100 milioni di motivi per sperare di avere dei calciatori in Nazionale

La presenza di giocatori convocati dalle Nazionali nella rosa delle squadre è, da sempre, motivo di orgoglio per i tifosi, soprattutto per la felicità di vedere un “proprio” giocatore ad alto livello, implicitamente confermando il valore della squadra che si ama.

A fare da contraltare, subentrano anche ripercussioni negative, quali l’impossibilità di avere il giocatore durante gli allenamenti che si effettuano nelle soste, il rischio di infortuni, la stanchezza per quelli che sono chiamati ad attraversare l’oceano per giocare le partite.

Se, da un lato, la chiamata in Nazionale di un giocatore ne aumenta il prestigio (ed il valore commerciale), dall’altro il settore tecnico viene penalizzato dall’assenza di tali giocatori.

La UEFA ha da poco offerto alle squadre 100 milioni di motivi per desiderare che i propri giocatori siano convocati in Nazionale: ammonta infatti a 100 milioni di Euro il montepremi destinato alle squadre che hanno fornito calciatori partecipanti a UEFA EURO 2012. In totale, i club premiati saranno 575: un netto aumento rispetto ai 180 di UEFA EURO 2008.

Fonte:  rielaborazione su dati UEFA

Del totale disponibile, 40 milioni sono stati destinati ai club che hanno messo a disposizione i giocatori per le qualificazioni, mentre altri 60 milioni verranno distribuiti alle squadre i cui giocatori hanno partecipato alla fase finale.

I club ricevono:

• una quota identica per giocatore per ogni gara di qualificazione;
• una quota fissa per giocatore al giorno per la fase finale, ponderata con la categorizzazione FIFA dei club a titolo di compensazione.

L’analisi delle cifre che sono state destinate alla prima squadra di ogni nazione ci fa capire come esista una disparità enorme.

 Fonte:  rielaborazione su dati UEFA

Stiamo d’altra parte parlando di 575 squadre ma, soprattutto, di 52 Nazioni coinvolte.

E la quota destinata alle squadre che hanno partecipato alle fasi finali porta chiaramente un vantaggio ai campionati più “performanti” e, all’interno di questi, alle squadre che li dominano. Passiamo infatti dai 3,05 milioni di Euro del FC Bayern München (Germania) per scendere fino ai 4.193 Euro del Linfield FC (Eire). La tabella ed i grafici mostrano la distribuzione dei premi per classi, che abbiamo identificato secondo scaglioni discendenti.

Le prime 20 squadre, che si sono divise circa 33 milioni di Euro, vedono la massiccia presenza di quasi tutti i campionati maggiori:

• la Premier League inglese, con 6 squadre e quasi 10 milioni di Euro;
• la Bundesliga tedesca, con 3 squadre e circa 6 milioni di Euro;
• La Liga spagnola, con 2 squadre e 5,2 milioni di Euro;
• La Serie A italiana, con 2 squadre e circa 3,5 milioni di Euro.

Rimane completamente fuori la Ligue 1 francese. La prima squadra francese in elenco è il Paris Saint-Germain, che occupa la 24ma posizione dell’elenco. In compenso sono presenti Ucraina (Dynamo Kyiv, Shakhtar Donetsk), Russia (Zenith St. Peterburg, CSKA Moskva), Olanda (PSV Eindhoven)  e Grecia (Olympiacos).Ecco ora una sintesi dei contributi ricevuti dalle squadre dei primi quattro campionati, che da sole coprono oltre il 50% del totale dei premi distribuiti: