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Creato il 11 dicembre 2015 da Filmedvd

Sono state annunciate ieri pomeriggio le nomination per la 73° edizione dei Golden Globe, i più importanti riconoscimenti statunitensi nel campo dello spettacolo (cinema e Tv) dopo gli Oscar e principale punto di riferimento per quanto riguarda le successive premiazioni al Kodak Theatre. Gli attori Angela Bassett, Chloe Grace Moretz, America Ferrera e Dennis Quaid sono stati incaricati di svelare tutte le candidature, i cui vincitori saranno annunciati durante la serata di premiazione del 10 gennaio, presentata dal comico Ricky Gervais. Alcune sorprese e altrettante delusioni eccellenti nelle scelte della Hollywood Foreign Press Associaton, organizzazione formata da giornalisti stranieri a Hollywood.

MIGLIOR FILM DRAMMATICO

Ad uscire col morale a mille dalle nomination di quest'edizione è senz'altro il sofisticato Carol, splendido lavoro di Todd Haynes sul romantico rapporto d'amore tra due donne nell'America degli anni '50, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith. La pellicola con Cate Blanchett e Rooney Mara, forte di cinque candidature, vedrà contendersi la palma di miglior film drammatico dal survival-movie Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu, dall'atteso di Lenny Abrahmson, dal favorito Il caso Spotlight di Thomas McCarthy e dalla sorpresa dell'ultim'ora, quel Mad Max - Fury Road che ha tutta l'intenzione di dare del filo da torcere agli altri candidati, sdoganando una volta per tutta quell'aurea maledetta che aleggia intorno ai blockbuster.

MIGLIOR FILM COMMEDIA / MUSICAL

Più variegato il discorso per quanto riguarda le commedie, con titoli quali La grande scommessa che sta attuando una silenziosa rimonta nelle zone che contano, favorita dal cast ricco di star, fra cui Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt e Christian Bale. Il sopravvalutato - secondo la stampa americana - Joy di David O. Russell, la scatenatissima Amy Schumer con Un disastro di ragazza, l'action Spy con Melissa McCarthy e soprattutto il ritorno di Ridley Scott con Sopravvissuto - The Martian completano una delle cinquine più incerte.

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO

Se le guilds avevano candidato la discutibile interpretazione di Johnny Depp in Black mass - L'ultimo gangster, la Hollywood Foreign Press ha preferito candidare attori che figuravano tra gli outsider come Bryan Cranston per L'ultima parola e l'inatteso Will Smith per Zona d'ombra. Nessuna sorpresa per il terzetto di battaglia composto dal giovane talento in erba Eddie Redmayne per The Danish girl, lo stupefacente Michael Fassbender per e l'onnipresente Leonardo DiCaprio per il difficile ruolo in Revenant - Redivivo.

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO

Insolito binomio nella categoria che premia la miglior attrice in campo drammatico: la notizia sorprendente riguarda il contemporaneo ingresso di Cate Blanchett e Rooney Mara nella stessa sezione per Carol. Cinquina completata dalla magnetica Saoirse Ronan di Brooklyn, la sofferente Alicia Vikander per The Danish girl e Brie Larson, protagonista di Room, tra le pellicole più apprezzate dal pubblico.

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM COMMEDIA / MUSICAL

Questa categoria ci permette di apprezzare ulteriormente interpreti quali Al Pacino per Danny Collins, Mark Ruffalo per Teneralmente folle, l'austronauta Matt Damon per Sopravvissuto - The Martian e la coppia composta da Christian Bale e Steve Carell, entrambi per La grande scommessa.

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA / MUSICAL

Amy Schumer è tra le favorite alla vittoria finale, affiancata dalla sopravvalutata Jennifer Lawrence per Joy, Lily Tomlin e Maggie Smith, mentre la lanciatissima Melissa McCarthy si sforza di tenere alto il nome di Spy.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Nomi molto interessanti vanno a completare la cinquina degli attori supporter: il giovane rocker di Paul Dano in Tutto per la musica, affiancato dalla sorpresa Idris Elba per Beasts of no nation. Grande occasione per il veterano Mark Rylance, spia sovietica durante la Guerra Fredda con Il ponte delle spie, Michael Shannon per e il "logoro" Sylvester Stallone con Creed - Nato per combattere, sequel della celebre saga di Rocky.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Enorme stupore per la nomination all'altera Jane Fonda, interprete di Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino, per un'interpretazione tutto sommato breve ma intensa. Insieme a lei anche la rediviva Jennifer Jason Leigh, unica comprimaria femminile in The hateful eight di Quentin Tarantino, la strepitosa Kate Winslet di Steve Jobs, Alicia Vikander per , uno dei migliori sci-fi dell'anno, e Helen Mirren per L'ultima parola.

MIGLIOR REGIA

Il maestro George Miller avrà l'onore di concorrere per il Golden Globe alla miglior regia per il suo Mad Max - Fury Road. Gli altri nomi in gara sono il bravissimo Todd Haynes per Carol, Alejandro González Iñárritu per Revenant - Redivivo, il veterano Ridley Scott per Sopravvissuto - The Martian e Thomas McCarthy che racconta le inchieste del team Spotlight del Boston Globe.

MIGLIOR SCENEGGIATURA

Il frontrunner assoluto in questa categoria è lo strepitoso Aaron Sorkin per Steve Jobs. Accanto a lui sono candidati Thomas McCarthy e Josh Singer per Il caso Spotlight, Charles Rudolph e Adam McKay per La grande scommessa, Emma Donoghue per Room e Quentin Tarantino per The hateful eight.

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

Love me like you do da 50 sfumature di grigio guida la categoria dedicata alla miglior canzone originale. Nella stessa sezione figurano anche Brian Wilson, leader dei Beach Boys, con One kind of love, la commovente See you again dal film Fast & furious 7 e Writing's on the wall per l'ultimo film con l'agente 007 mentre la seconda nomination per Youth di Sorrentino arriva grazie alla canzone Simple song #3, tra le più eleganti ascoltate in questa categoria.

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

Le solenni melodie di Carter Burwell per Carol e quelle più armoniose di Alexandre Desplat per The Danish girl appaiono tra le favorite per il Golden Globe alla miglior colonna sonora originale. Il nostro tifo spassionato è tutto per l'infaticabile Ennio Morricone, autore delle musiche di The hateful eight di Quentin Tarantino, ma attenzione anche a Daniel Pemberton per Steve Jobs e soprattutto l'incognita Ryuichi Sakamoto per Revenant - Redivivo.

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE

Nella categoria per il miglior film d'animazione si preannuncia un testa a testa tra l'acclamato della Pixar e l'originalissima mente visionaria di Charlie Kaufman con Anomalisa, presentato alla recente Mostra di Venezia. Completano la cinquina l'altro prodotto Disney/Pixar, Il viaggio di Arlo, la nostalgica animazione dei Peanuts in Snoopy & friends - Il film dei Peanuts e Shaun, vita da pecora - Il film.

MIGLIOR FILM STRANIERO

Come per la categoria dedicata ai film d'animazione, pure quella al miglior film straniero dovrebbe rispecchiare a grandi linee anche le scelte dell'Academy per la cinquina degli Oscar. Il frontrunner è il film ungherese Il figlio di Saul, vincitore del Grand Prix della Giuria a Cannes, tallonato dal finlandese The fencer, dal francese Mustang e dal cileno El Club. Interessante la scelta di nominare la black-comedy belga Dio esiste e vive a Bruxelles, nelle sale italiane proprio in queste settimane.

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