La notizia dell’uccisione del terrorista più ricercato al mondo, Osama Bin Laden, in poche ore ha fatto il giro del mondo, sorprendendo tutti. Ma anche in questa occasione la rete ha giocato un ruolo da protagonista. Vediamo come.
La notizia che Osama Bin Laden fosse morto in italia è cominciata a girare poco dopo le 5 del mattino, qualcosa si cominciava a sapere dai media americani, 23,00 circa ora locale di Washington, annunciano che il presidente delgi Usa Obama avrebbe parlato alla nazione intorno alle 23, 30 locali, le 5, 30 italiane. In mezz’ora tutte le notizie che rimbalzavano dagli Usa arrivavano a noi in maniera, comprensibile, piuttosto confusa. Per avere qualche certezza e avere qualche informazione in più sulle operazioni che hanno portato all’uccisione di quello che gli americani hanno, da dieci anni a questa parte, considerato come il nemico numero uno da abbattere, bisognava aspettare il discorso di Barack Obama. Ma la notizia ha avuto tra le sue fonti più attendibili proprio il web, in special modo twitter. E per due motivi. Il primo, perchè una prima conferma della morte di Bin Laden arriva da twitter. E il secondo, sempre su twitter, perchè una prima cronaca, inconsapevole, di quello che era successo arriva proprio dalla rete.
![Osama Bin Laden primo tweet La morte di Osama Bin Laden sul web](http://m2.paperblog.com/i/36/364558/la-morte-di-osama-bin-laden-sul-web-L-YhpviJ.png)
Questo che vediamo in alto viene ormai considerato il primo tweet che conferma in maniera ufficiale la morte di Bin Laden e in qualche modo annuncia tutto quello che sarebbe avvenuto dopo, concludendo con un eloquente “Hot damn”. A twittare è Keith Urbahn, il Capo dello Staff dell’ex Segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld. Contemporaneamente, anche Jill Scott, produttore della Cbs News, conferma con un tweet: “House Intelligence committee aide confirms that Osama Bin Laden is dead. U.S. has the body”. In pochi minuti centinaia sono stati i retweet, RT, toccando anche i 4 mila tweets al secondo.
In buona sostanza sueccede che quando il Presidente Barack Obama comparirà dal fondo del cross hall per dare l’annuncio ufficiale della uccisione di Osama Bin Laden, l’America è già informata per buona parte. L’annuncio monumentale, come scrivono i media americani, in effetti viene violato, per così dire, dalla rete. Un fatto mai successo fino ad ora, data l’importanza della notizia e degli effetti che questa poteva far scattare. Quando Obama si apprestava a parlare, la gente già si preparava a scendere per le strade, in particolare a Washington, per festeggiare l’evento.
![Sohaib Athar @ ReallyVirtual La morte di Osama Bin Laden sul web](http://m2.paperblog.com/i/36/364558/la-morte-di-osama-bin-laden-sul-web-L-XxeTb6.jpeg)
![@reallyvirtual primo tweet La morte di Osama Bin Laden sul web](http://m2.paperblog.com/i/36/364558/la-morte-di-osama-bin-laden-sul-web-L-lLu9cM.jpeg)
Questo non è altro che un breve racconto di quello che è successo sulla rete. Ho voluto sottolineare questi due momenti perchè speigano al meglio di come la rete sia, anche in casi come questi, un testimone eccellente e affidabile, anche inconsapevole. Una testimonianza come quella di Athar, in tempo reale, rafforza l’idea che i social media possono essere strumenti affidabili e alternativi ai media tradizionali. A volte scavalcandoli del tutto. In Italia questo effetto è stato ancora più sentito, perchè era mattina presto e perchè le redazioni dei giornali erano, quasi chiuse, a parte quello online. Quindi per avere notizie fresche e di prima mano non rimaneva che collegarsi alla rete, quindi su twitter.
Anche facebook ha giocato un ruolo importante. Due ore dopo l’annuncio di Maba è stata creata una pagina, Osama Bin Laden is DEAD, che in pochi minuti è stata raggiunta da migliaia di commenti. Al momento in cui scriviamo conta già oltre 270 mila iscritti e di sicuro aumenteranno.