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La Tenda Rossa, il disastro del dirigibile Italia

Creato il 20 luglio 2013 da Postscriptum

La Tenda Rossa
Nel 1928 una tragedia sconvolse l’Italia e l’opinione pubblica: il disastro del dirigibile “Italia” comandato dal generale Umberto Nobile che precipitò al Polo Nord, causando diverse vittime e una lunga lotta di sopravvivenza per lo stesso Nobile e i membri dell’equipaggio superstiti. Molto si è scritto e detto su questa vicenda, e nel 1969 venne realizzato un film, in coproduzione tra Italia e Russia, “La Tenda Rossa”, diretto da Mikhail K. Kalatozov, con Peter Finch, Sean Connery e Claudia Cardinale fra i principali interpreti.

La storia del dirigibile “Italia” in breve

In un periodo di importanti scoperte scientifiche, anche nel campo militare, le potenze europee cercavano di misurarsi con le proprie avanguardie e soprattutto con i progressi nel settore dell’aviazione. Si era peraltro perfezionata da qualche anno la tecnica nella costruzione di dirigibili semirigidi, con una struttura reticolare fissa sulla parte bassa del velivolo sulla quale si regge il pallone d’aria, dunque spinto dai comandi propulsivi. Nel 1926, il comandante Umberto Nobile sorvolò con il dirigibile “Norge” il Polo Nord, assieme anche all’esploratore Roald Amundsen. Un’impresa storica che nel 1928 Nobile volle ripetere, stavolta con una spedizione quasi tutta italiana. Un’occasione che il regime fascista intendeva utilizzare come grande propaganda, ma molti avevano interesse affinché il progetto riuscisse. Il comandante Nobile, comunque, ebbe modo di far realizzare un buon dirigibile, chiamato “Italia”, per una missione che potesse pure servire per scopi scientifici e di conoscenza del Polo Nord, magari riuscendo a sbarcare. Dopo alcuni tentativi, la missione partì il 23 Maggio 1928, a bordo Umberto Nobile, 15 membri dell’equipaggio e la cagnetta Titina. Già il 24 Maggio il dirigibile arrivò al Polo Nord, ma le avverse condizioni meteorologiche, con la visibilità resa precaria da vento e neve, obbligò Nobile a decidere di rientrare in Italia. Ma il dirigibile, disturbato dal vento della tempesta e appesantito dal ghiaccio, ebbe numerose difficoltà, e venne travolto fino all’impatto al suolo, il 25 Maggio. Dieci membri dell’equipaggio vennero sbalzati fuori. I sopravvissuti in un primo momento furono il comandante Nobile, il capo tecnico Cecioni, il telegrafista Biagi, il fisico ceco Behounek, l’ingegnere Trojani, il tenente di vascello Viglieri, poi i capitani di corvetta Mariano e Zappi, e il fisico e meteorologo svedese Malmgren, oltre alla cagnetta Titina. Morì sul colpo il motorista Vincenzo Pomella, mentre sei membri restarono sul dirigibile e non si ebbero più notizie: i motoristi Arduino, Ciocca e Caratti, l’attrezzatore Alessandrini, il fisico italiano Pontremoli e il giornalista Lago.

Il Film: “La Tenda Rossa”

Roma. Il generale Nobile(Peter Finch), in una delle sere nella quale è immerso nei pensieri del disastro del dirigibile “Italia”, ospita e immagina a casa sua un “processo” che lo vede imputato per i fatti del maggio 1928: arriva Valeria(Claudia Cardinale), infermiera italiana in missione in Scandinavia e poco dopo il suo grande amore, il meteorologo svedese Malmgren(Eduard Marzevich). Quindi arriva l’accusatore, il soccorritore svedese tenente Lundborg(Hardy Kruger), che fu colui che riportò Nobile sulla terraferma dai ghiacci del Polo Nord, ma durante la serata giungono pure il marconista Biagi(Mario Adorf) e altri protagonisti della vicenda, tra cui il comandante Romagna(Massimo Girotti) della nave soccorritrice “Città di Milano” e infine l’esploratore Road Amundsen(Sean Connery). Si ricostruisce attraverso dei flashback tutta la drammatica storia di quei giorni, dalla partenza il 23 Maggio verso il polo al disastro del dirigibile “Italia” costretto a tornare indietro e precipitato sul pack, in condizioni atmosferiche oltre ogni limite di pericolo, e la lotta contro il ghiaccio dei sopravvissuti, con le poche riserve di cibo rimaste, una radio e la tenda da campo, che Nobile farà dipingere di rosso in attesa dei soccorsi.

