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Creato il 15 gennaio 2016 da Filmedvd

C'è una caratteristica particolare che contraddistingue gli attori britannici, sin dalla loro formazione, e che li differenzia rispetto a interpreti di altre nazionalità, provenienti da altri metodi di lavoro e di approccio all'affascinante mondo della recitazione. Questa peculiare caratteristica si chiama rigore. La Gran Bretagna. Con la sua storia letteraria plurisecolare, culla di straordinari drammaturghi, da Alan Bennett a Noel Coward, da John Webster a William Shakespeare. Opere che nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di sottotesti per essere comprese. Sta tutto lì nella scrittura, nei versi e nei sonetti.

Da questo serbatoio di sapienza e cultura i più grandi interpreti britannici nascono artisticamente avvicinandosi ai grandi classici (non solo shakespeariani), con doveroso rispetto ma con grande entusiasmo perché sul palcoscenico hanno l'onore di rappresentare la storia della drammaturgia anglosassone. La loro storia. Alan Rickman faceva parte di questo straordinario serbatoio e la Royal Academy of Dramatic Art fu il suo punto di partenza, per una carriera che da giovane designer lo portò ad essere uno dei più apprezzati attori a livello mondiale.

Voce flemmatica, dal timbro profondo e divinamente modulato, Rickman prima di arrivare a conoscere i fasti del grande schermo calcò i più grandi palcoscenici teatrali, passando da Romeo e Giulietta a commedie più leggere. Conquistò Broadway con la pièce Le relazioni pericolose,che gli valse una nomination ai Tony Award, e diede vita a un sublime Antonio al fianco di Helen Mirren nei panni di Cleopatra. L'approdo al cinema per Rickman giunse a 42 anni, ma la sua filmografia è ricca di personaggi affascinanti, lupi solitari o villain spietati che siano, culminati nel ruolo del professor Severus Piton nella celebre saga di Harry Potter.

Al di là del famoso ruolo dell'insegnante di pozioni di Hogwarts, riscopriamo i dieci volti più significativi di Alan Rickman al cinema, dove si è fatto apprezzare anche come doppiatore del Brucaliffo nella versione di Tim Burton di Alice in Wonderland e del robot Marvin nel cult Guida galattica per autostoppisti. Un attore meraviglioso, a cui bastava un attimo: quell'attimo in cui voltava lo sguardo a tre quarti a favore di macchina e lasciava andare un sospiro leggero ma straordinariamente intenso, come solo i grandi commedianti sanno fare.

10. Il giudice Turpin in Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street

Dal musical omonimo di Stephen Sondheim, Tim Burton porta al cinema un horror musicale troppo sottovalutato al momento dell'uscita in sala, fascinoso nella rappresentazione scenografica cupa e sporca della Londra vittoriana ricostruita dal monumentale Dante Ferretti. Alan Rickman dà vita a uno dei suoi profili più ripugnanti e malvagi senza mai fare a meno della sua innata melliflua e subdola eleganza. Egli è il viscido Giudice Turpin, colui che tolse la moglie e la figlia Joahnna a Benjamin Barker (Johnny Depp), che dopo anni in una colonia penale torna per la sua accecante sete di vendetta, fingendosi un onesto barbiere affiancato dall'ambigua Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter).

9. Alex Hughes in Snow cake

Forse non si tratterà di uno dei suoi film più conosciuti, ma il personaggio di Alex Hughes in Snow cake merita di essere menzionato per la complessità profonda del ruolo e per la dolente interpretazione di Rickman, nei panni di un uomo di mezza età dietro cui si cela un terribile segreto, il quale un giorno concede un passaggio alla giovane Vivienne (Emily Hampshire), in seguito tragicamente investita da un camionista. Alex decide quindi di mettersi alla ricerca della madre della ragazza, problematica e autistica (Sigourney Weaver). Snow cake è tra le interpretazioni più intense e sofferte dell'intera carriera di Alan Rickman, perfetto nel mostrare allo spettatore tutti i lati più nascosti e straziati di un uomo la cui vita non sembra mai raggiungere i binari della serenità.

8. Alexander Dane in Galaxy quest

Rickman regala un altro personaggio memorabile in un film parodistico, Galaxy quest, pellicola di Dean Parisot che si diverte a prendere in giro i cliché dei nerd, dei fan di Star Trek e dei fandom in particolare. Nel film Rickman è Alexander Dane, uno dei protagonisti del cast di Galaxy quest, serie Tv fantascientifica andata in onda a cavallo tra gli anni '70 e '80. Il grande successo della serie provoca un impegno extra agli attori, tra inaugurazioni di centri commerciali e convention di fan impazziti. La loro monotona quotidianità viene interrotta dall'arrivo dei thermiani, popolo extraterrestre estremamente intelligente che, tuttavia, crede che gli interpreti della serie siano in realtà i veri personaggi. In questo caso il ruolo di Rickman è perfettamente connesso con gli altri membri del cast, da Sigourney Weaver a Tim Allen e Sam Rockwell, meritando gli elogi per quella raffinata autoironia che l'ha sempre contraddistinto.

7. Metatron in Dogma

Uno dei ruoli più iconici nella filmografia di Rickman è il personaggio di Metatron nel cult satirico di Kevin Smith, Dogma. Metatron è la voce di Dio (Alanis Morrisette), un serafino che affida il compito di fermare i due angeli caduti Bartleby (Ben Affleck) e Loki (Matt Damon) alla giovane Bethany Sloane (Linda Fiorentino). Seppur sponsorizzata come una pungente operazione volta a colpire ironicamente l'istituzione della Chiesa Cattolica, il film di Smith non si rivela altro che un'opera superficiale e raffazzonata che vorrebbe fare critica sociale e che in realtà porta solo confusione e ironia fuori luogo. Unica nota di merito è proprio il personaggio alato di Rickman che, solo nel deserto, regala sequenze dotate di pregevole humour.

6. Eamon de Valera in Michael Collins

Uno dei migliori antagonisti portati sul grande schermo da Alan Rickman, Eamon de Valera, ha dalla sua un peso storico di tutto rispetto, considerando che fu una figura di spicco dell'IRA, primo ministro e presidente della Repubblica d'Irlanda. In questo caso il film è appannaggio del protagonista Liam Neeson, capo della rivolta contro il governo d'Inghilterra, ma Rickman si ritaglia un ruolo maligno di grande spessore, solo apparentemente messo in secondo piano dall'imponenza dell'opera di Neil Jordan, facendo valere la sua infinita esperienza.

5. Il Colonnello Brandon in Ragione e sentimento

Nell'elegante e accurato dramma di Ang Lee, Ragione e sentimento, primo adattamento cinematografico dell'omonimo, celebre romanzo di Jane Austen, è il dolce e romantico Colonnello Brandon, perdutamente invaghito dell'irrazionale Marianne (Kate Winslet). Attraverso duetti memorabili con la collega e amica Emma Thompson, nelle vesti di Elinor, Rickman spicca ancora una volta sui colleghi grazie alla sua classe misurata e discreta, tipica di un attore a cui sono sempre bastati un'espressione del viso e uno sguardo fugace per trasmettere l'anima del personaggio. Una peculiarità propria dell'uomo e non solo dell'interprete, come ha confermato in queste ore, ricordandolo con commozione, Emma Thompson: "Quello che ricordo di più in questo momento doloroso è il suo umorismo, la sua intelligenza, la sua saggezza e gentilezza. La sua capacità di capirti con uno sguardo o sollevarti con una parola".

4. P.L. O'Hara in Un'avventura terribilmente complicata

ll talento smisurato di Alan Rickman, come detto, ha spesso ribaltato le gerarchie sui set, relegando a semplici spalle colleghi partiti con tutti gli onori del caso. Come nei film precedenti succede la stessa cosa con il giovane Hugh Grant nel film di Mike Newell intitolato Un'avventura terribilmente complicata, dove Rickman interpreta un affascinante e fragile attore, P.L. O'Hara, nella Liverpool degli anni '50. Ambientato nel mondo del teatro British, il film è un dramma sentimentale che racconta le vicende della sedicenne Stella (Georgina Cates), giovane attrice che s'innamora del crudele e arrogante regista teatrale Meredith Potter (Hugh Grant), finendo successivamente a letto con il personaggio di Rickman, tormentato e seducente, espressione massima delle capacità dell'attore londinese di incantare in personaggi stratificati e ricchi di sfumature.

3. Lo Sceriffo di Nottingham in Robin Hood - Principe dei ladri

In questa trasposizione di Robin Hood al cinema, targata Kevin Reynolds, Rickman si prende praticamente tutta la scena calandosi perfettamente nel malvagio, animalesco e arrivista Sceriffo di Nottingham, oscurando l'interpretazione di un Kevin Costner senza il fascino che fu di Sean Connery nel film di Richard Lester del 1976. Robin Hood - Principe dei ladri rappresenta un buon mix fra la fedeltà storica della trama e la dose immancabile di spettacolarizzazione a stelle e strisce, e Rickman è protagonista di un'interpretazione magnetica, perversa e inquietante, che annulla quasi completamente quella del suo collega di set.

2. Jamie ne Il fantasma innamorato

Speculare nei tempi e nel plot al ben più noto Ghost - Fantasma, il film di Anthony Minghella è una sorta di doppione in salsa britannica nel quale Rickman riveste il ruolo di Jamie, un uomo scomparso che ritorna da fantasma nella vita della fidanzata Nina (Juliet Stevenson), non ancora ripresasi dal grave lutto. Opera convenzionale declinata sottoforma di commedia, tralasciando quindi la parte drammatica, il film affronta principalmente l'elaborazione del lutto da parte di Nina, con Alan Rickman che per la prima volta al cinema interpreta un personaggio più misurato, un tipo di ruolo che porterà poi alla luce anche in altre pellicole.

1. Hans Gruber in Trappola di cristallo

Arricchito da una lunga gavetta teatrale, Alan Rickman nella seconda metà degli anni '80 arriva a Hollywood da perfetto sconosciuto e fin da subito riesce a scalfire quei soliti pregiudizi nei confronti degli attori inglesi troppo impostati, ricalcando su di sé il primo grande antagonista in Trappola di cristallo di John McTiernan, cult del cinema action con Bruce Willis all'apice della propria parabola picchiaduro nei panni dell'agente John McClane. Rickman interpreta un carismatico villain, Hans Gruber, capo di un'organizzazione terroristica denominata Popolo Libero. Sin da questa prima performance si possono ammirare le sue impressionanti capacità, perfetto nel dare corpo e voce a un cattivo ambiguamente equilibrato, ben vestito e istrionico, tanto da oscurare sorprendentemente la prova del suo ben più noto compagno di set.

Appendice: Severus Piton e l'universo di Harry Potter

Professore di Pozioni e di Difesa dalle Arti Oscure alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Principe Mezzosangue e figura tetra e misteriosa nell'universo creato da J.K. Rowling, Severus Piton (Snape in originale) è diventato un'icona della cultura pop grazie anche alla sublime interpretazione di Rickman nella serie di film cominciata nel 2001 con Harry Potter e la pietra filosofale e proseguita sino al 2011. Nonostante il suo nome fosse conosciuto già in precedenza, grazie al ruolo di Piton Alan Rickman ha raggiunto una fama mondiale che ha abbracciato anche gli altri interpreti, tutti esclusivamente britannici, e li ha consegnati all'immortalità dell'immaginario popolare.

"Aveva gli occhi neri come quelli di Hagrid, ma del tutto privi del suo calore. Erano gelidi e vuoti, e facevano pensare a due tunnel immersi nel buio": così descrive il personaggio di Piton la Rowling nel primo libro della saga. Uno dei profili più complessi, interessanti e stratificati tra i personaggi creati dalla scrittrice inglese, nell'arco degli otto film, Piton è indubbiamente il personaggio che passa attraverso maggiori cambi di prospettiva, sia oggettiva che soggettiva, per quanto concerne il suo vero ruolo all'interno delle dinamiche narrative della storia di Harry Potter. Il suo aspetto cupo e inquietante lo rende la principale "minaccia nascosta" agli occhi dei piccoli maghetti protagonisti.

Tuttavia la storia di Piton è molto più variegata e tormentata di quello che inizialmente può sembrare dai primi capitoli della saga, e anche la stessa visione di Harry nei suoi confronti si modifica frequentemente durante l'evolversi della trama. Segretamente innamorato della compianta Lily Potter, madre di Harry, affiliatosi in seguito ai Mangiamorte dediti alla maligna causa di Lord Voldemort e doppiogiochista per necessità, Piton rappresenta la classica figura dell'antieroe: colui che dietro a una forma apparente di crudeltà e rabbia cela un animo nobile e coraggioso, profondamente legato alla figura di Harry Potter così come alla figura di Alan Rickman, suo indimenticabile interprete.

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