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17 dicembre 1961: Incendio del Gran Circo Nord-Americano.

Creato il 17 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Come da prassi, o per lo meno come da tradizione per gli spettacoli circensi, il pubblico brasiliano del Gran Circo Nord-Americano si stava preparando emotivamente per i salti acrobatici dei trapezisti. Era il 17 dicembre del 1961 e nella città di Niterói, nella provincia di Rio de Janeiro, era in tour il Gran Circus Norte-Americano. Sebbene si fosse nel tardo pomeriggio, la temperatura tropicale dell’estate brasiliana non accennava a scendere e le famiglie dei dintorni di Niterói e di Rio de Janeiro, nelle loro ferie natalizie, si erano radunate nella Praça Expedicionário, in centro città, per assistere allo spettacolo di Danilo Stevanovich, padrone di un circo illustre che ai tempi contava una quantità di artisti e di animali esotici tanto da essere conosciuto come il maggior circo latino americano.

Per l’occasione Stevanovich si diede lustro di aver acquistato una tenda di nylon di gran tecnologia per l’epoca, che con le sue sei tonnellate di peso era un ottimo deterrente per il sole cocente e l’afa estivi. Purtroppo, però, quello che accadde nel momento in cui i trapezisti stavano concludendo la serie del triplo salto mortale fu proprio il divampare di un incendio.

Come si scoprì in seguito, aveva natura dolosa ed era stato provocato da uno degli uomini assunti per il montaggio dell’apparecchiatura circense, Adílson Marcelino Alves, conosciuto ormai con il nomignolo di Dequinha, aiutato da due complici, noti con i nomi di Bigode e Pardal. Dequinha era stato licenziato dopo soli due giorni di lavoro da Danilo Stevanovich a causa dei suoi problemi di instabilità mentale e dei suoi precedenti per furto e decise di mettere in campo la sua vendetta personale proprio durante lo spettacolo circense.

Il pubblico era di circa 3000 persone, di cui la grande maggioranza erano bambini accompagnati dalle proprie famiglie, e il bilancio dell’incendio fu disastroso. In poco meno di cinque minuti l’intero tendone venne arso dalle fiamme, nel giro di un’ora si contarono 372 morti, che arrivarono a quasi 500 in breve tempo. Il 70% delle vittime del gesto criminale di Dequinha erano bambini e il numero totale dei feriti e di coloro che subirono gravi perdite familiari era innumerabile.

La tragedia del Gran Circo Nord-Americano del 17 dicembre 1961, esattamente cinquantatré anni fa, è stata definita come uno dei più grandi incendi della storia in misura di vittime totali, ma anche come la più grande tragedia della storia del circo, che pure è pregna di momenti delicati causati soprattutto dalla natura gitana e dai rapporti con animali come leoni o tigri, i quali, nonostante l’addestramento e il talento magistrale dei loro ammaestratori, a volte si sono ribellati creando incidenti e tragedie.

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