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21 gennaio: presentare domanda d'ammissione agli asili comunali. (Aiuto)

Da Lafranci80 @francescapaiola

Oggi sono demoralizzata e presto saprete perché.
Irene (l'autrice della lettera che vedete qua sotto) è l'amica con la quale mi confronto di più. Spesso ci si trova volentieri a far giocare i bimbi a casa mia o sua, mentre tra mamme ci si scambiano in tranquillità due parole.
Siamo entrambe scosse dal "sisma-asilo" (ho usato questa parola perché voi sapete La paura che ho dei terremoti sì, perché non ci dormo la notte. ecco.) che presto detterà il futuro dei nostri figli.Il mio circolo non possiede grandi scelte di asili affidabili... così un pomeriggio, Irene ed io ci siamo trovate a tavolino con un pc e tanta speranza di trovare asili con buone referenze, con pochi iscritti e vicini a casa (possibilmente).Be' la nostra ricerca ci ha lasciate con l'amaro in bocca.Leggete un po' che scrive Irene:
Cara Francesca,
mi trovo a seguito dei nostri incontri e interrogativi a scriverti a riguardo delle scuole materne, nello specifico all'iscrizione dei nostri figli.Sono mesi orami che sto cercando di capire come funziona il tutto. Premetto, come tu sai del resto che sono una mamma che attualmente non lavora e quindi dedico il mio tempo a mio figlio, alla casa (ben poco) e a mio marito, quando riusciamo a stare quelassieme.Da subito ho compreso che non sarebbe stato facile per me iscrivere il piccolo alla scuola d'infanzia come la chiamano ora, perchè? Semplice, io non lavoro quindi ho poco punteggio. Ebbene si, il punteggio è fondamentale per poter accedere. Purtroppo ci sono molti bambini e pochi posti.Eppure io sto proprio aspettando di mandarlo all'asilo per poter trovare un lavoretto e quindi aiutare anche economicamente la mia famiglia e invece... rischio di tenermi Leonardo un altro anno a casa, lui che oramai lo vedo pronto ad affrontare questa nuova tappa della sua vita. Allora inizio la ricerca e che faccio? Bè vediamo se non me lo prendono alla statale vediamo cosa offrono le paritarie e soprattutto quanto costano? Mi stampo la lista di tutte le scuole e scelgo quelle che sono più a me vicine o che hanno un piano dell'offerta formativa che più si avvicina a quello che io vorrei (Pof).Anzi ciò che io vorrei qui proprio non esiste, in quanto sono una montessoriana convinta, ma non fa nulla, l'importante è che il pupo trovi una buona sistemazione.Assieme al piccolo, al navigatore e alla mia cara Ka, m'immergo per una settimana alla visita delle scuole paritarie. Risultato? Tutte molto belle, anche ben organizzate, ma sicuramente con un solo stipendio, mutuo e spese varie, anche quei € 200 al mese per noi è troppo.Aspetta: duecento quando ti dice bene! Alcune scuole ti chiedono anche trecento euro al mese e le devi dare anche se per esempio tuo figlio sta a casa malato, paghi il pranzo pure se lui non mangia! Vabbè diciamo che così proprio non va...capisco che la mia unica speranza è che venga preso nel pubblico.
Spulcio internet, l'unica fonte d'informazione perchè se vai al circolo didattico, ti rispondono in malo modo e le signorine sono sempre molto seccate e allora... m'arrangio, come al solito. Come prima cosa cerco di capire quali sono i parametri della graduatoria ( se vuoi ti posso anche allegare il file) e mi rendo conto che chi come me è sposato, con un solo lavoro e un figlio è proprio l'ultima ruota del carro... anzi non è neanche la ruota di scorta! Eh si, prima ci stanno i diversamente abili, poi i casi familiari d'affido, poi quelli coi vari problemi sociali, poi quelli con un solo genitore, poi le famiglie numerose, poi quelli che lavorano entrambi e poi... e poi... scopro che c'è chi fa il baro!Precisiamo una cosa, è giusto ad esempio che una ragazza madre che lavora, abbia più punteggio di una situazione come la mia, come fa da sola? (parlo poi da figlia di ragazza madre!), però quelli che sono conviventi, ma dividono le residenze per far sembrare la loro situazione come quelle di una ragazza o ragazzo padre, questo non mi va giù! Il tutto per avere più punteggio, ma come? Allora a che serve? Bene molti sappiate fanno così. Allora ti passano avanti e poi pure gli stranieri avendo molti figli hanno quasi sempre il posto...ma qui non mi dilungo altro capitolo contorto.Ovviamente cara Francesca, queste sono fatti certi, in quanto ho conosciuto persone che si sono vantate di aver fatto ciò, avrei pure potuto sputare loto in un occhio, proprio come faceva Totò!
