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Recensione: Le 5 Leggende

Creato il 08 dicembre 2012 da Giobblin @MrGiobblin
Recensione: Le 5 Leggende
Babbo Natale. Sandman. La Fata dei Dentini. Il Coniglio Pasquale. Presi singolarmente sono formidabili, ma insieme formano una squadra leggendaria! I quattro sono Guardiani, protettori dei bambini di tutto il mondo, e hanno il compito di preservare la felicità e la gioia in tutti i piccoli della Terra. Solo la fede dei bambini preserva i poteri delle quattro Leggende: anche per questo motivo è fondamentale che ogni membro del quartetto svolga il suo compito nella maniera più efficiente possibile. Babbo Natale consegna regali nella notte più magica dell'anno, con l'aiuto dei suoi folletti e dei suoi yeti; Sandman dà vita ai sogni dei bambini; il Coniglio nasconde uova che i piccoli dovranno cercare il giorno di Pasqua, e la Fata del Dentino raccoglie i denti da latte, che contengono preziosi ricordi d'infanzia, e li conserva in appositi scrigni. Ma quando un antico avversario, Pitch Black, ricompare dopo secoli dotato di nuovi poteri diventa chiaro che quattro Leggende non sono più sufficienti. Solo reclutando un nuovo membro i Quattro Grandi potranno affrontare la più grande minaccia di sempre... 
Recensione: Le 5 Leggende
Rise of the Guardians (in italiano Le 5 Leggende) è il più recente film d'animazione Dreamworks, tratto dalla serie di romanzi per bambini The Guardians of Childhood di William Joyce e dal cortometraggio Man in the Moon creato da Joyce e gli studi Reel FX
Il regista, Peter Ramsey, è al suo esordio dietro la macchina da presa dopo anni di "gavetta" come storyboarder e co-director, mentre tra i produttori esecutivi troviamo una vecchia conoscenza... Guillermo del Toro! Ormai è dappertutto! Possiamo ringraziare il nostro regista messicano preferito se l'atmosfera fiabesca del film raggiunge discrete punte di oscurità nel corso della storia.
Le 5 Leggende viene considerato un pò ovunque come un The Avengers per bambini, e anche se non è una definizione del tutto corretta mi trovo d'accordo. (Trovatemi dei bambini che non abbiano visto The Avengers, però). Diciamo che il concetto base- una squadra di superumani che combatte contro una minaccia globale- è lo stesso, con personaggi mutuati dal mondo delle favole e delle leggende per i più piccini.
Recensione: Le 5 Leggende
Le 5 Leggende si colloca senza alcun problema tra i film migliori della Dreamworks insieme a Kung Fu Panda 2 e all'inarrivabile (non c'è storia, stravince sempre) How to Train Your Dragon: personaggi carismatici, design impeccabile, scene d'azione magistralmente realizzate, una terza dimensione sfruttata a dovere, meravigliosa colonna sonora di Alexandre Desplat e l'assoluta mancanza di citazioni pop "perchè si":
l'umorismo che scaturisce dalle interazioni tra personaggi o dalle scene che coinvolgono i folletti e gli yeti (le mie preferite) non mancherà di strapparvi qualche risata a tradimento.
Il redesign dei protagonisti, che da bonari personaggi delle fiabe si trasformano in combattenti, è uno dei punti di forza di questa pellicola. Babbo Natale è un energumeno con accento dell'Est e braccia tatuate che combatte con due sciabole, il Coniglio combatte con due boomerang ed è più simile ad un canguro, la Fata del Dentino vola rapida come un colibrì, Sandman (il più vecchio e potente) è un omino muto che nasconde poteri straordinari. E Jack Frost, il protagonista, farà la felicità delle fangirl di tutto il mondo... dato che la sua nuova incarnazione cinematografica è quella di un bel ragazzo dai capelli candidi come la neve e dal cuore d'oro.

Recensione: Le 5 Leggende

Proprio come nel folklore originale


Peccato per il cattivo, Pitch Black (L'Uomo Nero), che si presenta come un tizio pallido e vestito di nero. Un pò blando, nonostante l'ovvia volontà di somigliare al Loki marvelliano.
E non è che brilli neanche nel comportamento, diciamolo. Dopo essere stato sconfitto secoli addietro dai Quattro Grandi Pitch si è ritirato nel suo covo... ma finalmente ha trovato il modo di vendicarsi! Non si sa bene perchè ci abbia messo così tanto a capire come farlo, ma pazienza.
Qualunque cosa stia facendo è superefficace, e i Guardiani sono nei guai!
Ecco, una cosa che non ho particolarmente gradito è la debolezza dei Guardiani. I loro poteri (e la loro stessa esistenza) dipendono dal numero di bambini che credono in loro.
Il ragionamento fatto da Pitch è che vanificando gli sforzi delle Leggende i piccini smetteranno di credere in loro, quindi pensa bene di trasformare tutti i sogni in incubi, di rubare tutti i dentini da sotto le coperte e di sabotare la Caccia alle Uova di Pasqua.
Risultato: tutti bambini del globo smettono istantaneamente di credere ai Guardiani.
Anche a Babbo Natale, che aveva consegnato i regali in perfetto orario appena qualche mese prima.
Recensione: Le 5 Leggende

Il meccanismo del "dobbiamo proteggerli e loro proteggeranno la nostra esistenza" ogni tanto si inceppa, ma forse è perchè ragiono da adulto.
La fede di un bambino nei suoi eroi (soprattutto al cinema) non si pone tutte queste domande e non vede le smagliature.
Ed è giusto che sia così.
Peccato comunque che lo sviluppo della storia inciampi spesso, limitandosi a trasportare la vicenda da un'ambientazione fantastica all'altra. Ho apprezzato la ricerca della memoria di Jack e sfiziosi approfondimenti qua e là, ma in troppe occasioni i Guardiani hanno fatto magre figure perchè sì e Pitch Black trionfava (o perdeva) perchè si. 
Diciamocelo, Le 5 Leggende non sarà ricordato per la sua trama memorabile (è la classica storia del prescelto che scopre la sua vocazione e diventa un vero eroe, niente di nuovo) ma che la pellicola sia infusa di magia, beh, questo è innegabile.
Una girandola di colori, meraviglie e raffinato design, personaggi carismatici, azione rocambolesca e humor di qualità: tutte cose che fanno perdonare il cattivo di serie B e certi snodi sottotono nella storia.
Forse non sarà il miglior cartoon del 2012, ma Le 5 Leggende si trova parecchie spanne sopra alla concorrenza e può aspirare a numerosi riconoscimenti.
E sono sicuro che diventerà un cult natalizio da vedere e rivedere nei prossimi anni con tutta la famiglia.
PS: il film non è stato molto fortunato al box office. Ad oggi ha raccolto (globalmente) poco più di 100 milioni di dollari, il che rende un sequel molto improbabile a meno di un miracolo all'ultimo momento o di un'eccezionale tenuta nel mercato home video. Un esordio sottotono, inferiore persino al mediocre Giù per il Tubo, e molto probabilmente causato dalla simultanea presenza nelle sale di Breaking Dawn Pt.2, Skyfall e Wreck-it-Ralph. Anche se Guillermo del Toro definisce "possibile" un seguito incentrato sul passato di Babbo Natale/Nord. Vedremo...



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