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28 maggio 2011: ELIO in GIAN BURRASCA

Creato il 28 maggio 2011 da Sarettacecia

ELIO in GIAN BURRASCA

Il Teatro Stabile Sloveno, la Cooperativa Bonawentura-Teatro Miela e il XIII Festival internazionale Kras sono gli28 maggio 2011: ELIO in GIAN BURRASCA organizzatori dell’ospitalità in data unica dello spettacolo che celebra il centenario della nascita del compositore Nino Rota con la collaborazione di due personalità eminenti del panorama musicale e cinematografico italiano, il cantante Elio e la regista Lina Wertmuller. Lo spettacolo »Gian Burrasca«, compreso nel programma in abbonamento Emozionante-Musica leggera, andrà in scena sabato 28 maggio alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Stabile Sloveno nell’ambito del progetto Due Teatri in accordo e della tredicesima edizione del Festival internazionale Kras.Nel 1964 Lina Wertmuller dirigeva le otto puntate dello sceneggiato Rai “il giornalino di Gian Burrasca”, tratto dal libro di  Luigi Bertelli, in arte Vamba,  pubblicato tra il 1907 e il 1908, cadenzate sulle musiche di Nino Rota, dirette da Luis Bacalov.  Fu uno dei maggiori successi televisivi dell’epoca e rese immortali canzoni come “Viva la pappa col pomodoro!” e le buffe intemperanze del ragazzinino impertinente, interpretato da una giovane Rita Pavone.A quarantasei anni di distanza, in occasione  del centenario della nascita del maestro Nino Rota (3 dicembre 1911 – Roma, 10 aprile 1979), Lina Wertmuller cura l’adattamento del testo e la supervisione alla regia di una edizione teatrale interpretata da Elio (Stefano Belisari), artista fra i più eclettici e ricchi di talento della scena contemporanea, affiancato da un ensemble strumentale composto da musicisti di livello internazionale quali Corrado Giuffredi – clarinetto, Cesare Chiacchiaretta – fisarmonica, Giampaolo Bandini – chitarra, Federico Marchesano – contrabbasso, Danilo Grassi – percussioni.28 maggio 2011: ELIO in GIAN BURRASCALina Wertmuller, una delle principali registe del cinema non soltanto italiano, ha ritirato nello scorso mese di maggio il meritatissimo David di Donatello alla carriera e nella sua opera ha affrontato tematiche, tra il grottesco e il tragico, che hanno saputo,  attraverso una sempre graffiante ironia, descrivere la società italiana.La storia di Gian Burrasca è scritta in forma di diario e racconta le irriverenti incursioni di un pestifero ragazzino, Giannino Stoppani detto Gian Burrasca, dall’aspetto divertente e di animo irrequieto, nel mondo conformista dell’Italia umbertina, dove le rigide regole del collegio e le ipocrisie della famiglia cadono sotto la sua irresistibile ironia.Elio presta la sua comica fissità alla figura di Gian Burrasca, parrucca con i riccioloni e pantaloni alla zuava, conferendo allo spettacolo quella iconoclastia futurista,  presente in molti passi del testo, attraverso il gusto del gesto  e della parola come contrapposizione critica alla borghesia del primo Novecento.Lina Wertmuller  ha saputo estrarre dal testo quegli episodi che maggiormente hanno saputo rendere familiare il personaggio di Gian Burrasca, creando un’atmosfera, tra sogno e realtà, che ha caratterizzato sempre la sua opera, sia cinematografica, che teatrale: “Adoro Elio e da quando abbiamo lavorato assieme in Storia d’amore e d’anarchia in teatro nel 2004 ho pensato e immaginato che prima o poi ci sarebbe stata un’altra occasione: è arrivata con la sua proposta di portare in teatro il Gian Burrasca. Come potevo non entusiasmarmi all’idea di rimetter mano dopo più di 40 anni al testo del Giornalino immaginando Elio vestire i panni che furono di Rita Pavone?  Ed ecco quindi che è nato questo spettacolo, con Elio come unico cant-attore in scena e cinque straordinari musicisti che suonano dal vivo le canzoni più celebri dello sceneggiato televisivo composte dal grande Nino Rota. Sto pensando ad una regia abbastanza semplice, ad un ritmo veloce dello spettacolo perché la musica sia la grande protagonista della serata ed Elio, imprevedibile e irresistibile giocherellone, il Gian Burrasca del nuovo millennio ….”.

Elio, uno dei personaggi più argutamente dissacranti del panorama musicale italiano, veste i panni dello scatenato Giannino Stoppani dal classico della letteratura giovanile di Vamba.
La regia è di Lina Wertmüller che negli anni ‘60 ha diretto anche l’omonimo sceneggiato per la Rai e le canzoni sono del grande Nino Rota del quale nel 2011 ricorre il centenario della nascita. Accompagnato da uno straordinario quintetto di musicisti di livello internazionale in un mix irresistibile dove la musica è protagonista, il cant-attore diventa il Gian Burrasca del nuovo millennio.
Dice Lina Wertmüller: “Adoro Elio da quando abbiamo lavorato assieme in teatro nel 2004. Ho pensato e immaginato che prima o poi ci sarebbe stata un’altra occasione e non potevo non entusiasmarmi all’idea di rimetter mano dopo più di 40 anni al testo del Giornalino immaginando Elio vestire i panni che furono di Rita Pavone in uno dei maggiori successi televisivi dell’epoca che rese immortali canzoni come Viva la pappa col pomodoro!”.

Per maggiori informazioni Teatro Miela e Teatro Stabile Sloveno (fonte delle info e foto)


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