Due o tre premesse. 1) non sono un cultore sfegatato dell’Hip Hop, R&B et similia, anche se non posso fare a meno di apprezzare quello molto buono. E cavoli se questo è buono!
2) video e canzoni come Tightrope di Janelle Monàe arrivano al massimo una volta in un decennio. Un impatto così forte alla prima vista/ascolto me lo ricordo solo con Thriller di Michael Jackson e, sempre negli Ottanta, con Kiss di Prince. 3) come maschietto: finalmente una bella ragazza sexy che non sembra una prostituta sadomaso. Francamente fra Lady Gaga , Madonna (per di più fuori tempo massimo) e le ultime prodezze in lingerie di Christina Aguilera il look papale-papale aveva un po’ stufato. Se cominceremo a vedere ragazzine con ciuffi a banana arricciati e tuxedo (in italiano smoking) portati senza calzini non ci sarà niente da stupirsi.
Insomma, che cos’ha questa 25enne di colore di Kansas City al primo disco (in Italia in uscita in questi giorni: le radio è un po’che martellano il già citato Tightrope il cui video compare in questi giorni sulle Tv musicali, se no certatelo su You Tube) da far ululare di gioia tutti i critici in coro?
In sintesi estrema: ha tiro unito a personalità da vendere. Farebbe ballare un ippopotamo zoppo (anche senza tutù alla Walt Disney), si muove come in un incubo scat, ha un sound che i critici USA hanno paragonato senza mezzi termini a quello di James Brown e un look che ricorda più che altro Elvis e gli anni Cinquanta, anche se non c’è dubbio che sia figlia di questi tempi e non un’operazione nostalgia, non a caso riconosce fra i suoi “mandanti” gli Outkast e i Black Eyed Peas di Will I Am, uno dei migliori musicisti neri del decennio.
Insomma, intellettuale quanto si conviene a una ragazza nera dell’era Obama, ma popolare al tempo stesso, destinata a mietere successi fra grandicelli e piccini, per niente elitaria e allegra, giosiosa e vitale… Se vi pare poco di questi tempi…
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