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2011, l’anno dei Ciccioni.

Creato il 31 dicembre 2010 da Angelozinna

Anche per quest’anno, e` arrivata la fine. Panico. “Cosa faccio? Dove vado? Con chi? Quanto spendero`? Mi divertiro`? Ne varra` la pena?”.

 

2011, l’anno dei Ciccioni.
L’ansia da festeggiamenti obbligati di capodanno, lo stress del sorriso forzato, del divertimento costretto, prima o poi coglie un po` tutti. C’e` chi tenta di evitarlo iniziando ad organizzarsi a ferragosto, e c’e`chi, come ero solito fare io, si ritrova alle 6 di pomeriggio del 31 a dire “E ora? Che cazzo faccio?!”, finendo generalmente a vomitare, senza piu` soldi in tasca, alla festa piu` squallida del circondario. Ok, e` vero, forse e` sbagliato essere cosi` tragici, alla fine dei conti, con le persone giuste, ci si diverte anche a mangiare un kebab seduti su un marciapiede. Nel dubbio pero`, da quando ne ho avuto la possibilita`, ho sempre scelto di lavorare per l’ultimo dell’anno, recuperando lo stipendio di una settimana tra soldi guadagnati e quelli non spesi.

Quest anno, comunque, nonsotante sia a tutti gli effetti un giorno identico a tutti gli altri, e`, per me un giorno speciale. Ho comprato un nuovo diario, 365 pagine bianche da riempire nei mesi che verranno. Ho, finalmente, deciso di andare in Nuova Zelanda, un luogo nuovo, un’avventura nuova, piena di quelle incognite che tanto mi mancavano. E mi e` tornata la fame, la voglia di scoprire che per un momento pensavo aver perso, la voglia di fare, di vedere, di sfidare ancora me stesso, senza avere idea di dove finiro`. Grandi aspettatative quindi, centinaia di buoni propositi, e l’intenzione di sfruttare al meglio questo tempo, fin da mezzanotte.

E al contempo, mi giro, e guardo indietro a cio` che e` stato. Un grande anno, questo 2010. Ho scoperto il mondo, i miei limiti, ho conosciuto grandi personaggi, ne ho persi di vista altrettanti, ho avuto esperienze uniche, e ho stupidamente perso tante occasioni che non torneranno. Un anno pieno comunque, dal primo giorno all’ultimo, una palestra in cui mi sono allenato per cio` che adesso verra`. Perche` adesso e` il vero inizio, solo ora si inizia a fare sul serio, sapendo qual e` la posta in gioco.

Non sono uno che augura tante cose, e anche gli auguri forzati che spesso mi trovo a fare durante le feste, non credo abbiano un valore cosi` grande. Quest anno pero` e` diverso, spero davvero che riusciate a sfruttare al meglio il vostro tempo, a tirare fuori il massimo da ogni giorno. Spero che, come faro` io, osserviate, fotografiate, scriviate, raccontiate di cio` che vi gira intorno, nel tentativo di rallentare l’inesorabile scorrere del tempo. Spero che anche a voi venga la fame che ho io, spero che tutti diventeremo ciccioni di esperienze.E, ripensandoci, non c’e` nessun bisogno di augurare. So, gia`, per certo, che questo 2011 sara` un grande anno.



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