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Ncaa: tutti a caccia di Duke

Creato il 11 novembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Cal Poly Pomona Duke Basketball Noi appassionati di College Basket probabilmente abbiamo ancora negli occhi il tiro scoccato da dietro la metà campo da Gordon Hayward di Butler nella finalissima contro Duke, tiro che si è spento sul ferro per la disperazione della cinderella, e la gioia della corazzata di coach Krzyzewski. Difficile rivedere una scena del genere: non tanto per Duke, che da campione in carica parte coi favori del pronostico anche per il 2011, ma per Butler, che con l’addio di Hayward per la destinazione Nba, non sembra più attrezzata per arrivare in fondo. Quindi si parte da Duke, con a ruota le solite Michigan State, Kansas, Kansas State, Florida, Villanova, Pittsburgh, Kentucky e Ohio State. Ci si attende una riscossa da North Carolina, dopo l’annata da incubo del 2010. In ogni caso, si parte con i tornei prestagionali che dureranno per tutto il mese di novembre, con partite comunque da non sottovalutare perchè conteranno, e non poco, nel ranking di fine anno. Tante storie, tanto talento, tante curiosità e tantissime sorprese dietro l’angolo.
Prima di analizzare le Top conference, cui sarà dedicato un mini approfondimento ciascuna, vale la pena fare una panoramica generale sulle grandi favorite di questa stagione ai blocchi di partenza.

Nonostante le perdite di Thomas, Zoubek e del leader Scheyer, Duke resta la favorita: Coach K in panca è una garanzia, Nolan Smith e Kyle Singler vorranno dare il massimo nel loro ultimo anno. Sotto canestro spazio ai fratelli bianchi Plumlee e in regia grande curiosità per la matricola Kyrie Irving, uno destinato alle prime posizioni del prossimo Draft. Da seguire la guardia Seth Curry, fratello di Stephen e pure lui figlio di Dell.

Ark Pine Bluff Kansas St Basketball
Alle spalle dei Blue Devils ci sono gli Spartans di Michigan State di coach Izzo. Kalin Lucas è la stella, Durrell Summers il secondo violino e i lunghi Green e Nix a fare legna. Poi Kansas State e Kansas: i Wildcats puntano sulla leadership del play Jacob Pullen, un duro vero, con gli atletoni Curtis Kelly e Jamar Samuels; i Jayhawks, persi Aldrich, Sherron Collins e Xavier Henry, aspettano la definitiva esplosione dell’esterno Tayshawn Taylor e dei gemelli lunghi Marcus e Markieff Morris. Da seguire, se risolverà i problemi accademici, la super matricola Josh Selby, fenomenale playmaker.

La flotta della Big East è guidata da Pittsburgh e Villanova: i Pirates puntano sul duo di guardie Ashton Gibbs e Brad Wanamaker mentre ‘Nova, partito il leader Scotty Reynolds, si affiderà all’esplosivo talento di Cory Fisher, guardia-play con velocità e buone doti creative. Sotto canestro i due lungagnoni Pena e l’africano Yarou. Di Syracuse si parla poco (via Johnson, Onuaku e Rautins) ma coach Boeheim si è preso l’unico centro vero delle high school, Fab Melo (brasiliano), e riparte da Triche, Jardine e dal talentone esterno Kris Joseph.

Florida riparte da coach Donovan e dal gruppo dello scorso anno, con le microguardie Erwin Walker e Kenny Boynton, il tiratore bianco Parsons (due buzzer beater l’anno passato), l’atletone Tyus, e in più l’innesto dell’atletico lungo Patrick Young. Da sud occhio anche a Kentucky. Calipari ha perso tutta la squadra (Wall, Cousins e gli altri sono in Nba) ma riparte da nuove matricole: il play Brandon Knight, l’atletico esterno Terrence Jones e il centro turco Enes Kanter. Quest’ultimo è un prospetto super ma al momento è fuori e non si sa ancora se potrà mai giocare: si sta indagando se abbia mai giocato da pro in Turchia col Fenerbahce prima di fare l’HS in America.

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Tre squadre puntano sui tre top freshmen. North Carolina deve riscattare l’annus horribilis, e lo farà con Harrison Barnes, ala dal talento fisico e tecnico fuori dal comune. Dovranno salire di colpi Henson, Larry Drew, Zeller e Strickland. Ohio State, che ha perso Evan Turner ma ha trattenuto Lighty, Buford, Lauderdale e il tiratore Diebler, punterà forte sul lungo Jared Sullinger, fisico da culturista con piedi da ballerino di tip tap, che abbina atletismo, forza e tecnica sopraffina. E poi c’è Baylor: perso Udoh, in Nba coi Warriors, e con il rischio di perdere pure la guardia LaceDarius Dunn per un problemino di abuso sessuale, gli occhi saranno tutti sul fenomenale Perry Jones, ala di quasi 210 cm che mette palla per terra e tira come una guardia con un atletismo fuori dal comune.

Meritano una menzione la Brigham Young del cannoniere bianco Jimmer Fredette, Memphis con i tanti freshmen, lo swingman Will Barton su tutti, la Gonzaga del tedesco Elias Harris, Georgia con il lungo Tomkins e l’atletone Travis Leslie, Washington con i piccoli Abdul Gaddy e Isaiah Thomas, Illinois con l’intriganti play Dimitri McCamey, e Purdue, che perso il leader Robbie Hummel per la rottura del legamento crociato del ginocchio, punterà sul lungo Johnson e sull’eclettico esterno E’Twaun Moore.


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