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12 documentari in concorso alla 8a edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Creato il 07 ottobre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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Definita la Selezione delle opere che parteciperanno al Concorso della 8ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival, l’evento cinematografico che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie, sulle aree marginali e sulle realtà “invisibili”, portando sullo schermo il meglio del cinema documentario italiano dell’anno appena trascorso.

Dodici i documentari in concorso, tutti di elevate qualità stilistiche, tecniche ed espressive che insieme danno una prospettiva unica e particolareggiata dell’Italia e delle sue urgenze sociali ed esistenziali.
Come di consueto non manca lo sguardo sulla “città e le sue aree periferiche”: Habitat – Note personali di Emiliano Dante, MaldiMare di Matteo Bastianelli e Napolislam di Ernesto Pagano. Una particolare attenzione viene riposta verso i “luoghi della malattia e dell’emarginazione”: La malattia del desiderio di Claudia Brignone, The Perfect Circle di Claudia Tosi e Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni.  Da un punto di vista espressivo molti documentari scelgono la dimensione autobiografica del “diario conoscitivo”: Memorie – In viaggio verso Auschwitz di Danilo Monte, Ogni preziosa giornata di Francesco Adolini; Samsara Diary di Ram Pace. Infine alcuni autori si concentrano sul “ritratto umano” tratteggiando un affresco corale (Uomini Proibiti di Angelita Fiore), un confronto individuale (Dal ritorno di Giovanni Cioni) e un incontro interculturale (Doris e Hong di Leonardo Cinieri Lombroso).

«La selezione 2015 – dichiara Giacomo Ravesi, Coordinatore Artistico del Festival – attesta l’esplosione del concetto di periferia in innumerevoli rappresentazioni urbane, esistenziali e concettuali, che lontane dal decretarne la sparizione ne testimoniano la perenne rivoluzione. In questo scenario di crisi e rinnovamento il documentarismo italiano contemporaneo inquadra una società in trasformazione che rinegozia le proprie tradizioni ricercando una nuova identità individuale e collettiva.  Sperimentando linguaggi ed esplorando paesaggi violentati e corpi ignorati, i documentari scelti propongono la sfida antropologica e storica, estetica e politica di guardare alla contemporaneità con uno sguardo infranto e rigenerato».

La Giuria, composta da: Fabio Mancini (commissioning editor del programma DOC3), Valentina Pedicini (regista e vincitrice della passata edizione del Festival), e Sabrina Varani (direttrice della fotografia e documentarista) assegnerà un Premio alla Migliore Opera e eventuali menzioni speciali.  Anche quest’anno i lavori della giuria saranno pubblici e permetteranno di conoscere i giudizi su tutti i film in Concorso e seguire online la riunione dei giurati e l’assegnazione dei premi. Non solo una questione di trasparenza, ma  anche uno strumento per favorire la riflessione, lo scambio e il confronto culturale.

Il Festival – diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi – è organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento e si terrà a Roma la seconda settimana di novembre.

Per info:
www.fuoriraccordo.it



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