già tardi, fa caldo e non mi va di stare a montare tende.”
“… ma! …”
“vedrai è bellissima è c’è tanto spazio per la rana”
“mamma ma è lontanissimo!”
“infatti partiamo presto, appena arrivi!”
“mamma … e il Socio come fa? E la rana come faccio a farle affrontare un viaggio cosi su due piedi?”
“… eee poi vediamo …”
“..come poi vediamo?? mammaaaaa L!”
Questa è mia madre. Poi vediamo, dice lei. La lascio la sera prima che alla 10:00 saremmo partiti per il campeggio e il giorno dopo mi chiama alla 9:00 e mi dice che la direzione è un’altra. Lei non si è alzata la mattina e ha cominciato a preparare le valige, lei si alzata e si è messa a smanettare sul PC. Per carità, un occasione fantastica quella che ha trovato ma mai una volta che ciò che dice rimanesse tale per più di 24 ore.
Insomma io, ora, invece di stare a godere la frescura della brezza marina, dondolandomi su un amaca con vista mare e luna argentata, sto schiattando nel caldo della mia camera da letto che nonostante tutte le finestre aperte non vuole saperne in nessun modo di rinfrescarsi.
Il Socio avrebbe preferito partissi ugualmente. Certo del resto non vedeva l’ora di sbarazzarsi di noi e organizzare festini, ma a me le cose fatte così senza metabolizzare non vanno. Forse una volta si, avevo più l’impulso, come mia madre, di prendere e andare, poi si vede. Ma ora con la nana , se tutto non è pianificato e organizzato al meglio mi prende il panico e ho come la sensazione che le cose sfuggano al mio controllo. Chissà quando la nana sarà un po’ più cresciuta e meno vulnerabile ai cambiamenti repentini saprò affrontare meglio le variazioni lunatiche di mia madre a continuare a seguirla senza troppi problemi come facevo da piccola.
Inaspettatamente sono giunti un paio di lavoretti da sbrigare. Almeno mi tengono impegnata a sbiancare sotto l'aria refrigerata del condizionatore in queste interminabili giornate roventi, senza rimpiangere troppo la spiaggia sulla quale si stanno crogiolando i miei genitori.
Per la cronaca, ho dismesso le valige solo oggi, nell'evenulità che strada facendo prendessero un altra direzione, magari piu vicina e piu consona anche alle nostre esigenze, che l'ho detto con mia madre non si sa mai.
Song: Mike Oldfield - Moonlight Shadow

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