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2012

Creato il 01 gennaio 2012 da Misterjamesford
2012Regia: Roland EmmerichOrigine: UsaAnno: 2009Durata: 158'
La trama (con parole mie): dopo aver scoperto che a causa dell'interferenza dei neutrini emanati dal Sole la Terra comincia a dare segni di cedimento, un gruppo di ricercatori contatta il Presidente degli Usa che, dal 2009 al 2012, organizza con gli altri capi di stato delle più grosse potenze mondiali una sorta di servizio di arche progettate per portare in salvo la parte più abbiente della popolazione mondiale.
Quando la catastrofe ha inizio con diversi mesi d'anticipo - come predetto dal pirata radiofonico Frost -, lo scrittore ed autista Jackson Curtis si ritrova a lottare per la sopravvivenza accanto alla sua famiglia sperando di poter raggiungere uno degli esclusivi trasporti grazie alla conoscenza di un magnate russo.
Ma le difficoltà per i Curtis saranno appena all'inizio.
2012
Direi che non c'era pellicola più adatta ad inaugurare il nuovo - e profetico - anno che questo giocattolone in pieno stile baraccone hollywoodiano firmato Roland Emmerich, tra i registi più clamorosamente scarsi del pianeta.
Devo ammettere che, avendolo evitato come la peste per anni e bollato come vomitevole assecondando i miei pregiudizi più radical chic possibili, questo 2012 mi ha sorpreso, e non poco: benchè, infatti, si tratti di un prodotto/giostra da blockbusterata popcorn e bibitona infarcito in più di un passaggio della peggior retorica ammmeregana, il lavoro di Emmerich risulta divertente quanto basta perchè riesca ad oltrepassare il confine tra l'inesorabilmente brutto ed il trash a suo modo di culto, grazie ad una discreta dose di autoironia e critica di fondo alla società - i biglietti da un miliardo di euro per avere il posto assicurato su una delle arche della salvezza ed un futuro ad uso e consumo dei soli ricchi -, un sempre mitico Woody Harrelson - in un ruolo marginale ma in grado di conquistare da subito - ed alcune sequenze già di culto - su tutte, la rappresentazione di noi italiani, tutti belli rifugiati in Vaticano a pregare vestiti come vedove siciliane prima di essere schiacciati dalla cupola di S. Pietro, con il premier in prima fila -.
Dunque nessuno sbadiglio o silenziosa speranza che il minutaggio possa rivelarsi la metà di quello - decisamente importante - segnalato dalle guide, ma al contrario un discreto, rilassante divertimento di quelli da cervello in vacanza - e dopo i bagordi delle Feste, ci sta tutto - e risatone senza pretese, gettandosi accanto a John Cusack - che mi è sempre sembrato un potenziale fordiano, tra le altre cose - neanche si fosse su una montagna russa tra limousine in fuga da città inghiottite dal suolo, camper spinti al massimo per evitare eruzioni di vulcani giganteschi appena nati, aerei nel pieno di tempeste di cenere e fuoriserie lanciate da un cargo in atterraggio sui ghiacciai dell'Himalaya: un giro di giostra che apprezzeranno i più piccoli ma che i vecchi tamarri come il sottoscritto non potranno rigettare neanche fossero i peggiori fighetti da cineforum, proprio perchè presi per la gola grazie all'altissimo contenuto di trash di una pellicola assolutamente conscia dei suoi limiti.
Paiono lontani, dunque, per Emmerich, i giorni infausti dell'agghiacciante The day after tomorrow, e più vicini quelli del sottovalutato, supertrash ed assolutamente spassosissimo Independence day: certo, in 2012 si ride molto meno - almeno secondo quello che vorrebbe la sceneggiatura - e la componente misticheggiante ha i suoi buoni margini di attenzione nel corso della visione, eppure, tra una Cappella Sistina sgretolata davanti agli occhi degli alti prelati e le cime del "tetto del mondo" inondate da uno tsunami che travolge l'ascetico Dalai lama e le sue campane tibetane direi che il lavoro del vecchio Roland risulta essere abbastanza anticlericale - e lontano dai dogmi religiosi - per risultarmi quantomeno simpatico, e guadagnare un altro punticino nella sua personale scalata nella classifica delle mie tamarrate di serie b di culto personali.
Certo, sequenze come quelle legate al Presidente Usa - un Danny Glover in versione buonista - risultano un pò troppo stoppose, così come il moraleggiante discorso ai capi di stato di Adrian al momento della preparazione delle arche, eppure, affrontando un titolo di questo genere, sono bocconi amari che si deve mettere in conto di mandare giù, anche perchè stupirsi di incontrarne almeno una decina in un prodotto come questo sarebbe come avere la presunzione di uscire da un cenone con bevutona come se ne fanno qui al saloon senza nessun effetto hangover.
Dunque tenetevi forte e dateci dentro, perchè è questo che ci vuole, in casi - e film - come questo, e non solo.
E che il 2012 sia un anno da vivere fino in fondo per tutti voi ospiti di questo crocevia di frontiera.
Dovessero poi essere vere tutte le profezie che si sentono in giro, non preoccupatevi troppo: prima della fine, potrete comunque passare dalle mie parti a farvi un ultimo, vigoroso, tonificante bicchiere.
MrFord
"It's the end of the world as we know it it's the end of the world as we know itit's the end of the world as we know it and I feel fine."R. E. M. - "It's the end of the world as we know it (and I feel fine)" -

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