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3 days to kill

Creato il 14 luglio 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

3-Days-To-Kill-poster-italianoA.A.A. cercasi redenzione

Pellicola action thriller che miscela redenzione e sparatorie ben costruite, 3 Days to Kill alterna stereotipi paternalistici e sequenze che strizzano l’occhio alla parodia del genere. Insomma un guazzabuglio caratterizzato da qualche trovata interessante e qualche banalità di troppo.

Ethan è un agente della Cia prossimo ai 60 anni. Quando scopre di avere una malattia terminale, Ethan cerca disperatamente di rimediare agli errori commessi durante la sua vita, provando a riavvicinarsi alla figlia adolescente. Tuttavia Ethan è destinato a impegnarsi in un’ultima missione, che ha come premio finale una cura miracolosa.

Non si può parlare di un fallimento completo quando si va ad analizzare 3 Days to Kill. Difatti funziona in modo accettabile quando la redenzione del padre-spia Costner fa capolino durante la pellicola, mentre gira in modo meno adeguato quando si tratta di esibire scene action. Peccato che 3 Days to Kill sia catalogato nel genere “sparatutto” e non in quello filo-sentimentale. Ed è proprio per questo motivo che McG (il regista) pare si faccia da parte lasciando (troppo) spazio alla sceneggiatura di Luc Besson, che indugia eccessivamente sugli scorci parigini e su chiacchierate cuore a cuore tra un padre (che ha più di una cosa da farsi perdonare) e  una figlia ostile. Per il resto il film procede in modo scorrevole in direzione di una conclusione distensiva e frutto di un percorso narrativo lineare e privo di scossoni in grado di minarne la stabilità. Inoltre Kevin Costner si rivela ben aderente alla dualità del carattere impersonato.

Insomma 3 Days to Kill si lascia guardare senza enormi patemi d’animo; una pellicola dalla doppia anima e dalla stereotipia imperante. Nonostante tutto accompagna e si dimostra un’accettabile forma d’intrattenimento.

Uscita al cinema: 5 giugno 2014

Voto: **1/2


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