Magazine Sport

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)

Creato il 08 febbraio 2013 da Simo785

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)

La regina del ghiaccio

 L’età imporrebbe di definirla principessa del ghiaccio, ma considerando i suoi successi e l’esperienza accumulata non si può non chiamarla regina e farle i più sinceri auguri per il suo ventiseiesimo compleanno.

Carolina Kostner, la pattinatrice di Bolzano sembra essere una predestinata: inizia a soli 4 anni. La madre Patrizia era anch’essa una pattinatrice di livello nazionale, gareggiava negli anni ’70, allenata dalla propria madre, chissà che non ci sia il gene del pattinaggio nel DNA di Carolina! Da parte sua anche il padre, Erwin Kostner, ha alle spalle un passato di tutto rispetto da giocatore di hockey su ghiaccio per la nazionale italiana, oggi allena in questa specialità ed è cugino della medaglia d’argento nello sci alpino alle Olimpiadi del 2002, Isolde Kostner, tra le altre cose madrina di cresima di Carolina, o Caro, come la chiamano gli amici. Il cigno di Ortisei si allena ad Oberstdorf, in Germania dal 2001 al 2009 da quando la pista della sua città è rimasta chiusa a causa di una frana, dopo otto anni finisce la sua esperienza con Huthe si trasferisce ad El Segundo, in California, sotto l’egida di Carroll e Christa Fassi, vedova del defunto pattinatore Carlo Fassi, poi ritorna in Germania. Facciamo un passo indietro, cominciamo dall’inizio. Caro muove i primi passi con i pattini, ma come ammetterà in un’intervista solo per divertimento, in realtà lo sci e, in particolare la discesa libera, saranno la sua passione fino a 12 anni. Poi opterà per il pattinaggio regalando a se stessa e ad una nazione intera tante soddisfazioni.

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)

Il suo palmares è da sogno. Dal 2000 al 2002 gareggia soltanto nella categoria Juniores, dove arriva terza ai Mondiali, è la prima italiana a riuscirci, dimostrando già di avere le carte in regola per competere ad alti livelli. Dal 2002 ha la possibilità di gareggiare anche nella categoria Senior, arriva 4° agli Europei e 10° ai Mondiali. Nella stagione 2003/2004 arriva 9° allo Skate America e 2° alla Cupo f Russia, 5° posto ottenuto agli Europei e Mondiali dello stesso anno. La stagione successiva si conferma ad alti livelli: 5° allo Skate Canada, 7° alla Cup of Russia e 2° al Trophèe Eric Bompard. Il 2005 è l’anno della consacrazione, non va oltre il settimo posto agli Europei, ma ottiene la medaglia di bronzo ai Mondiali di Russia, per ben due volte arriverà seconda (2008 e 2011) e nel 2012 finalmente sul gradino più alto del podio. Nel 2005 il CONI la sceglie come portabandiera dell’Italia per i Giochi Olimpici di Torino 2006. Ha solamente 18 anni, molti pensano che questo ruolo possa crearle troppe pressioni e malignano anche il suo scarso attaccamento alla patria, visto che vive e si allena all’estero, ma la Caro ghiaccia tutti: “Sono onoratissima di rappresentare l’’Italia, perché io mi sento molto italiana e con me ha vinto la gioventù!”.

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)

Purtroppo la stagione 2005/2006 non va come ci aspettava, vince il bronzo agli Europei di Lione, bissando con l’argento nel 2009 e nel 2011, ma a Torino chiude al 9° posto. Purtroppo cade durante l’esecuzione del triplo flip e le sue lacrime offriranno il fianco a quanti diffidavano del talento puro della nostra più grande interprete del pattinaggio. Purtroppo alla delusione di Torino segue un infortunio alla gamba sinistra che la tiene lontano dai Grand Prix della stagione 2006/2007. Superato l’infortunio vince il titolo nazionale del 2007 e il suo primo titolo europeo a Varsavia, riconfermandosi la più forte a livello continentale anche nel 2008, 2010, 2012 e 2013. La Kostner a 20 anni diventa la prima italiana ad aver vinto un titolo europeo.

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)

Si presenta ai Mondiali di Tokio in forma smagliante, è certamente tra le favorite per il podio, è vicinissima ai punteggi della koreana Yu-Na Kim e della giapponese Miki Ando, ma nel programma libero un’altra caduta la fa scendere al 9° posto. Nel 2007/2008 ritorna a gareggiare nelle tappe asiatiche del Grand Prix: a Pechino porta a casa il bronzo, in Giappone addirittura l’oro. Questi risultati le permettono di accedere per la prima volta alla finale del Grand Prix di Torino, si riscatta nell’amara Torino arrivando 3°, dietro la solita koreana Yu-Na Kim e l’eccezionale giapponese Mao Asada.

Nel 2008/2009 partecipa alla tappa canadese del Grand Prix arrivando quarta e a quella russa dove, invece, si guadagna l’oro. Alla finale del circuito vince l’ennesima medaglia della sua carriera, di bronzo. Ai Mondiali di Los Angeles del 2009 va in crisi nell’esecuzione dei salti tripli, così la mancina di Ortisei non andrà oltre il 15° posto.

Il 2009 è l’anno del cambiamento per Caro. Lascia il preparatore Huth per allenarsi proprio negli USA, presso Los Angeles con Carroll e Fassi. Molti temono per la sua fragilità emotiva e per le conseguenze che potrebbe portare la deludente prestazione offerta proprio negli Stati Uniti. Per infondere sicurezza alla nostra campionessa le verrà affiancato lo psicologo sportivo Popolizio, il terapeuta che precedentemente aveva aiutato la Pellegrini a sbloccarsi. L’atleta delle Fiamme Azzurre in seguito rivela di non aver tratto giovamento dalle seduto con Popolizio, ma come spesso accade la famiglia e il suo compagno Alex Schwazer, eroe di Pechino 2008, sapranno toccare le corde giuste per darle il coraggio di affrontare le nuove sfide.

Nel 2009 al Trophée Eric Bompard e alla Cup of China non va oltre il 6° posto e perde anche il titolo italiano che va a Valentina Marchei. Caro rischia di non partecipare alle Olimpiadi di Vancouver, ma grazie all’oro vinto da cannibale agli europei estoni ottiene il pass per il Canada. A Vancouver il 16° posto di Carolina alza un polverone: Carroll dice che la Kostner non è una sua atleta e a seguirla in effetti è soltanto Fassi, Petrucci l’ex presidente del CONI si lamenta per i soldi investiti sulla giovane e arriverà a dire di essersi sbagliato su di lei, di non meritare il trattamento privilegiato di cui ha goduto. Caro è sul punto di mollare, si prende una pausa dagli allenamenti, ma poi fortunatamente ci ripensa e arriva sesta ai Mondiali di Torino, inizia ad avere voglia di riscatto, è rabbiosa, determinata, vuole togliersi di dosso tutte le critiche impietose che le hanno rivolto nel suo momento di maggior debolezza. Nel luglio del 2010 la Kostner torna da dove era partita, ad Oberstdorf, ricomincia con Huth. Probabilmente l’esperienza californiana non le ha permesso di esprimersi al meglio per la nostalgia della propria famiglia, degli amici e dei luoghi nei quali è cresciuta e certamente dal suo compagno Alex.

Nonostante un nuovo infortunio al ginocchio sinistro vince l’oro al NHK Trophy e il bronzo allo Skate America. In seguito arriva seconda agli Europei del 2011 e vince il Gardena Spring Trophy. Sulla scia di questi successi si conferma anche ai Mondiali di Mosca con un buon terzo posto. Per il ranking mondiale dell’ISU Caro è la numero 1 sia nella stagione 2010/2011, che in quella 2011/2012, come ciliegina sulla torta l’oro alla finale del Grand Prix del Quebec. Qualche altro sassolino dalla scarpa Caro se lo toglie: vince la Challenge Cup 2012, ottiene il bronzo ai Mondiali di Nizza, vince il Golden Spin di Zagabria e sempre nella capitale croata si aggiudica il titolo europeo.

Cosa augurare alla regina del ghiaccio? Ovviamente di continuare a regalarci emozioni in uno sport che costa molti sacrifici, tantissima dedizione e pazienza. Infine mi auguro che la sua storia d’amore con Schwazer continui e si rafforzi nonostante il brutto periodo vissuto dal compagno perché è una storia diversa da quelle a cui siamo abituati, non è patinata, da copertina, i loro occhi parlano chiaro. Entrambi hanno compiuto sforzi per arrivare dove sono e anche quando l’informazione scandalistica ha cercato di trascinarli a fondo hanno risposto in modo deciso, complice, come due persone che si amano dovrebbero fare.

Auguri Caro!

08/02 – Spartaco ricorda…Carolina Kostner (by Spartaco)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :