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Titanic 2 – se la nave non va contro l’iceberg…

Creato il 19 maggio 2011 da Soloparolesparse

Quando ti metti a guardare un film della Asylum non sei certo alla ricerca di una trama avvincente o di uno stile elegante.
Più facile che tu stia cercando quelle esagerazioni che si scontrano con le più elementari leggi della fisica.

Il fatto è che in questo Titanic 2 anche queste esagerazioni scarseggiano e si limitano al soggetto ed allo spunto di partenza.

Titanic 2 – se la nave non va contro l’iceberg…

Per festeggiare i cento anni del disastro del Titanic (cosa ci sarà mai da festeggiare?) un armatore che avrà si e no trent’anni vara un transatlantico gigante e lo chiama (ovviamente) Titanic 2.
Per andare sul sicuro lo affida ad un comandante che ha forse meno anni di lui  ma non lesina sulle misure di sicurezza (più o meno).

Il capitano si tiene bene alla larga da qualunque pezzo di ghiaccio abbia dimensioni maggiori di un cubetto da cocktail, solo che il riscaldamento globale ha pensato bene di provocare proprio quella notte il distacco di un iceberg grande molto più di Giuliano Ferrara.
Il ghiacciolone provoca uno tsunami che in Asia se lo sognano e trascina con sè praticamente mezza calotta polare andando a concludere la sua corsa proprio contro la barchetta dal nome sfigato (se la nave non va contro l’iceberg, sarà l’iceberg ad andare contro la nave!).

Le cose interessanti del film si fermano più o meno qui.
Shane Van Dyke lo dirige e lo interpreta ritagliandosi un ruolo da Swarzenegger de ‘noartri e si circonda inevitabilmente di tettone bionde e brune indifferentemente.
La tettona protagonista è bionda, fa l’infermiera a bordo e si chiama Marie Westbrook… e non lesina uno spogliarello nel momento clou, quando la fine si appresta a compiersi.

Titanic 2 – se la nave non va contro l’iceberg…

Se l’insieme lascia poco da ricordare, alcuni particolari entrano di diritto nella carellata di assurdità Asylum.
La scena iniziale è geniale, col tipo che si diverte ad attendere che pezzi di iceberg cadano in acqua per poter surfare sulle onde provocate dall’immersione del ghiaccio.
Indimenticabili anche gli ospiti del Titanic (2) che correndo per le sale inciampano immancabilmente sugli ultimi gradini delle scalinate.

Ma il pezzo forte è il colpo di genio dell’infermiera che si fa dare dal riccone una carta di credito per fermare, con l’aiuto di due punte di nastro telato, l’emorragia dell’altrettanto bionda collega.

Vi lascio con la frase da ricordare, che ovviamente non poteva che essere: sembra che la storia si ripeta.


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