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12 maggio 1979: The five minute final

Creato il 28 gennaio 2016 da Calcioromantico @CalcioRomantico

British Tales. 9° puntata: La finale di F.A. Cup del 1979

1979 fa cup finale Sunderland_goal
Il tempo è bello, il terreno è un po’ bagnato perché nei giorni precedenti ha piovuto, ma il colpo d’occhio che offre Wembley per la finale di F.A. Cup è come sempre fantastico. Di fronte Arsenal e Manchester United, che si giocano in un match l’intera stagione visto che la First Division 1978/79 per entrambe non è andata un granché. Sul campo non ci sono campionissimi che hanno fatto o faranno la storia del calcio, ma un paio di buoni giocatori sì. A difendere la porta dei gunners e a guidare lo stuolo di giocatori dell’Ulster c’è l’eterno Pat Jennings, 22 anni e 120 partite con la maglia dell’Irlanda del Nord. Ci sono poi i futuri italiani Liam Brady e Joe Jordan, cui non solo la finale, ma anche la Serie A riserverà un diverso trattamento.
Si parte e al quarto d’ora l’Arsenal va avanti: Price lanciato in profondità aggira Gary Bailey, il portiere dei red devils, e mette in mezzo dove il mediano Talbot arriva puntuale per l’1-0. Lo United reagisce, ma la partita sembra segnata, perché Jordan trova Pat Jennings sulla sua strada, perché Jimmy Greenhoff manda alto da buona posizione e perché in modo poco britannico viene annullato per carica al portiere un gol al centrale McQueen. Poi Stapleton raddoppia al 43′ su una bella azione iniziata da Liam Brady, la cui classe spicca tra tanti che giocano in modo -quello sì- molto britannico.

A cinque minuti dalla fine siamo ancora lì, quando inizia un’altra partita. Durante una confusa mischia in area McQueen trova la zampata vincente per rifarsi del gol annullato e per ridare speranza ai suoi. Presto fatto: dopo neanche due minuti il risultato è di 2-2, grazie a McIlroy che in area dribbla due avversari e lascia partire un diagonale lento ma preciso che si infila in rete.
Epilogo alla Solskjær-Sheringham con venti anni d’anticipo? No, epilogo alla Gianni Rivera in Italia-Germania quattrattré nove anni dopo. Con i red devils ancora euforici, i gunners battono, palla a Rix che dalla sinistra arriva quasi sul fondo e crossa lungo. Sfruttando l’uscita a vuoto di Bailey, Alan Sunderland la mette dentro in scivolata. Arsenal 3, Manchester United 2 e coppa che resta a Londra. La partita, invece, entra nella storia del calcio inglese dalla porta principale e diventa per tutti e per sempre The five minute final.

federico

Puntata precedente: Il “Poppy Day”, tra football e tradizione

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