Magazine Informazione regionale

12 avvisi di garanzia per il crollo di Matera

Creato il 31 gennaio 2014 da Makinsud

A più di due settimane dal crollo che causò la morte di una donna di 31 anni, Antonella Favale, e di due feriti, i Carabinieri hanno notificato 12 avvisi di garanzia su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera a tecnici, imprese, funzionari di enti locali e proprietari di immobili coinvolti nel crollo della palazzina di vico Piave dello scorso 11 gennaio.

Tra le persone indagate, a vario titolo, per disastro ed omicidio colposo, vi sono anche i due tecnici dei Vigili del Fuoco che effettuarono  i sopralluoghi negli edifici coinvolti nel crollo, sopralluoghi effettuati pochissimo tempo prima della tragedia, rispettivamente il 15 dicembre 2013 ed il 7 gennaio 2014 ed a conclusione dei quali furono redatti i verbali. “Ironia” della sorte tra gli indagati risultano anche l’ingegnere del comune, Nicola Oreste, che fu estratto vivo dopo 12 ore dal crollo e ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Matera, insieme alla moglie in quanto residenti nell’edificio crollato e comproprietari dell’appartamento dove è stata realizzata una sopraelevazione.

12 avvisi di garanzia per il crollo di Matera

Mentre la città, ancora sotto choc per l’accaduto, si divide tra innocentisti e colpevolisti, la magistratura per individuare cause e responsabilità si affiderà ad un pool di esperti, fissando per il 1° febbraio il termine per il conferimento  dell’incarico ad ingegneri, geometri e tecnici, chiamati ad elaborare la perizia d’ufficio richiesta dal PM Annunziata Cazzetta . I reati ipotizzati nell’inchiesta sono disastro, omicidio e lesioni colpose.
Gli altri indagati sono il  proprietario del locale a pianterreno oggetto di intervento di riqualificazione ed a cui si erano opposti i condomini della palazzina crollata; il progettista dei lavori; il titolare dell’impresa esecutrice delle opere; il direttore del cantiere; il collaudatore dei lavori in corso d’opera; il tecnico del Comune e redattore del verbale per il sopralluogo del 23 dicembre 2013 ed il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale dei lavori pubblici.

Nota positiva: oltre alla macchina della giustizia, con la disposizione degli avvisi di garanzia, per fortuna nella Città dei Sassi si è attivata anche la solidarietà. Le parrocchie, la Caritas ma anche cittadini privati si sono mobilitati per sostenere ed aiutare le famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni dopo il disastro. Dopo una leggera psicosi scatenatasi nei primi giorni dopo il crollo, la situazione sembra essere ritornata sotto controllo in tutta la città.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog