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143. copione sbagliato

Creato il 18 gennaio 2015 da Mavi

Oggi su FB un mio amico scriveva "Porgi l'altro gancio" ironizzando sull'uscita, a mio parere infelice, di Papa Francesco. Il Papa giustificherebbe un pugno verso chi offende la propria mamma, ritenendolo "normale", sempre nell'ottica di un proselitismo moderno che vuole un Papa vicino alla gente, in senso linguistico e comportamentale. Stavolta, però, mi pare abbiano sbagliato copione. Questo Papa, che spesso io definisco "attore ingaggiato" dalla Chiesa Cattolica, dice tante cose che piacciono al grande pubblico, parla di ugluaglianza, di perdono, e poi rinnega uno dei princìpi più "azzeccati" della sua religione: porgi l'altra guancia! E pensare che a me piace tanto! E' facile, istintivo, animalesco, reagire ad una provocazione con un'azione più forte, ma più codarda. Invece, non c'è niente di meglio della non curanza, e quindi del disprezzo, per chi offende, deride, insulta. Giustificare reazioni violente è così stupido, e nel caso del Papa, molto, molto pericoloso. Certo non sorprende, se si pensa che è la stessa Chiesa che colpevolizza la vittima degli stupri se ha "provocato" con abbigliamento succinto; è la stessa Chiesa che colpevolizza i gay; è la stessa Chiesa che ha giustificato guerre. Insomma, che alcune vignette di Charlie Hebdo siano di cattivo gusto, è evidente a molti, è un tipo di satira spesso volgare, troppo irriverente, ma questo non significa che gli autori vadano puniti con la morte. La libertà di espressione dovrebbe trovare un limite nel buon gusto, ma come sempre, è difficile stabilire un confine che sia condiviso da tutti. Il buon gusto è un fatto soggettivo, e lo diventa soprattutto se si entra nella sfera religiosa. Io sono a favore della libertà di espressione sempre e comunque. Sono fermamente convinta che sia possibile ironizzare e provocare determinate categorie di persone senza per questo essere offensivi, e se anche lo si diventasse, l'offeso dovrebbe essere capace di reagire utilizzando le stesse armi, se proprio non fosse possibile, è meglio la noncuranza. Se una vignetta mi riporta una donna-diavolo che pratica del sesso orale a Gesù in croce, l'immagine mi infastidisce, è vero, ma non più di tanto. La trovo volgare a prescindere dai soggetti. Se però ci fermiamo ad interpretare il messaggio, forse riusciamo anche a sorridere: l'ultimo desiderio di un condannato a morte. Il Papa non dovrebbe assecondare il pubblico, dovrebbe educarlo al rispetto, non giustificare tutto. Avrebbe dovuto dire che, anche davanti ad uno che mi offende la mamma, non devo essere violento, semmai devo dirgli che lui manco lo sa qual è la sua mamma, o ancora meglio, voltargli le spalle e farlo friggere nella sua rabbia. E' difficile non reagire, ma vi assicuro che è la migliore punizione. Poi, se abbiamo bisogno di un Papa che ci dica di tirare un pugno a chi ci offende la mamma, non ci meravigliamo se abbiamo preti pedofili, vescovi usurai, politici sorridenti e corrotti, se si ammazza per gelosia, se si uccide un bambino grasso ... tutto è lecito ... ma c ce ne fotte.


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