Ecco i sopravvissuti nella Tenda Rossa

Ecco i sopravvissuti nella Tenda Rossa

E l’ansia di chi è rimasto ad aspettare che i propri cari tornino a casa, come Valeria, innamorata del dottor Malmgren, che tenterà in tutti i modi di far partire i soccorsi convincendo pure Amundsen alla missione di salvataggio sui ghiacci. Ma tra polemiche e ricordi della vicenda, gli accusatori condanneranno ancora una volta il generale Nobile, che a fine “processo” sarà in qualche modo consolato dall’amico Amundsen. E Nobile resta solo, come all’inizio, sperando di aver superato il rimorso per quello che avrebbe dovuto fare o soprattutto evitare in qualche maniera.

L'immaginario

L’immaginario “processo” a Nobile

L’incontro tra la realtà e il Film

“La Tenda Rossa” è un’ottima ricostruzione dei fatti del disastro del dirigibile Italia. Unica divagazione è la presenza del personaggio di Valeria, interpretato da Claudia Cardinale, inserito anche per esigenze produttive dato che per contratto doveva all’epoca prendere parte a molti dei film prodotti da Franco Cristaldi, anche suo compagno in quegli anni. Ad ogni modo, la bravura e bellezza della Cardinale si inseriscono nel contesto generale regalando una libertà agli sceneggiatori per inserire una bella storia d’amore tra l’infermiera Valeria e il meteorologo Malmgren. Per il resto, tra l’impostazione immaginaria del “processo” a carico di Nobile, che dà un tocco di autorialità teatrale tipica del cinema russo al film, e i flashback che raccontano in maniera efficace la tragedia dell’ “Italia”,  ”La Tenda Rossa” mostra quanto accaduto. Dalla partenza del dirigibile, alla trasvolata sul Polo Nord, l’impossibilità dell’atterraggio e i problemi seguenti, con la formazione del ghiaccio sul dirigibile e la tempesta che ha mandato fuori quota fino a spedirlo sul ghiaccio il 25 Maggio. Una cronaca puntuale, ripresa dal regista e dagli sceneggiatori dai giornali d’epoca e da quanto poi avranno modo di raccontare i sopravvissuti negli anni dopo la tragedia, che per 50 giorni hanno lottato contro freddo e fame.

Il generale Nobile al comando sul dirigibile

Il generale Nobile al comando sul dirigibile

Come ci raccontano le ricostruzioni dell’epoca, infatti,  i sopravvissuti si organizzarono dentro una tenda da campo, con pochi viveri e la radio rimessa in sesto da Biagi, per chiamare più volte Roma anche se intanto la nave “Città di Milano” non riuscì a sentirli. Malmgren, Zappi e Mariano partirono il 31 Maggio alla ricerca di soccorsi, con l’opinione contraria di Nobile che però non riuscì a trattenerli infine. Il 3 Giugno un giovane radioamatore russo riesce a cogliere l’ SOS lanciato da Biagi. L’8 Giugno vennero contattati dai soccorritori, mentre Nobile fa dipingere di rosso la tenda per renderla più visibile. Dopo qualche giorno si aprì una crepa sul ghiaccio vicino a loro e intanto la fame si faceva sentire sempre di più, mentre Zappi, Mariano e Malmgren si smarrirono nel loro tentativo. Malmgren purtroppo. quasi assiderato, diede i propri viveri ai compagni, morendo poco tempo dopo. Intanto il rompighiaccio russo “Krassin” partì verso il Polo Nord, guidato dal professore Samojlovic, mentre cominciavano a vedersi alcuni idrovolanti. Il 18 Giugno Roald Amundsen, con un equipaggio di sei persone, partì verso il Polo Nord ma se ne persero le tracce, segnando così la misteriosa morte di uno dei più grandi esploratori. Tra gli aerei se ne aggiunsero anche due svedesi, come quello guidato dal comandante Lundborg, che il 23 Giugno arrivò sulla posizione della Tenda rossa, con l’ordine di salvare per primo il generale Nobile, che però chiese di portare via per primi altri membri dell’equipaggio in condizioni peggiori, ma Lundborg insistette e Nobile, con la propria cagnetta Titina, si mise in salvo. Ma giunto a terra, le sue richieste rimasero inascoltate, anche se ottenne di salire sulla “Città di Milano” per organizzare meglio i soccorsi. Ma le polemiche da parte dell’opinione pubblica e di parte dei vertici militari sulla condotta di Nobile innervosirono il generale, che venne praticamente esautorato. Intanto Lundborg, che continuava i soccorsi, finì sui ghiaccio col suo aereo e anche lui si aggiunge tra coloro da venire recuperati, oltre ai cinque ancora nella Tenda rossa. Nobile mise pressione al comandante della “Città di Milano” Romagna Manoja per cercare di accelerare il soccorso verso la Tenda, ma non vi riuscì. Intanto il Krassin avanzava, mentre Nobile, in contatto con gli uomini della Tenda, predicava calma. Il Krassin il 3 Luglio subì la rottura di un’elica: rimase fermo per alcuni giorni per riparare il danno; il 6 Luglio venne salvato da un aereo Lundborg, il 10 Luglio da un altro aereo vennero avvistati anche Zappi e Mariano, col corpo senza vita di Malmgren; l’11 Luglio il Krassin ripartì e trasse in salvo Zappi, Mariano e i cinque uomini ancora presenti nella Tenda Rossa.
I superstiti giunsero in Italia a fine luglio. Venne istituita una commissione speciale d’inchiesta, presieduta da Umberto Cani, uno degli avversari peggiori di Nobile. Alla fine delle indagini, fu stabilito che «La perdita dell’aeronave fu provocata da una manovra errata, dovuta anche alla composizione e all’impiego dell’equipaggio; di tale manovra la responsabilità spetta al comandante». Il generale venne anche accusato di voler essere stato il primo a salvarsi con l’aereo di Lundborg. Il 4 marzo 1929 Nobile rassegnò per protesta le sue dimissioni, e scrisse un libro sugli avvenimenti, che verrà censurato dal fascismo. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale il generale Nobile verrà reintegrato nell’Aeronautica. Diverrà anche deputato nel primo Parlamento italiano.

Il Dirigibile Italia in una raffigurazione storica

Il Dirigibile Italia in una raffigurazione storica

Ma torniamo al film. Diretto da Mikhail K. Kalatazov, un cast stellare, con interpreti del calibro di Peter Finch e Sean Connery, nei panni di Nobile a Amundsen, Claudia Cardinale, Mario Girotti e altri importanti attori. Soggetto e sceneggiatura scritti da Ennio De Concini, con la collaborazione di Kalatazov e Nicola Badalucco, con la splendida fotografia del russo Leonid Kalashnikov che esalta gli esterni girati sul ghiaccio della Russia.

Claudia Cardinale nel ruolo di Valeria

Claudia Cardinale nel ruolo di Valeria

Protagonista assoluta è la colonna sonora di Ennio Morricone, con la direzione di Bruno Nicolai e la viola solista di Dino Asciolla. Una composizione a tratti romantica, quindi drammatica e anche con spunti di elettronica. Una delle più celebri del maestro Morricone. Qui il tema principale:

Curiosità: nella versione distribuita in Russia la colonna sonora venne scritta da Alexandr Zatsepin. Scelta abbastanza strana.
Di certo Kalatazov ha girato la storia principalmente dal punto di vista del personaggio di Umberto Nobile, che è al centro della vicenda. Ma sarebbe sbagliato pensare a mio parere, come disse parte della critica nel 1969, che i fatti accaduti realmente sono stati messi ìn secondo piano per rafforzare la parte del film con il “processo” a Nobile. Tutti i personaggi sono coinvolti nella vicenda, e sono parte di una tragedia che li ha segnati comunque per tutta la vita. Nobile è necessariamente protagonista proprio perché comandante della spedizione, e a lui fanno riferimento tutti, dal generoso Malmgren, al cinico Lundborg, la dolce ma decisa Valeria, il buon Biagi e infine anche Amundsen, che mette da parte le polemiche accese perché in fondo pure lui, come Nobile, inseguiva il sogno della conquista del Polo Nord, misterioso e sempre lontano.

Sean Connery è Roald Amundsen

Sean Connery è Roald Amundsen

La Tenda Rossa(The Red Tent in USA, Krasnaja Palàtka in Russia), diretto da Mikhail K. Kalatozov, Italia, URSS 1969, Drammatico
con Peter Finch(comandante Umberto Nobile), Sean Connery(Roald Amundsen), Claudia Cardinale(Valeria), Hardy Kruger(tenente Lundborg), Mario Adorf(Giuseppe Biagi), Massimo Girotti(comandante Romagna), Luigi Vannucchi(Filippo Zappi), Eduard Marzevich(dott. Finn Malmgren), Grigorj Gaj(prof. Samojlovic), Nikita Mikhalkov(Chucknowskij), Donatas Banionis(Adalberto Mariano), Yurij Solomin(Felice Trojani), Otar Koberitze(Natale Cecioni), Boris Kmelniski(Alfredo Viglieri), Yurij Vizbor(Behounek), Nklolaj Ivanov(Kolka).
Soggetto e Sceneggiaura: Ennio De Concini, Nicola Badalucco, Mikhail Kalatozov
Montaggio: Maria Timofeeva, Antonio Di Lorenzo
Fotografia: Leonid Kalashnikov
Musica: Ennio Morricone, diretta da Bruno Nicolai, viola solista Dino Asciolla
Prodotto da Franco Cristaldi per Vides(Roma), Mosfilm(Mosca), colore, 143′

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla

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