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Uscite discografiche 2011: Noel Gallagher's High Flying Birds

Creato il 25 ottobre 2011 da Sonofmarketing @SonOfMarketing

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In principio furono Noel e Liam. Il primo costituiva l’Essenza (la Musica), il secondo, la Forma (l’Attitudine). Sembravano non poter prescindere l’uno dall’altro. Insieme erano semplicemente gli Oasis: la band che più di ogni altra ha contrassegnato il Brit- Pop degli anni novanta.
Oggi, ognuno di loro persegue la propria naturale inclinazione autonomamente: Liam non si muove di una virgola (sia musicalmente che sul palco) e, a parole, continua a proclamarsi l’ultimo Messia del rock. Nei fatti, non è che un intelligente profanatore di John Lennon – della cui figura è schizofrenicamente ossessionato – e dei suoi idoli musicali (su tutti Stones e Who). E’ un poser, è un edonista, o meglio, è uno stilista (Pretty Green docet). Liam è l’Apparenza, la perfetta integrazione formale che permise agli Oasis di essere percepiti come una band a tutti gli effetti, nonostante Noel fosse autore di tutte le canzoni. A onor del vero, il solo Liam non avrebbe cantato neppure durante una recita scolastica e, del resto, lo stesso Noel, privo della voce e della bad-boy-attitude di Liam, forse, non sarebbe riuscito a diffondere il proprio stile cantautorale in maniera così massiccia. Ma tra i due, Noel è certamente la sostanza e, in Noel Gallagher's
High Flying Birds, di sostanza, ce n’è davvero tanta.
Prima di tutto, non ci sono riempitivi. Tutte le canzoni sono dei potenziali singoli e ognuna di esse rappresenta una differente sfaccettatura del songwriting di Noel: il dichiarato amore per Ennio Morricone si traduce nelle sinfonie dell’incipiente Everybody’s On The Run, si prosegue palesando quello per i The Kinks in Dream On e per il pop d’impatto in If I Had A Gun, brano dalle reminiscenze wonderwalliane.

Davvero degni di nota i singoli The Death Of You And Me e AKA…What A Life, rispettive evoluzioni di The Importance Of Being Idle e Falling Down (altrettanti singoli dell’ultimo periodo-Oasis), accattivanti quanto basta per scandire i ritmi delle playlist radiofoniche mondiali. Una menzione speciale va infine alle tanto bramate (I Wanna Live In A Dream In My) Record Machine e Stop The Clocks, ballate dal suono 70’s che chiudono idealmente – e musicalmente, visto che sono fondate sullo stesso giro armonico – la prima e l’ultima parte dell’album. Apici designati di un immaginario vinile (la fine di un lato A e di un lato B, per intenderci), questi due brani, in particolare, ci permettono di comprendere al meglio la concezione vintage che Noel ha della musica, del modo di “impacchettarla” e di arrangiarla. In tal senso, è capitale l’apporto di Dave Sardy, mega-produttore che già collaborò con gli Oasis per Don’t Believe The Truth e Dig Out Your Soul: Noel Gallagher’s High Flying Birds segna infatti il punto più alto della loro decennale collaborazione.
L’attenzione timbrica e strutturale di questo lavoro dimostra una maturità propria dei Grandi, dai quali Gallagher Sr. ha attinto l’arte del bel comporre: da sempre il suo merito è quello di riuscire a mescolare i fondamentali del rock inglese con classe e una sua personalità. Il riferimento ai classici (Beatles, Stones, The Who, Paul Weller e chi più ne ascolta, più ne metta) è lampante ad ogni pennata, ma ancor di più lo è il richiamo del suo recente passato Oasis. Ciò che rincuora ascoltando Noel Gallagher’s High Flying Birds, è constatare che, di quel periodo, è tornato il meglio.
Sono tornate le canzoni “buone” che teneva nel cassetto da anni. Sono tornati gli accordi di quarta sospesa e di settima maggiore. Sono tornati gli assoli di chitarra (meno rispetto ai primi album ma perlomeno dignitosi). Sono tornate le orchestrazioni (più stratificate rispetto al solito e arricchite talvolta dagli ottoni, talvolta da un pizzico di elettronica). É tornata l’essenza degli Oasis. O meglio, è tornato il vecchio Noel.
“Stunned that something so simple can be so good”.

 

Simone Pase

Voto Simone: 8/10
Voto Mario: 6,5/10
Voto Nico 6,5/10

Tracklist:

  1. Everybody’s on the run
  2. Dream on
  3. If I had a gun
  4. The death of you and me
  5. (I wanna live in a dream in my) Record machine
  6. AKA…what a life!
  7. Soldier boys and Jesus freaks
  8. AKA….Broken arrow
  9. (Stranded on) The wrong beach
  10. Stop the clocks

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