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10.000 asteroidi puntano sulla terra. Siamo spacciati?

Creato il 27 agosto 2013 da Giuseino @seriesmag

 

asteroid 300x204 10.000 asteroidi puntano sulla terra. Siamo spacciati?
No, niente bufale stavolta, anche se il titolo e’ volutamente drammatizzato. Eppure quota 10.000 e’ stata toccata davvero dal censimento degli asteroidi in prossimità della terra, effettuato da una divisione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Fortunatamente di solito si tratta solo di passaggi più o meno ravvicinati, e tutti questi oggetti puntano sulla terra per modo di dire; anche se in effetti la loro traiettoria prevede incontri saltuari a distanza variabile con il nostro pianeta. E di questi diecimila “solo” 411 sono davvero potenzialmente pericolosi al momento.

Ma torniamo al numero globale degli oggetti nello spazio attiguo al nostro amato, nonché unico, pianeta. Il decimillesimo e’ stato catalogato il 14 agosto alle 7.10. dal centro di coordinamento degli “oggetti vicini alla terra”, anche detti “NEO”, acronimo della traduzione inglese: “Near-Earth Object”.

 

Il centro, chiamato Esrin, divisione per l’appunto dell’agenzia spaziale europea (Esa), si trova a Frascati (Roma). E’ stato inaugurato il 22 maggio 2013 per costituire un nuovo importante polo, che rafforzerà il contributo dell’Europa alla caccia a livello mondiale agli asteroidi ed agli altri oggetti naturali pericolosi che potrebbero colpire la Terra. Gli Oggetti Vicini alla Terra o NEO, sono asteroidi o comete, di misure che variano da metri a decine di chilometri, che orbitano intorno al sole e le cui orbite si avvicinano a quella della Terra. Attualmente, ci sono oltre 600.000 asteroidi conosciuti nel nostro sistema solare, circa 10.000 di questi sono NEO, da tenere quindi costantemente sotto controllo. Ed ogni giorno se ne aggiungono altri, man mano che ognuno delle centinaia di migliaia di asteroidi conosciuti prendono traiettorie che li porteranno a sfiorare il nostro spazio vitale. Una prova drammatica che alcuni di questi possono colpire la Terra si è avuta il 15 febbraio 2013, quando un oggetto sconosciuto che si pensa avesse un diametro di 17-20mt è esploso sopra Chelyabinsk, in Russia, con un’energia pari a 20-30 volte quella della bomba atomica di Hiroshima. L’onda d’urto risultante ha causato danni diffusi e feriti, facendone il più grande oggetto naturale ad essere entrato nell’atmosfera, dopo l’evento di Tunguska nel 1908. La catastrofe probabilmente e’ stata evitata solo per le dimensioni modeste e per il fatto che e’ esploso prima di raggiungere il suolo, ma si capisce subito che se un oggetto di una ventina di metri può sprigionare la forza di 20 bombe atomiche, meglio non pensare a cosa farebbe uno dei tanti con dimensioni ben superiori che ciclicamente “incontriamo” nel nostro girovagare nello spazio.

In molti articoli poi ho anche trovato riferimento a un fantomatico contatore nella pagina web dell’esa-esrin, di questi asteroidi, aggiornato in tempo reale. Ero curioso di vedere a quanto fosse arrivato, ma non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte. Benché sospetti che si tratta della solita faciloneria giornalistica dei media ad averlo evocato dal nulla, nel caso dipendesse dalla mia scarsa perizia nella ricerca, e qualcuno ne conoscesse il link, lo posti pure in commento all’articolo. In fondo, in tempi di rasserenante tranquillità come i nostri, vogliamo farci mancare qualche motivo di ansia in più, seguendo in diretta l’aggiornamento delle potenziali minacce, provenienti dagli abissi delle profondità stellari?

Non che le rate del mutuo non siano sufficienti s’intende…

 

Francesco Bianchi

 


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