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14 luglio 1800 Tempio di Marte Hôtel des Invalides si esibisce Giuseppina Grassini

Creato il 15 luglio 2011 da Eneadiomede

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Portrait de la cantatrice italienne Giuseppina Grassini (1773-1850) dans le role de Zaire dans la piece du meme nom de Voltaire (1694-1746) Elle fut la maitresse de Napoleon Bonaparte et du duc de Wellington. 1804

Giuseppina Maria Camilla Grassini il 4 giugno 1800, poco prima della vittoria di Marengo, alla Scala di Milano, mentre interpretava La vergine del sole di Andreozzi, la Grassini, del resto già nota per le sue turbolente vicende amorose, fece colpo su Napoleone Bonaparte, che l’arruolò tra le sue amanti, portandola con sé a Parigi, dove si esibì in alcuni concerti come quello al Tempio di Marte dell'Hôtel des Invalides di Parigi  nel Chant national du 14 juillet 1800 con le musiche di Étienne-Nicolas Méhul.

 

 

La relazione con il Primo Console  era semplicemente simbolo dello spirito libero della Grassini, la quale, invaghitasi nel frattempo del violinista Pierre Rode, non esitò ad intrecciare una nuova relazione con lui, praticamente sotto gli occhi del futuro Imperatore dei Francesi, ed a lasciare Parigi per una tournée concertistica in Olanda e Germania.

Nel 1806 la Grassini tornò a Parigi insieme al suo maestro Crescentini, dove fu nominata Prima cantante di Sua Maestà l'Imperatore. Alle Tuileries si esibì come protagonista nella prima de La Didone di Paër e nel Pimmalione di Cherubini. Il suo soggiorno nella capitale francese durò sino al 1814, anno in cui venne di nuovo scritturata dal King's Theatre di Londra e partecipò alla prima dell’Aristodemo di Pucitta. Durante il suo soggiorno londinese, la Grassini, tenendo fede alle sue turbolente inclinazioni amorose, intrecciò una nuova relazione, questa volta con il grande rivale di Napoleone, il duca di Wellington. Dopo un breve trasferimento a Roma, fece ritorno a Parigi durante i Cento giorni dell'epilogo napoleonico e vi rimase anche dopo la Restaurazione (il Duca di Wellington era stato nominato ambasciatore britannico a Parigi), finché non fu costretta a lasciare il territorio francese per l'ostilità da parte di Luigi XVIII, che considerava sconveniente la popolarità di un’ex-amante di Napoleone. http://www6.upcom.it/classicaonline/site/10_1_1.asp?id=408

Una curiosità: ... A Varese, le donne esternarono concretamente sentimenti patri: durante tutte le rappresentazioni autunnali del 1847 al Teatro Sociale cittadino, le “più distinte signore” varesine e milanesi solevano comparire nei palchetti con mazzi di fiori annodati in nastri tricolori, finché, nel 1858, la polizia dovette impedire le repliche dell’opera “Tutti in maschera” del Pedrotti, poiché, al coro iniziale “Viva l’Italia”, cominciarono clamorose e generali manifestazioni contro gli Austriaci.
Proprio l’illustre varesina Giuseppina Grassini, eccellente cantante nota anche per avere “domato”, con l’arte e con le grazie personali, prima Napoleone e, poi il duca di Wellinghton, morì nel 1850 a Milano, lasciando un cospicuo legato ai poveri di Varese.
Ma il contabile del Sacro Monte, “facendo la spunta” dell’eredità, non trovò la famosa vettura dorata che aveva trascinato l’artista per le strade d’Europa di successo in successo. Ebbe in breve lapidaria risposta dal maggiordomo: due anni prima, essa, durante le Cinque giornate, era servita ad opporre una barricata contro gli Austriaci nei pressi di Palazzo Serbelloni. Nell’entusiasmo, la Grassini l’aveva offerta ai patrioti, ma si era dimenticata, poi, di cancellarla dal testamento. http://classicaonline.blog.tiscali.it/2011/05/02/alcune-intraprendenti-artiste-nel-risorgimento/

..naturalmente questo post celebra il 14 Luglio 1789

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