10 motivi per cui evitare PPZ – PRIDE AND PREJUDICE AND ZOMBIES

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Scritto da Andrea Pesoli

Categoria: Recensioni film in sala

Pubblicato: 08 Febbraio 2016

PPZ – Pride and Prejudice and Zombies  

Dopo il grande successo dell’omonimo best seller firmato da Seth Grahame-Smith, arriva nelle sale di tutto il mondo la più dissacrante rivisitazione di Orgoglio e pregiudizio scritto da Jane Austen. Noi l’abbiamo visto e vi elenchiamo 10 motivi per cui è meglio evitare il film diretto da Burr Steers (lo stesso degli anonimi 17 Again - Ritorno al liceo e Segui il tuo cuore).

1. NON È UN FILM PER VECCHI
Non lasciatevi ingannare dal trailer: gli scontri con gli zombie lasciano ben presto spazio a trame romantiche stucchevoli e a tratti soporifere. Un’operazione che farà ululare le giovani fan sfegatate, lasciando però indifferenti tutti gli altri.

2. TRUCCATE MEGLIO QUEI POVERI ZOMBIE!
Nonostante rappresentino il fulcro del racconto, i non morti assomigliano a dei mendicanti ciondolanti e poco motivati. L’utilizzo del trucco è insufficiente, il risultato semplicemente terrificante.

3. E GLI EFFETTI SPECIALI?
In un film di questo genere, l’utilizzo degli effetti speciali è fondamentale tanto quanto il parrucco delle avvenenti protagoniste. Peccato che, nonostante l’alto budget, persino le suggestive sequenze ambientate in una Londra in fiamme non siano all’altezza.

4. TROPPO POCA CARNE AL FUOCO
Ebbene sì: le bellissime sorelle Bennet, pronte a squartare i nemici più tremendi in corpetto e reggicalze, sono sempre troppo vestite. Il trailer prometteva altro, gli spettatori (di sesso maschile) resteranno decisamente delusi.

5. LE MOSCHE ORA SCOVANO ANCHE I MORTI
Lo scult arriva presto: Darcy per individuare gli uomini contagiati, sguinzaglia delle simpaticissime mosche. Lo so, sembra non aver senso, però pare abbiano un fiuto imbattibile…

6. UN MR. DARCY (NON) TROPPO BELLO
Sam Riley è un Mr. Darcy troppo anonimo e assai poco carismatico. Per le spettatrici deluse, consiglio di recuperare la prova di Laurence Olivier in Orgoglio e pregiudizio di Robert Z. Leonard.

7. TUTTI PAZZI PER LENA HEADEY
Bastano pochi secondi al personaggio Lady Catherine de Bourgh per conquistare completamente la scena. Peccato che regista e sceneggiatori decidano di lasciare troppo poco spazio al carisma di Lena Headey, l’unica nel cast a brillare di luce propria.

8. NEL CUORE DELLO SCONTRO: I 10 SECONDI CHE DURARONO UNA NOTTE
Erano anni che uno scontro finale non durava così poco. Senza svelare troppi dettagli, bisogna però raccontare della sciagurata battaglia più importante del film: 5 ore ti duello trascorsi in 15 secondi effettivi.

9. LA BIECA FINE DEGLI ZOMBIE
Dopo essere stati maltratti al trucco, i poveri non morti finiscono tutti nello stesso stupido modo. Non c’è proprio pace per loro.

10. L’INCREDIBILE OMAGGIO A I 400 COLPI
Un consiglio a chi volesse comunque affrontare la visione del film: non scappate sui titoli di coda, ma aspettate la sequenza nascosta. Capirete il perché vi è sembrato di intravedere Truffaut, travestito da zombie, inseguire il regista.

Voto: 1