Magazine Opinioni

131. l'amore si odia

Creato il 23 novembre 2014 da Mavi

Il telefono suonava, ma lei non rispondeva, Giuseppe pensò che fosse impegnata nella preparazione del pranzo domenicale e decise di non insistere. Dopo dieci minuti le inviò un messaggio di buongiorno, ma neanche a quello ricevette risposta. Attese per qualche minuto e provò a richiamare, ma niente, nessuna risposta. 'Vabbè, avrà lasciato il cellulare in borsa e non lo sente, mi richiamerà lei'. Lei, Gabriella, era nella vasca da bagno con la radio accesa ed il cellulare poggiato sul bordo della vasca. Aveva sentito le telefonate, letto il messaggio, ma non aveva alcuna voglia di rispondere. Cantava le canzoni mentre accarezzava il suo corpo giocando con la schiuma, sorrideva e pensava che la sua vita era tutta lì. Era tutta nell'amore per se stessa, per il suo corpo, per la sua voce e per chiunque avesse amato tutto questo. La giornata di Giuseppe proseguì tra noia domenicale, obblighi morali e leggere evasioni. Gabriella pensò a coccolarsi, e ad allietare il palato con squisitezze culinarie, era un'ottima cuoca, ed il cibo un gran toccasana! Mentre girava la sua pozione magica, la strega Gabry ripensava a tutto il tempo vissuto assieme a Gius, ai loro baci, ai loro profondi abbracci, ai loro sguardi eloquenti. Si sentiva decisa quella domenica, aveva la consapevolezza di ciò che era stato, e di ciò che non sarebbe mai diventato, ma non aveva previsto quelle lacrime. I ricordi le scorrevano sugli zigomi e raggiungevano le labbra socchiuse. 'Serviranno ad aggiungere un pizzico di sale al sugo' pensò, mentre due gocce di ricordo cadevano dritte nella padella. Giuseppe intanto gustava il suo aperitivo assieme ad alcuni amici e cominciava ad essere un po' infastidito dall'assenza di Gabry. Che lei prima o poi avrebbe chiamato ne era certo, ma era quel 'poi' che non aveva previsto. La domenica ha questa strana caratteristica della bipolarità: bella e piena di aspettative fino al pranzo, noiosa, deludente e troppo vicina al lunedì nella seconda parte. Per questo motivo Gabriella organizzava sempre qualche incontro per la domenica sera: un'amica, una sorella, un'anima che la potesse abbracciare. Quella domenica, però, aveva rifiutato l'invito di Fabiana e nel pomeriggio si era stesa sul letto, aveva cercato un po' di musica su youtube dal suo smartphone, e si era messa a pensare, a rimuginare. Ogni canzone le dava un nuovo spunto: Noemi che canta con la Mannoia 'L'amore si odia', perfetta per la celebrazione della fine di un rapporto! Poi Bersani 'Spaccacuore' e Gino Paoli ... Gino Paoli no. 'Quando ti ho vista arrivareeee, bella così come seiiii, non mi sembrava possibile che, tra tanta gente che tu ti accorgessi di me ..', la lacrima è irrefrenabile. Non c'è niente da fare, quando vuoi stare male, trovi subito la complicità di tutti, della musica italiana in particolare. Per un attimo si era intravista nello specchio difronte al letto ed aveva ripensato a quando, qualche giorno prima, Gius le si era avvicinato e, restando a pochi centimetri da lei, le aveva detto: 'Sei bellissima! Vorrei fotografarti!' Gabry gli aveva detto: 'No, fissami nei tuoi occhi'. Adesso, a ripensarci, gliel'avrebbe fatta scattare una foto, avrebbe inflitto anche a lui la sofferenza del ricordo.  O forse no, forse non era del tutto pentita: era stata ancora una volta generosa. Dopo un paio di ore si era alzata dal letto, aveva indossato un semplice abitino nero, collant neri ed i suoi irrinunciabili anfibi. Giubbino di pelle nera e via, fuori da quella casa, lontano dal letto dei ricordi. 'Ho deciso, cambio look, mi tingerò i capelli di azzurro, no, non come la Fata Turchina, solo una ciocca o due. Quel po' che basta per dire: punto, a capo!' pensava Gabry tra sé e sé. 'Cambio. Basta stare a rimuginare su ciò che non va, sulle aspettative disattese, sugli incontri sbagliati, adesso esco e affronto il mondo di faccia, senza protezione. Il vento mi seccherà un po' la pelle, ma non importa, non voglio essere bella. Nel senso che non voglio 'farmi bella', voglio essere IO e basta, senza un corpo che inganna. Sarebbe bello se i corpi potessero essere trasparenti, se di ognuno si potesse vedere l'anima, sarebbe divertente. Staremmo molto più attenti alle parole. Ad esempio, ad uno onesto e corretto non direi assolutamente: 'promettimi di non lasciarmi mai'. Metti che mantiene la promessa, sai che noia! A te che cammini sempre un po' curvo, con lo sguardo fisso sul tuo smartphone, a te pieno di chat, direi: spegni il tuo cellulare ed alza la testa, il mondo è fuori. Stai sprecando il tuo prezioso tempo in relazioni mordi e fuggi, senza senso, con avidità stai assaporando false emozioni costruendo a poco a poco la tua solitudine. Vivi ogni rapporto fino infondo. Proprio così.  Basta. Io la felicità non la cerco più, venisse lei a cercare me. Io sono qui.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines