Magazine Diario personale

#119 (istinto)

Creato il 09 giugno 2015 da Donatella

La fiducia verso le proprie capacità non è una cosa innata. La fiducia verso le proprie capacità te la insegnano i genitori quando ti dicono “brava”, “hai le capacità per farlo”, ” ho fiducia in te”. Non che non si possa poi imparare l’autostima. Ma la mole di lavoro aumenta considerevolmente. Immagino il dover fare una torta di mele. Cucinarla iniziando a coltivare le materie prime o andare alla COOP e acquistarle. Una situazione così insomma. Poi parliamo anche del carattere, di quello che si è visto e delle possibilità che ci sono state offerte. Quando per anni qualcuno ti dice che la “scuola non serve a un cazzo..” già è un ottimo risultato se ti rendi conto che forse non stanno proprio così le cose. È diverso se un genitore cura le ferite rispetto al fatto che le provoca, che siano reali o dell’anima. In entrambi i casi sanguinano e quando il sangue non lo puoi asciugare brancoli nel buio e non sai come tamponarla la ferita.
“Alibi! Nessuno ti ha mai insegnato a mangiare. Eppure non sei morta di fame.”
Mi urtano le persone che pensano di avere una risposta per i tuoi problemi. Se dai dolori non ci passi non puoi sapere com’è. Non lo puoi sapere punto. Puoi supporre, ma i  supporre e sapere non hanno lo stesso significato. Puoi essere empatico verso qualcuno o puoi credere che si faccia delle assurde masturbazioni mentali ma non saprai mai quel che passa per la sua testa perché la sua testa è sua. Il vissuto è suo. Le immagini dentro la sua testa sono sue. Le emozioni  provate sono sue. Le urla sentita sono sue. Le notti di paura sono state sue. Esserci passato e averlo solo sentito raccontare fa la differenza.
Nessuno mi ha insegnato a nutrirmi e non sono morta di fame  ma nutrirsi è un istinto innato, l’autostima no.


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