Insomma la graduatoria mi dice che io sarò fuori e che quindi Leonardo non potrà accedere alle ben 4 scuole materne del mio circolo dove lo scorso anno hanno ammesso ben 145 bambini, che corrisponde ai posti lasciati da coloro che sono usciti dall'ultimo anno. La lista d'attesa era di 57 bambini e tu ti chiedi e che speranze ho? Poche, pochissime. Bene, ora parliamo della lista d'attesa, la quale dice che se non ci sta posto nel tuo circolo puoi andare nella lista d'attesa unica e dando delle preferenze per un totale di 5 asili, in base al tuo punteggio devi sperare e pregare che ci sia posto in un qualche altro asilo della città.
Allora mi sono guardata tutti i circoli, ho analizzato tutte le scuole a disposizione, considerato le distanze , no perchè sai se poi sta molto lontano...e mi sono fatta una lista delle scuole in alternativa valide nella speranza che venga ammesso. Anzi lo abbiamo poi fatto assieme, mai avrei pensato che fosse così complicato, sembrava che stessimo a fare chissà quale lavoro, con Leonardo e Giovanni che correvano ad inseguirsi coi loro dinosauri parlanti e noi chine sul computer a valutare le scuola giusta per loro....insomma è stato pure divertente, ma per certi versi mi ha un pò demoralizzata.
Mi demoralizza il fatto che in Italia niente va. Maria Montessori riteneva che il futuro di un paese è nelle mani dei nostri figli e che è fondamentale seguirli ed aiutarli nella loro crescita. Lei stessa è riuscita con l'osservazione dei piccoli, i quali saranno gli uomini del domani, a creare una nuova forma di pedagogia scolastica, dove il fondamentale era il rispetto dei bambini, tant'è che le strutture erano chiamate "LE case dei Bambini". Bene tutto il suo sapere è stato capito in Olanda, Spagna, Germania, India, America, Inghilterra, insomma in varie parti del mondo ci sono le Case dei Bambini, aperte a tutti, qui da noi poche e costose, ma fa nulla, mi rendo conto che ora in molti asili usano anche il suo metodo anche se non totalmente. Mi scoraggia il fatto che mi debbo accontentare, che allo stato non interessa assolutamente niente dei bambini, del loro mondo, ciò che interessa rispetto ai bambini è come oggetto di marketing, e cioè il fatto che compri i giochi per lui, in base a ciò che la tv ci propina.
Negli asili italiani paghi una mensa di 5,50 € e mi chiedo cosa gli diano da mangiare, quando mio marito metalmeccanico alla mensa paga 1,50 € e credo mangi più di mio figlio! Devi portare regolarmente la carta igienica, altrimenti li devi pulire con la carta da giornale, devi portare risme di carta, colori di vario tipo, giocattoli, asciugamani e chissà quant'altro. Ho conosciuto una mamma maestra delle elementari e mi confermava che lo stato non dà nulla, ma proprio nulla. Ah no, è vero, paga le maestre....e vorrei vedere! Insomma dovunque ti avvicini c'è tanta miseria, intesa in senso "spirituale" e ti rendi conto che avere figli oggi e voler sfidare la vita. Non è facile. Però ora tralasciando le polemiche che posso dire?Io voglio mio figlio alla materna, perchè ha bisogno lui principalmente d'andarci e invece rischio che lui ci vada solo per quando avrà 5 anni... perchè a quel punto devono prenderlo per forza, così dice la legge...essì, la legge è legge! QUando ve pare a voi!
In ultimo ti voglio far notare una cosa, come tu sai ho avuto per un certo periodo di tempo dei vicini la cui moglie è sinta (nomadi) e ho scoperto che loro sono sempre ammessi negli asili, non pagano i pasti e che i loro bimbi sono tra quelli che frequentano meno l'asilo. Tu sai che se per due mesi di fila non frequenti perdi il posto...mbè loro sono sempre al limite, nel senso che li mandano quando vogliono loro, ma essendo casi sociali spesso gli tengono il posto. Io sono assolutamente convinta che nella scuola come nella società, l'integrazione vada fatta e che fa crescere laddove i popoli e le diversità s'incontrano e si aprono l'un l'altra, ma spesso, come in questo caso, sono loro stessi a non volersi integrare.
Ti farò sapere tra qualche mese com'è andata a finire....
Irene


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